L'impressione che ho è che "ci sei" nella storia, nelle vicende del personaggio, ma stai combattendo contro il sistema di gioco, in pratica a volte rifiutandoti di usarlo (il caso più plateale è il diagramma, ma anche il fatto che ti sei preso una randellata di botte pur di evitare di sfruttare i roll-over bonus è indicativo)
Non posso che trovarmi d'accordo.
L'elenco degli orari (grande Lapo Roller! ) getta chiarezza sulle reali tempistiche... eppure ti giuro, la mia impressione soggettiva è stata quella di impiegare un tempo infinito sia per giocare le mie scene, sia per aspettare che tornasse il mio turno o_O
Per farti un esempio, in Dreamwake DAVVERO è difficile che un conflitto duri poco... mezzora abbondante ci vuole per superare un Ostacolo a seconda di come girano i dadi e le azioni dei PG e dell'Opposizione Automatica.
Però ad ogni tiro di dado il tuo PG fa qualcosa e muove avanti la fiction.
E secondo me è questo che cambia tutto (in termini di percezione della velocità e dell'aver fatto cose di cui poi tieni ricordo dopo la sessione).
Mmm.... è chiaro che c'è qualcosa che non ti fa piacere le meccaniche, ma per me ancora non è chiaro cosa.. la caratteristica che citi, il fatto che ogni singolo tiro ha conseguenze precise in fiction e altera la situazione, è proprio uno dei punti di forza di Sorcerer....
Per fortuna stavolta non devo scrivere un articolo, perché qualcun altro l'ha già fatto meglio:
http://bloodthornpress.wordpress.com/2008/10/17/sorcerer-unbound-the-nature-of-conflict/Nel caso del tuo conflitto, notare che OGNI SINGOLO TIRO poteva cambiare drasticamente non solo la situazione, ma obiettivi, relazioni e reazioni. Un solo tiro ha stabilito se avevi un ostaggio bloccato con il tuo coltello alla gola, con gli altri due timorosi di avvicinarsi, o se eri lì a cercare di difenderti dalle sprangate di tre persone. Un unico tiro di Andrea ha cambiato la situazione da "sei in piedi, vogliono menarti" a "sei a terra con la testa che ti sanguina, i tre si prendono paura e scappano".
In altre parole: hai detto l'equivalente di "non mi piace Cani nella Vigna perché si usano pochi dadi"...
Certo, può essere che Dreamwake lo faccia
ancora meglio. Non lo so, non l'ho mai letto (che te posso dì, già le prime volte che lo descrivevi il colore non mi ispirava molto, e neppure il tipo di gioco - competitivo - che volevi ottenere: e in genere oggi leggo solo i gdr che gioco) Ma mi hai detto adesso... mezz'ora per un combattimento? Per superare un singolo ostacolo?
Non conoscendo Dreamwake, non so cosa intendi per "ogni tiro fa qualcosa e muove avanti la fiction"... in Sorcerer significa che un solo tiro, fatto in 5 secondi, stravolge completamente la situazione in maniera difficile da prevedere nel caso di concatenazione di tiri ortogonali. Quindi non credo che intendi quello.
Sul diagramma non concordo tantissimo
A fine della prima sessione ho valutato i vari personaggi già presenti nel diagramma, e ho giudicato che nessuno avesse cambiato posizione al suo interno, nemmeno in senso di essere più o meno vicino al centro dello schema ... dimmi se ho torto.
No?
Beh, è difficile ora dire come è cambiato il tuo diagramma iniziale... visto che non l'hai postato!
Però diamo un occhiata a quello che hai postato dopo la seconda sessione...
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,9743.msg179823.html#msg179823Hai mantenuto Ottavia e i colleghi in mezzo al cover, come se non avessero alcuna relazione con il lore... anche se la prima sessione ha stabilito che hai dei sottoposti (anzi, che hai ancora il lavoro) solo grazie all'aiuto di Slaneesh, e nella prima sessione l'hai sfruttato per convincere Ottavia a darti un nuovo ufficio solo per te.
Dov'è il nuovo ufficio nel diagramma? Perchè dal diagramma risulta che Slaneesh non interferisce minimamente nel tuo lavoro?
Come mai Slaneesh non è vicino al kicker? Significa che sei andato con Sara, e ora praticamente stai con lei, senza che lui c'entri minimamente?
L'impressione che si ottiene dal diagramma è che il tuo personaggio riesce a tenere completamente separati, in maniera che una delle tre cose non interferisca mai minimamente con l'altra, il suo essere un sorcerer, il suo lavoro e le sue relazioni sentimentali (sia quella con Sara sia quelle - inesistenti - con altri)
Quello che ci vedo io è che stai tenendo lontano Slaneesh da tutto il resto, perchè senza Slaneesh, non stai giocando a Sorcerer. l'hai messo nel punto più estremo verso la parte vuota, quella del Price.
Il tuo personaggio dal diagramma non ha avuto nessuno svantaggio, di nessun tipo, dall'avere evocato Slaneesh, ma anche nessun vantaggio: la sua vita è assolutamente non influenzata da Slaneesh, che sta in un angolino da solo.
Pensando a quello che è avvenuto nelle prime due sessioni, ti sembra che questo rappresenti bene quello che è avvenuto in gioco?
Forse la mia prospettiva (aggiungi al diagramma solo le cose che senti importanti/rilevanti) è errata?
Che criterio dovrei seguire?
No, anzi, il mio insistere perchè aggiungessi nuovi personaggi per riempire il diagramma, con il senno di poi è stato un errore. È chiaro che di quelli aggiunti non te ne frega nulla, fanno solo numero. Dovevo da subito portare il discorso sull'accettazione del sistema di gioco, e magari farti fare il primo diagramma insieme via hangout
il mio consiglio a questo punto è di chiederti di cosa ti importa davvero nella vita del personaggio, e mettere solo quello nel diagramma, togliendo cose tipo la polizia (e magari i colleghi) che non ti interessano..
Veniamo poi alla parte relativa alla scena con i tre fratelli...
Esempio pratico... la mia scelta "non tattica" durante lo scontro.
Nella mia testa la cosa più sensata, naturale e ovvia da fare nella fiction era stordire un avversario, prenderlo ostaggio.
In che tipo di film?
La domanda non è retorica o scontata: in "Iron Man III" Tony Stark (un ubriacone che a quanto si vede non fa il minimo esercizio fisico a parte volare ogni tanto in un armatura che amplifica la sua forza) stende con rapide e decise mosse un intera squadra di terroristi e mercenari addestrati, catturando il più pericolo terrorista del mondo. Senza armatura.
In "altrimenti ci arrabbiamo" non ci sono armature volanti, ma Bud Spencer può anche prendersi delle panche sulla schiena senza subire il minimo danno.
In un film di Woody Allen il protagonista cerca di accoltellare qualcuno ma si sbaglia, afferra l'oggetto sbagliato e insiste a punzonarlo nella schiena con una penna.
Sono tutti film ambientati "al giorno d'oggi", eppure, è la stessa ambientazione? Ci sono le stesse leggi fisiche? le capacità di un uomo "normale" quali sono?
Sorcerer "base", la versione che ho voluto giocare per semplicità, ha come ambientazione standard "qui e ora". Non "qui e ora con i demoni", no, proprio "qui e ora". Non esistono demoni. Ma non solo. Non esiste James Bond. Non esiste il giustiziere della Notte. Non esiste Hannibal Lecter. Non esiste nemmeno Montalbano.
Esisti tu, Berlusconi, la macchina cui scade il bollo, il mal di testa, e se provi a fare a botte non sei Rambo. Non sei nemmeno Coliandro. Sei... hai presente l'ultima volta che hai fatto a botte con qualcuno? Ecco, così.
La mia impressione è che volevi giocare una persona "normale", sì, ma in un film di Tarantino. E invece no, il tuo PG è una persona che sarebbe "normale" nella realtà quotidiana che vedi tutti i giorni. Con stamina 2 (quindi, pure sedentario e fuori forma)
Faccio un esempio per farmi capire meglio: hai presente il combattimento di esempio che abbiamo fatto via hangout una sera che non si giocava? Uno dei personaggi si è gettato dalla finestra per sfuggire ad un PNG armato di pistola.
Io mi sono detto "questa non è hollywood, nella realtà se ti butti attraverso una finestra rompendo il vetro rischi di farti male", e ho detto che era un tiro contro 3 dadi (in pratica la finestra in quel momento "cercava di farti male").
Quando ho presentato la stessa situazione a Ron per fargli una domanda, ha contestato anche questa cosa. "Qui e ora" non significa "non è hollywood". Significa "no, dai, davvero, non è hollywood, ma non è nemmeno quello che succede nei film dove non è hollywood: non è un film, è la tua cucina la mattina quando fai colazione: immaginati di salare dalla finestra rompendo il vetro..."
In pratica, in quell'esempio, senza una qualche giustificazione (tipo una cover che comprendesse abitudine a fare azioni di quel tipo) secondo Ron "qui e ora" significa che non salti attraverso il vetro, non ci provi nemmeno: e che sei, Rambo? Ti blocchi, non che la fai a saltare con la necessaria violenza contro un oggetto, o se lo fai non lo fai con forza e decisione sufficente, il vetro non si rompe o se si rompe tu rimani in mezzo impigliato a tagliarti e a gridare...
Non è un ambientazione dove salti attraverso i vetri. E non è nemmeno un ambientazione dove balzi con agilità felina dietro un delinquente, minacciandolo alla gola con un coltello e tenendolo immobilizzato.
Immagina di provarci tu: ne saresti capace?
La situazione è questa: hai detto che Renzo in fiction è come ubriaco. Io ho specificato TRE VOLTE che era comunque in grado di difendersi, come specificato chiaramente anche nel manuale. Non importa la spiegazione nella fiction, CHE LA VITTIMA SIA SEMPRE IN GRADO DI DIFENDERSI SE ATTACCATA, È UNA CONDIZIONE NON ELIMINABILE DI QUEL POTERE DESCRITTA NEL MANUALE SIN DALLA PRIMA EDIZIONE.
Ora, sei tu, Alessandro Piroddi, e in un parco, di notte, viene verso di te UN UBRIACO GROSSO IL DOPPIO DI TE ARMATO DI SPRANGA. Barcolla, se tu fuggissi non sarebbe in grado di correnti dietro. Ma vedi che è abbastanza sveglio da mollarti una sprangata sulla testa se solo gli vai a tiro.
Dimmi che in una situazione simile tu dici "OK, facilissimo, non ho che da saltargli come un felino alle spalle, appoggiargli il coltello sul collo, minacciarlo... e ho risolto il problema! Yuppyyy!"
E dimmi che, se ti dico "guarda che è più probabile che ti becchi una sprangata" tu mi rispondi "ma no, è ovvio che non avrò nessun problema, CHI HA MAI SENTITO PARLARE DI GENTE COLPITA DA SPRANGATE DA UBRIACHI?"
Poi, il tizio semplicemente si sposta, a non riesci ad andargli alle spalle... e gridi verso il cielo "Dio, questo mondo non è realistico! Era ovvio che lui doveva stare fermo, mentre io gli giravo attorno e gli appoggiavo il coltello sulla gola, come in D&D!"
Tu continui a immaginare il tuo personaggio, Alessandro, con stamina 2 (sotto 2 c'è solo "zoppo" o "paralitico"...) e nessuna esperienza di combattimento di nessun tipo, balzare come una pantera nella notte (o un ninja!) dietro un tizio ipnotizzato e bloccato a guardare la luna
Quello che ho immaginato io è stato quello che le regole, legate all'ambientazione, hanno mostrato: un tizio palesemente fuori forma che corre arrancando (e mettendoci probabilmente un cinque-sei secondi smadonnando contro il terreno accidentato e il buio) verso qualcuno che è un po' semi-ubriaco ma che, da regole, è ancora perfettamente cosciente, si rende conto di quello che succede, ti vede arrivare, lento e sbuffante come un ippopotamo, ti schiva con la massima facilità ed è già buona che è troppo ubriaco per darti una botta mentre passi ansimando e smanacciando...
Quando ho detto che gli altri non ti arrivavano a prendere con le spranghe, non so da dove hai tirato fuori l'idea che ti muovevi con la grazia di un ninja ballerino: semplicemente se uno dei tre non ti attacca e tu corri in quella direzione gli altri due fanno come Aldo Fabrizi in "guardie e ladri" e ti gridano "e fermati, mannaggia a te!!" senza raggiungerti. Poi ne blocchi un altro con lo sguardo e l'unico che ti può raggiungere è il terzo.
A me pare che questa fiction funzioni perfettamente, e sia perfettamente adeguata al setting (molto più di una in cui un ninja-venditore porta a porta appare come per megia dietro le spalle di persone perfettamente coscienti che le affrontano)
La descrizione che fai di un ballerino che saltella di punto in punto bloccando la gente mentre balla sulle punte è ridicola, vero, ma non è quella data dalle regole nè dalla mia descrizione: è un altro film, nato nella tua immaginazione mentre pensavi di giocare ad un altro gioco.