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Vampiri the Masquerade - "no, tu non tiri"

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Simone Micucci:
Giochiamo Vampiri Masquerade.
Terza edizione.

I giocatori sono Giulia, Alberto, Nikitas e Ivano. Io sono il Narratore.

Ora non mi dilungo molto con i dettagli sulla cronaca. Casomai lo faccio poi.
Riporto le scelte più importanti che abbiamo fatto, prima di incontrare una situazione che speravo fortemente si verificasse.

Io come Narratore imposto il Tema della Storia che giocheremo.
a questo proposito ricordo la i Tempi della narrazione di VtM: (Cronaca)->Storia->Capitolo->Scena->(turno)
ho messo Cronaca e Turno tra parentesi perché possono Tempi che non vengono visti (all'atto pratico non abbiamo ancora usato i turni, e se si fa una Cronaca che contiene una sola Storia all'atto pratico si è giocata una sola Storia).

In realtà prima del tema abbiamo dato un'occhiata tutti insieme al tipo di coterie. Tra una chiacchiera e l'altra ci si è detti interessati alla Coterie di Clan (che nessuno degli altri è mai riuscito a giocare prima).
Io dico "belli, se vi va possiamo fare una storia ambientata tra i Giovanni e metto come tema "la famiglia e l'anima", e sarà incentrata sui compromessi a cui dovrete scendere all'interno del Clan e soprattutto su quelli a cui non vorrete scendere".

I giocatori hanno approvato.
Creano una Coterie di Giovanni, coalizzata sotto un mentore (un Luciano Giovanni, un membro importante all'interno del ramo di Chicago, in cui è ambientata la giocata). La Coterie si occupa, almeno in questo caso, di sviscerare una brutta questione in cui è coinvolta anche la Camarilla, che ha ripercussioni a livello personale, diplomatico e etico.

Questa cosa ho cominciato a idearla dopo che i giocatori hanno creato i PG. Due di loro avevano pesanti legami con la Camarilla e ho pensato di legare una parte della Storia a questo aspetto.


Ma vengo al punto:
uno di loro (il personaggio di Alberto) si è macchiato, nel suo background, di Diablerie. Ha distrutto e divorato l'anima del proprio Sire (Antonia). Questa cosa è segreta (i giocatori la sanno...è segreta in fiction).
Per un pò di giocate (6) non ho mai toccato questo aspetto.
Perché sono sadico, perché c'erano altre cose da fare e da vedere.
Poi vado a toccarlo. Come?
Faccio una scena in cui il personaggio di Nikitas (l'unico che finora è riuscito, con un rituale, a contattare "quello che resta" dell'anima di un vampiro diablerizzato) viene convocato dal Giovanni più importante della Famiglia. Donna Caterina (che per inciso è la Sire di Luciano, il loro "mentore" e "capo").
Donna Caterina sospetta (non di Alberto...non dico mai di chi sta sospettando lei) che Antonia sia stata diablerizzata. E ha bisogno del personaggio di Nikitas. Che ovviamente non dice di no. Le dice che avrà bisogno del sangue di qualcuno vicino a lei, come il suo sire o il suo infante. Caterina risponde "il suo Sire è meglio che non lo sappia...manderò qualcuno da Vittorio (il PG di Alberto) a prendere il sangue..grazie caro...e non farne parola con nessuno, va bene?".

Alberto dopo la scena di Nikitas chiede agli altri magari prima di fare una scena insieme in cui lui lo viene a sapere. Ma questo non succede.
Perché la sessione finisce e perché la sessione dopo io sono carogna e metto come prima Scena questa:

"È notte, sei sveglio da un pò. Sei in camicia, magari un giornale appoggiato al tavolo e stai bevendo sangue da un bicchiere" (tiene il sangue in bottiglie, in frigo, non particolarmente buono, ma lui e sua sorella hanno imparato a farselo andare bene).

"senti bussare alla porta. Colpi secchi, ripetuti. Tump tump. Tump tump"
Alberto mi dice "chiedo chi è"
Io "immagino ti avvicini alla porta..."
Alberto "si, ma non troppo..."
Io "Senti la voce roca di Luigi il Muto... "Vittorio apri. Mi manda Caterina".

segue una breve scena di convenevoli in cui il Muto (un vampiro che conoscono di fama. è il Sire del personaggio di Nikitas e non è importante, pur essendo ricorrente) spiega a Vittorio che Donna Caterina l'ha mandato a prendere un pò del suo sangue.

Alberto prova a prendere tempo e a essere ragionevole "Guarda, tanto fra poco passa qui Frank (il pg di Nikitas) e dobbiamo andare insieme...ci passiamo noi...non ti disturbare"
e io dico "il Muto fa una faccia strana. Guarda l'orologio, e aggrotta la fronte. «Senti non mi far perdere tempo. Caterina mi ha mandato a prendere il tuo sangue e non ho voglia di tornare da lei e dirgli che non l'ho fatto»"

