Nel frattempo, una sacerdotessa dormiva tranquilla in una locanda poco distante dalla capitale di Adar. Un lungo viaggio l'aveva condotta fino a quel punto, un pellegrinaggio verso il luogo natale del suo ordine, devoto a Inana, dea della luce, dea guaritrice. Era infatti in Adar che la dea si era manifestata per la prima volta, molti anni prima, ed il culto si era poi diffuso in tutto il continente. Date le numerose guerre, e la devastazione causata dall'espansionismo di Garak, in molti si erano rivolti a lei, che ora poteva quasi rivaleggiare con divinità più antiche e potenti.
Dalla finestra della locanda filtrava un raggio di luna. Improvvisamente, però, la luce della luna cambiò colore, e si mise a divampare come un fuoco, riempiendo l'intera stanza.
"Svegliati, figlia mia" disse una voce calda.