Autore Topic: In un'era crudele - Prima Notte - Gioco  (Letto 52884 volte)

Mr. Mario

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In un'era crudele - Prima Notte - Gioco
« il: 2009-06-04 21:24:36 »
Kadashman, illuminato dalla luce tremula delle fiamme, appariva dubbioso. Che situazione insostenibile. Era proprio da suo fratello metterlo in imbarazzo in questo modo, anche da morto.

"Strappategli gli occhi e il naso." disse, quando ebbe finalmente raggiunto una decisione "Ah, e anche le labbra. Ma fate in modo che resti vivo. Dovrà sembrare un cadavere ambulante a tutti quelli che lo vedranno."

Il capitano delle guardie di confine, che avrebbe dovuto catturare lo schiavo fuggiasco, aveva pochi dubbi quando era entrato nella sala delle torture e si gettato ai piedi del re. Sapeva che avrebbe dovuto morire per il suo fallimento. ma quando Kadashman aveva esitato, per un instante si era concesso di sperare. Quanto era stato sciocco. Si lasciò sfuggire un gemito, mentre le guardie lo trascinavano via per incatenarlo ed eseguire gli ordini.

Il re non rimase a contemplare la scena come faceva di solito, ordinò invece che gli fosse portata una coppa di vino, e uscì fuori a contemplare la notte. Appena dietro di lui, la familiare sensazione di essere osservato lo informò che i suoi fedeli Spettri lo stavano proteggendo come sempre.

La luna piena splendeva e dall'alto balcone in cui si trovava il re poteva guardare e compiacersi del suo regno. Solo in una direzione il confine era ancora visibile. Al di là di quella maledetta foresta. Nella sua immaginazione gli alberi ondeggiavano nel vento, sfidandolo, deridendolo.

"Adar" sibilò, come fosse una bestemmia.

Si girò verso le ombre e disse una sola parola. "Trovatelo."

Un solo fruscio, e seppe che il suo ordine sarebbe stato eseguito.


- - -


La foresta era fittissima e selvaggia, come se da anni nessun uomo osasse mettervi piede. Per quanto ne sapeva Kazef, era proprio così, ed era questo il motivo per cui rappresentava la sua unica speranza. Dopo esservisi inoltrato, non c'era cespuglio insetto o animale che non avesse maledetto silenziosamente per aver intralciato la sua fuga. Silenziosamente, perché non avrebbe mai voluto che un arciere di Garak troppo zelante tentasse la fortuna, o peggio, che il mostro, qualunque cosa fosse, si accorgesse di lui.

Fu perciò molto sorpreso quando udì delle voci in lontananza.

- - -

Era la luna piena e l'accordo voleva che si incontrassero. Anche se non aveva senso, doveva recarsi al limitare della foresta. Lei non sempre appariva, ma gli faceva capire di averlo visto. E così l'accordo era rinnovato. Come al solito aveva lasciato le guardie molto lontane. Il loro vecchio tenente, se mai aveva sospettato la verità, era sempre stato abbastanza saggio da tenerla per sé e tenere in riga i suoi uomini.

Così ora, come ogni mese, re Zah Eil, era solo, completamente solo, di fronte alla foresta oscura ed incombente.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Mauro

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In un'era crudele - Prima Notte - Gioco
« Risposta #1 il: 2009-06-05 15:53:06 »
Resto in attesa, facendo attenzione sia all'eventuale arrivo di Belili o di suoi segni, sia a eventuali terzi incomodi.

Marco Costantini

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In un'era crudele - Prima Notte - Gioco
« Risposta #2 il: 2009-06-05 16:07:00 »
Kazef si acquatta fra le frasche e procede nascosto per vedere a chi appartengono le voci, sperando che siano uomini e nulla di soprannaturale e che abbiamo quindi con loro delle cavalcature che accelererebbero la sua fuga.
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Mr. Mario

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In un'era crudele - Prima Notte - Gioco
« Risposta #3 il: 2009-06-05 21:09:09 »
Zah Eil sentì l'erba fremere quasi sotto i suoi piedi. Il vento sembrò levarsi d'un tratto, ma c'era qualcosa di innaturale nel fruscio delle fronde, qualcosa di musicale. Per un attimo gli sembrò che gli alberi si contorcessero sinuosi, quasi lascivi, di fronte a lui, e poi lei apparve.