Alberto dice "ok lo voglio convincere. Tiro Persuasione+Autorità"
e io "no...non tiri niente"
Alberto "ehi ma io voglio tirare! Ho Persuasione 4! Con specializzazione"
e io "ascolta: il Narratore decide come i PnG reagiscono quando tu ci parli. Sempre. Se il narratore è in dubbio o se lo ritiene opportuno può farti tirare e regolarsi a spanne sul numero di successi che hai ottenuto. Ma io non sono in dubbio. Io so perfettamente cosa passa ora per la testa del Muto. Quindi quella Persuasione a 4 con specializzazione te la metti in culo perché al Muto non frega niente di quanto parli bene" (ps: al nostro tavolo normalmente c'è un clima di scherzo e chiacchiera. Dire a qualcuno "questa te la metti in culo" non è una prepotenza ne un'offesa, ma un modo scherzoso di comunicare una notizia, se in quel momento lo scherzo è accettabile).
Alberto "ma io ho Persuasione 4! Autorità 3! Sono bravissimo in queste cose!!"
e io "guarda che non ti sto dicendo che non sei bravo a parlare. Sei bravissimo a parlare. Il Muto ti stima davvero per come parli. È solo che Caterina gli ha dato un ordine preciso, e a lui non frega un cazzo di quanto sei bravo a parlare tu. Disubbidire a Caterina gli fa molta più paura!»

per il momento mi fermo qui...

Simone Micucci:
...la discussione è finita lì.
Alberto si fida di me, per una serie di motivi.
Io mi fido di Alberto, per un'altra serie di motivi.

Quindi continuiamo.
Alberto prova a temporeggiare e io faccio il Muto sempre più scontroso e nervoso "senti, stronzo, non venirmi a dire cazzate. Mi ha mandato Caterina. Se voleva che ci andava Frank ci mandava Frank, non me. Quindi sbrigati, che io c'ho un impegno!"
Alberto "guarda, fai prima quello, ripassa tra un'oretta..."
E io "non hai capito un cazzo. Vedi di darmi il tuo sangue, che non ho voglia di prenderlo con la forza."
Alberto "okay aspetta un attimo"
e io "ti da le spalle, entra in cucina e si prende una sedia. Vede il sangue sul tavolo e dice «Si può favorire?» mentre prende il bicchiere"
Alberto dice "quello è per mia sorella"
E io "Lo rimette sul tavolo senza berlo, facendo una specie di sbuffo. Si mette a sedere con lo schienale davanti, appoggiando le braccia e guardandoti impaziente"

(commenti vari sul fatto che è proprio un signore. Io rispondo scherzando "si il Muto è quel tipo di persona che chiede «permesso?» ed è già entrato in casa e sta rovistando nel frigo". Noi in gioco abbiamo spesso momenti di questo tipo. sopratutto tra una scena e l'altra).

Alberto dice "okay ho deciso. Gli vado davanti e gli riplasmo la memoria"
Io: "uh. Oblio della Mente? Il terzo potere di Dominazione?"
Alberto: "esatto! Basta un solo successo per riplasmargli i ricordi vero?"
Io: "prendo il manuale. Un attimo. Cosa vuoi fare?"
Alberto "voglio che si ricordi di non avermi trovato in casa. Così ripasserà più tardi magari"
Io: "okay, questo è -cambiare un'intera scena-, ti servono tre successi. Lui ha volontà 5. tira Carisma+Sotterfugio"

Alberto tira e fa tre successi giusti giusti.
Io gli dico "lo sai che tecnicamente dovresti anche Dominarlo con il secondo potere per dirgli andarsene vero?"
Alberto "già"
Io "sinceramente te lo abbuono. Hai fatto qualcosa di forte, voglio vedere come va a parare e sta scena è durata anche troppo"
Alberto "ok"

a domani il continuo con le riflessioni emerse. Sul perché c'è stato quel tipo di dialogo e su come il gioco, in un qualche modo, fornisce un modo per districarsi da quella situazione.

Nel frattempo se avete avuto il fegato di leggervi tutto questo e avete voglia di discorrere potete farmi le domande che volete, anche se magari non conoscete bene Vampiri Masquerade.

Fealoro:
Ciao

Io ho letto solo questa thread, non tutti gli altri sull'avventura.
Io sono un po' di parte perchè ultimamente gioco solo *World


Ma sembra (sottolineo sembra) che tu stia giocando ad Apocalypse World

Simone Micucci:
Ciao, non è necessario leggere tutto (anche perché di questa Storia non ho scritto ancora quasi nulla).

Interessante come osservazione. Cosa ti da quest'idea?

Fealoro:
Eccomi

Principalmente il modo con cui hai deciso che non era lecito il tiro di persuasione. Sembra una giocata classica di AW. Si tira il dado se stai facendo quella mossa, se non la stai facendo non si tira. E dici che non si tira il dado proprio perché nella fiction non sta accadendo quell'azione. Mi sembra che si passi dall'approccio "tiri il dado per persuadere" a "tiri il dado se stai persuadendo"

Poi l'atteggiamento verso i PG, le bastardate che li mettono al centro della scena mi ricorda molto Respond with fuckery and intermittent rewards di AW

Infine l'ultima azione, in cui dici che il Muto se ne va senza bisogno che il PG tiri dominazione, è il classico esempio di Be a fan of the players’ characters.

La prova finale sarebbe se in caso di un fallimento di un tiro ti fossi preso la libertà di far comunque avere successo al PG ma con una complicazione bella cattiva.

Ripeto, magari sono io ormai che gioco così, e poi alla fine il meccanismo di AW è la struttura base di un gioco di ruolo, però ho avuto questa impressione.

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