Per come la vedo io, la maniera... "corretta"... di giocare a IaWA è immaginarsi quello che succede dal punto di vista della fiction, non da un punto di vista meccanico, e descriverlo di conseguenza.
Come fa un'illusione a interagire con la realtà? In qualsiasi modo piaccia al giocatore (o al tavolo, visto che si accettano suggerimenti). Bisogna però porsi questo problema come se le regole non esistessero, e escogitare espedienti come li si escogiterebbero per una storia.
Alla INC '09 ho fatto il GM di due sessioni di IaWA, nelle quali Yives Franzoni ha interpretato, in successione, una divinità e un fantasma. In entrambi i casi, non mi pare abbia mai avuto particolari problemi a entrare in conflitto con gli altri PG... né gli altri PG a entrare in conflitto con lui!
E' anche da dire che se il giocatore non ha idee su come un personaggio possa interagire con gli altri, forse gli conviene scegliere un diverso personaggio.