Sottotitolo: "Le chiacchere oziose di un ozioso".
Così, giusto per fare quattro chiacchere, con una pipa virtuale accesa, senza la necessità di "arrivare" da qualche parte, se qualcuno lo conosce e ne ha voglia, su uno dei maggiori umoristi contemporanei, nonché uno dei miei autori preferiti in assoluto.
Dissacrante, sì, ma soprattutto un genio assoluto della decostruzione, non solo di un genere (fantasy), ma di un poutpourri di generi mai visto e, soprattutto, della realtà. L'unico autore che ho trovato gli stia alla pari in questo senso è lo Swift de I Viaggi di Gulliver, ovviamente prima della sua rilettura come "narrativa per bambini", nella sua accezione primaria di satira sociale.
Trovo i suoi romanzi di una freschezza e di una lucidità sconcertante e rinfrescante e il suo humor tutto inglese, le battute che ti immagini tranquillamente pronunciate da un distinto signore che mantiene la faccia dignitosa e impassibile anche quando spara le storielle più assurde o sconce, del tutto irresistibili.
Sotto questo strato, poi, troviamo quello ancora più intenso e vibrante dei personaggi mai semplici macchiette, che sfiorano l'archetipo caratteriale e vengono usati magistralmente, maltrattati e, perché no, abbandonati quando hanno fatto il loro tempo, per focalizzare attraverso se stessi il punto del romanzo in questione.
Stavo giusto riflettendo l'altro giorno sull'evoluzione del ciclo "delle streghe". Dai romanzi con protagoniste Granny&Nanny siamo passati da un po' di tempo a quelli, ingiustamente ritenuti "per ragazzi" (o almeno, non semplicemente per ragazzi) di Tiffany.
I romanzi di Granny&Nanny hanno chiaramente, tutti, lo stesso schema: rottura dell'equilibrio; Granny Wheaterwax sta a guardare o cerca di risolvere le cose usando il semplice buon senso, l'headology o altri metodi "convenzionali"; all'ultimo momento Granny tira fuori un atto di "vera" Magia; Granny si adatta alla nuova situazione e rivela di non essere così "rocciosa" come sembrava.
Apparentemente i romanzi di Tiffany (e dei Feegle!!!! Non scordarti dei Feegles, crivens!) sono sullo stesso filone, ma a ben guardare lo schema è completamente diverso: rottura dell'equilibrio dovuta a un fatto magico; Tiffany rifiuta le soluzioni "mondane"; intervento esterno di un mentore; Tiffany risolve la situazione incorporando alla Magia il suo sentire mondano.
Trovo stupendo come pur navigando nelle stesse acque Terry riesca a sfruttare gli stessi personaggi e gli stessi temi per analizzare presupposti così diversi, ho trovato ben pochi autori che ne fossero capaci.
Ah, come ultima cosa, e giusto per ricordarmi di essere in un forum di gdr... la mia morosa chiede da mesi un hack de "La Mia Vita col Padrone": "My life with Vimes" o "My life with Vetinari" XD
"There is a rumour going around that I have found God. I think this is unlikely because I have enough difficulty finding my keys, and there is empirical evidence that they exist. "
"I create gods all the time - now I think one might exist, says fantasy author Terry Pratchett," The Daily Mail (2008-06-21)