Io non sono del tutto d'accordo con Daniele, ma penso che sia più una questione di prospettiva. Ci sono dei momenti in cui è il GM a decidere in modo finale un situazione della fiction. Ma non può per regolamento deciderla senza tenere conto di quello che dicono i giocatori e di quello che si è detto al tavolo, perchè tutti stanno contribuendo alla fiction.
Chi decide? Il GM
In base a cosa decide? ascoltando il tavolo e seguendo agenda e principi, che non sono mai "cerca la fiction migliore", ma è sii fan dei giocatori, rendi il mondo avventuroso, play to find out, begin and end with the fiction ecc ecc.
Cercare la fiction migliore permette di soddisfare questi principi? Sì, se la ficiton è effettivamente migliore, no se lo è solo per il GM. Girando la domanda: è possibile seguire questi principi senza porsi il problema di creare una fiction migliore? Sì. Se segui i principi alla lettera non hai necessità di pensare ad una fiction migliore quando stai decidendo la fiction al tavolo.
Se applichi direttamente "rendi il mondo avventuroso" puoi rispondere subito e dire sì, è un pericolo per il topo passare attraverso gli zombi
Ma il fatto che gli zombi siano un pericolo non è una cosa ceh decidi adesso, è una cosa stabilita una volta che li hai introdotti nella fiction, a seguito di una mossa.
Sembrano questioni di lana caprina, ma servono a stabilire quale sia il reale flusso di informazioni.
E ripeto, per assurdo il fatto che gli zombie siano un pericolo oppure no potrebbe non influire assolutamente sul fatto che il topo raggiunga la locanda o meno.
Io la vedo così, in questo gioco il GM segue delle regole, ma ha potere assoluto sul mondo in cui si muovo i PG. I giocatori hanno potere sui loro PG e quando fanno scattare delle Mosse nella narrazione hanno la possibilità di togliere al GM parte del suo potere e dettare i risultati delle loro azioni. Se il tiro gli va male significa che non sono più loro a decidere ma il potere torna al GM.
La parte in cui si decide se una mossa è applicabile oppure no non fa parte di questo potere perchè è semplicemente una discussione sulle regole. Un giocatore può benissimo dire al GM "io avevo capito che erano tre zombi, per cui non sarebbe stato difficile entrare, tu adesso mi dici che sono un'orda, da dove vengono fuori tutti questi zombi, perchè non ce li hai presentati prima" il GM può argomentare e poi si decide se la fiction è stata mantenuta oppure no, e il giocatore può decidere di cambiare azione, perchè evidentemente la fiction non gli era chiara.
E' difficile fare degli esempi pratici (ma quella del topo va benissimo) perchè per me la discussione scaturisce dalla semplice affermazione che hai fatto tu, cioè ceh decidi se c'è un pericolo o meno in base a quale possa essere la fiction per te migliore. Questo approccio può generare un gioco insoddisfacente secondo la mia esperienza. L'approccio dovrebbe essere decido se c'è pericolo in base a quello che ho introdotto precedentemente, in base alla fiction che è presente al tavolo.
Sulla carta l'orso ha "dilaniare", non "fai 1d10 danni". Solo che, giustamente, ad un certo punto si deve determinare cosa fa in pratica, e in una circostanza specifica, e ne consegue necessariamente una meccanica.
Ecco, per DW questo non è vero. Tutto può accadere senza necessità di tirare il dado o di togliere HP. Degli NPC possono morire senza che gli HP vengano toccati. cioè per deterinare cosa fa in pratica puoi farlo tutto tramite pura fiction, pura narrazione.