In realtà, non è affatto banale.
Per qualche ragione, in gran parte della mia esperienza diretta di GdR il "suggerimento", salvo che non fosse molto discreto, è stata una cosa abbastanza malvista.
Da un lato, come GM cercavo di evitare di suggerire ai giocatori perché sapevo che (vista la mia posizione di GM, e parlo di Parpuzio!) quei "suggerimenti" sarebbero diventati degli imperativi.
D'altra parte, c'era l'apprezzamento dell'abilità del giocatore che se la cava da solo.
(( Parziale divagazione. Giocando abbastanza "duro" a giochi tipo On Stage!, ma non solo, per me era tutto un "gettare palle curve" a un altro giocatore con qualche mossa di telegraphing particolarmente infame, e vedere come se la cavava. Ricordo per esempio la prima scena di On Stage! "Jack lo squartatore" nella prima serata dei Ciuchi nella Nebbia, due anni fa: giocavo il capo della polizia; ottengo la "regia" della prima scena e metto in scena me stesso e l'investigatore nel mio ufficio. La mia prima battuta: "Oh, buongiorno, che cosa desidera?". Il giocatore (che per chi lo conosce era FDD) ha tentennato per un secondo, e poi, essendo bravo di suo, ha subito improvvisato qualcosa di appropriato. Ma in tanto qualcuno nel "pubblico" aveva già mormorato: "Che bastardo!"... e avevano ragione, perché il mio obiettivo era mettere il giocatore sotto pressione per fargli spifferare in scena qualche segreto del suo personaggio. ))
Un misto fra l'apprezzamento per le doti di improvvisazione di ciascuno (chi si trova bloccato è un "giocatore ancora inesperto" oppure "un cattivo giocatore" se l'esperienza ce l'ha) e l'abitudine al "divertirsi a turno" che è tipico di tante campagne di D&D e simili fa spesso sì che - o almeno così era nella maggior parte dei gruppi in cui mi sono trovato io - sia cosa naturale e sottintesa che "quando tocca a uno gli altri non si immischiano" (e, se sono educati, stanno zitti invece di parlare d'altro).
Da circa un anno a questa parte, portando alle serate dei Ciuchi nella Nebbia e alle convention cui partecipo come Flying Circus un sacco di giochi di concezione recente e/o che vogliono essere narrativisti (fra cui Trame), nello spiegare le regole ogni volta ripeto fino alla nausea: "Fate e accettate suggerimenti! Chi è "di turno" ha l'ultima parola, ma non vuol dire che gli altri debbano stare zitti! Se una cosa la pensate e basta ma non ce la dite, è uno spreco! Suggerire, suggerire, suggerire!", e così via. Quando la cosa viene recepita (a volte le abitudini in senso opposto sono davvero troppo radicate) contribuisce enormemente alla buona riuscita del gioco.
In più, se si crea al tavolo un'atmosfera di collaborazione basata sui suggerimenti, le differenze di esperienza e/o talento fra i giocatori incidono (negativamente) molto meno.