Gente Che Gioca > Gioco Concreto

[IaWA] Con violenza?

<< < (2/3) > >>

Leonardo:
Ciao Diego!
Personalmente avrei risolto assegnando a tale personaggio una Particular Strenght di tipo far-reaching che gli permettesse di interagire con il mondo materiale.
edit: mi sono riletto alcuni passaggi del manuale. Non c'è neppure bisogno che la Particular Strenght sia di tipo far-reaching. Basta che tu segua l'esempio dello spirito 'Sahu Seen, inflamer of passions' che trovi sul manuale di IaWA per avere idea di come si possa giocare un personaggio "immateriale" seguendo le regole del gioco.

Ashrat:

--- Citazione ---[cite]Autore: Leonardo[/cite][p]Ciao Diego!
Personalmente avrei risolto assegnando a tale personaggio una Particular Strenght di tipo far-reaching che gli permettesse di interagire con il mondo materiale.
edit: mi sono riletto alcuni passaggi del manuale. Non c'è neppure bisogno che la Particular Strenght sia di tipo far-reaching. Basta che tu segua l'esempio dello spirito 'Sahu Seen, inflamer of passions' che trovi sul manuale di IaWA per avere idea di come si possa giocare un personaggio "immateriale" seguendo le regole del gioco.[/p]
--- Termina citazione ---


Questo però obbliga quel personaggio a entrare in ogni conflitto con la stessa forma (a meno che la Particular strenght non sia "broad"), e lo esclude da tutte le situazioni in cui la Particular strenght non sia applicabile. Se per un PNG la cosa può andare, per un PG non finirebbe col creare problemi? O.o

Mauro:
Mi vengono in mente tre possibilità: la prima è quella detta, del Punto di forza. Eviterei però di renderlo necessario perché a quel punto l'interazione richiederebbe di usarlo e quindi sarebbe limitata a una forma.
La seconda, applicare il pricipio secondo cui, se un'illusione è creduta vera, può interferire con la realtà (muro illusorio, lo credo vero, non riesco a superarlo). Ha il problema di stabilire se i personaggi Credono reale l'illusione (cosa gestibile almeno in parte con la narrazione).
La terza, dirgli semplicemente che può: è un mondo con demoni e dei, con magia e spiriti; perché allora un'illusione non dovrebbe poter interagire col reale?
Poi bisognerebbe anche vedere la situazione, ma potresti provare a discutere con gli altri per vedere se qualcuna di queste soluzioni li convincono.

Aggiunta: sovrapposto con Ashrat.

Rafu:
Per come la vedo io, la maniera... "corretta"... di giocare a IaWA è immaginarsi quello che succede dal punto di vista della fiction, non da un punto di vista meccanico, e descriverlo di conseguenza.
Come fa un'illusione a interagire con la realtà? In qualsiasi modo piaccia al giocatore (o al tavolo, visto che si accettano suggerimenti). Bisogna però porsi questo problema come se le regole non esistessero, e escogitare espedienti come li si escogiterebbero per una storia.

Alla INC '09 ho fatto il GM di due sessioni di IaWA, nelle quali Yives Franzoni ha interpretato, in successione, una divinità e un fantasma. In entrambi i casi, non mi pare abbia mai avuto particolari problemi a entrare in conflitto con gli altri PG... né gli altri PG a entrare in conflitto con lui!

E' anche da dire che se il giocatore non ha idee su come un personaggio possa interagire con gli altri, forse gli conviene scegliere un diverso personaggio.

Matteo Stendardi Turini:

--- Citazione ---Alla INC '09 ho fatto il GM di due sessioni di IaWA, nelle quali Yives Franzoni ha interpretato, in successione, una divinità e un fantasma. In entrambi i casi, non mi pare abbia mai avuto particolari problemi a entrare in conflitto con gli altri PG... né gli altri PG a entrare in conflitto con lui!
--- Termina citazione ---

Confermo. Abbiamo appurato che i fantasmi dei clienti morti si scacciano mostrando loro i coltelli d'ossidiana dei locandieri.

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa