Finalmente, approfittando della pausa natalizia, sono riuscito ad organizzare un primo playtest di Just for Fear!
Cerco ora di scrivere un resoconto quanto più completo possibile, ma devo premettere che questo è il mio primo AP e di sicuro il risultato non sarà eccellente. Un primo, gravissimo errore purtroppo è già stato commesso e non è rimediabile: non avendo registrato la giocata, non sono in grado di trascrivere fedelmente qualche pezzo di dialogo, e questo è un vero peccato: sarebbe servito a giudicare la meccanica che guida la narrazione (con l'assegnazione dei tre ruoli ai giocatori), che è probabilmente l'aspetto più importante del gioco.
Se avete consigli su come migliorare l'AP, o domande, o dubbi, etc…, vi prego di segnalarmelo: editerò di conseguenza.
Premessa:
Alcuni mesi fa io e due coraggiose proscritte volontarie abbiamo tentato un primo playtest (a cui mi riferirò come “playtest 0”) di Just for Fear, utilizzando una versione preliminare del gioco. Il risultato era stato, a mio parere, particolarmente positivo: la partita era andata nel complesso come sperato, si era sviluppata una storia horror interessante (e ragionevolmente coerente) e le meccaniche avevano fatto il loro lavoro.
Naturalmente erano anche venuti fuori alcuni problemi. In base a questo primo tentativo ho semplificato e cambiato, in alcuni casi radicalmente, il regolamento, e sviluppato la versione usata per questo playtest.
Per questa seconda prova ho riassoldato le due playtester sopracitate, più una quarta; in questo modo ci siamo ritrovati col numero di giocatori ideale per questo gioco.
Set-up della partita
Ho iniziato spiegando brevemente il regolamento, senza scendere nei dettagli, e ho evidenziato le differenze rispetto alla prima versione. Il tutto non ha preso più di 20 minuti: in questo tempo dovrebbe essere possibile spiegare per sommi capi il funzionamento del gioco, per poi iniziare la partita e mostrare come funzioni nella pratica.
Come prima cosa bisogna concordare l’ambientazione in cui avrà luogo la storia. È stata proposta una base scientifica, che sembra un ottimo punto di partenza, ma è ancora troppo vago: per poterci raffigurare la situazione, serve specificare dove e in quale epoca ci si trovi. Viene scelto di posizionare la base sul fondo dell’oceano, in un futuro non meglio precisato. Qualcuna delle playtester prova anche a suggerire quali esperimenti vi si svolgano, ma la fermo subito: questo è materiale per la narrazione, per ora il livello di dettaglio dell’ambientazione è quello giusto.
Le norme che ho applicato per stabilire quale fosse il livello di dettaglio giusto per l’ambientazione non sono scritte da nessuna parte: mi sono basato unicamente sul mio giudizio. Sarebbero da includere nel regolamento, ma al momento non saprei come formularle in maniera precisa.