Emerse dalle ombre nel chiarore lunare, gli occhi dorati di civetta che lo guardavano sorridenti, il corpo, apparentemente di legno vivo, aveva la forma di una conturbante donna quasi completamente nuda. Piccole, fitte foglie di edera coprivano la sua femminilità, ma il re si rese conto che attiravano l'attenzione più che nascondere. Belili era tremendamente pericolosa, in ben più di un senso.

"Sei venuto" gli disse, con voce suadente. "Seguimi, re. Stanotte dobbiamo parlare." Così dicendo gli volse le spalle, mettendo nuovamente in mostra quel corpo meraviglioso, e rientrò nel fitto della foresta. Dietro di lei però un sentiero rimaneva aperto per Zah Eil.


- - -

Uomini? Difficile a dirsi per Kazef. Le voci erano stranamente ovattate, come sussurrate. Sembrava che stessero venissero da piuttosto lontano, ma che gli alberi stessero cercando di portarle fino a lui. Che strano pensiero, e per di più che non lo metteva per niente a suo agio.

Ancora meno a suo a agio lo mise il fatto che il cespuglio dietro cui si era acquattato decidesse di muoversi. Se lo scrollò quasi letteralmente di dosso, fece qualche passo avanti su un groviglio di radici, e si ripiantò a terra, ma proteso in una precisa direzione, come ad imitare un segnale di via.
« Ultima modifica: 2009-06-05 21:09:42 da Mr. Mario »
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Marco Costantini

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« Risposta #4 il: 2009-06-05 21:32:32 »
Kazef ricorda i terribili racconti dei pochi superstiti di Garak che riuscirono a sfuggire a ciò che si annida nel bosco. Si guarda intorno impaurito ed incerto.
"Forse si sta prendendo gioco di me" mormora "ma in questo intrico di fronde potei comunque perdermi". Poi fissando il cespuglio, ancora dubbioso "Vuoi sfidarmi, creatura? E sia! Ma se dovessimo incontrarci faccia a faccia potrei farti rimpiangere il modo in cui si dice tu abbia condannato tanti innocenti!".
Così dicendo Kazef procede nella direzione indicatagli dal cespuglio, sempre guardingo, ma rassicurato dalle sue stesse parole.
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Mauro

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In un'era crudele - Prima Notte - Gioco
« Risposta #5 il: 2009-06-06 00:10:50 »
Cercando di ignorare la forma di Belili (o presa da Belili? Mi è apparsa anche in altre forme), la seguo nella foresta, sempre guardandomi attorno.

Mr. Mario

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« Risposta #6 il: 2009-06-06 01:04:38 »
Lo schiavo fuggiasco si rese presto conto che seguire le strane indicazioni della foresta rendeva il suo cammino molto più agevole, come se ci fosse un sentiero preparato per lui.

Il sentiero si fermò bruscamente davanti ad una parete di cespugli spinosi fittissimi. Al di là di questi cespugli c'era tuttavia una luce e si udivano delle voci.

- - -

Ti è apparsa in innumerevoli altre forme. A volte come animale, a volte come fruscio nel vento, a volte come sciame di insetti. Raramente in forma umana, ma sempre con la stessa voce. Era in forma umana la notte che baciò tua figlia, ma non era così provocante.

Belili condusse il re in una radure circondata da fitti cespugli spinosi. Una nuvola di lucciole formava una sfera a mezz'aria, esattamente al centro. Zah Eil ebbe un fremito. La radura assomigliava molto a quella in cui condusse sua figlia, allora in fasce, molti anni prima. Se Belili era invecchiata anche di un solo giorno, non lo dava certo a vedere. Il re invece cominciava a sentire il peso dei suoi anni.

"Zah Eil, mio signore e mio amico. Sono contenta che tu sia venuto. Che tu sia sempre venuto. Servirti, e mantenere così il nostro patto, non mi pesa. Siamo stati fedeli l'uno all'altra, non è così? E questo è più di ciò che molti uomini e donne hanno."

Così dicendo si distese a terra in modo seducente, su ciò che sembrava essere un morbido tappeto di foglie. I suoi occhi da civetta continuavano a studiarlo.

"Ti sei mai pentito di ciò che hai fatto?"
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Mauro

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« Risposta #7 il: 2009-06-06 17:59:51 »
Zah Eil guardò per un attimo la figura distesa davanti a lui, pensieroso. "Adar aveva bisogno di essere difeso e cosí è stato; senza quella difesa, i miei sudditi sarebbero schiavi. Ma mi sono sempre chiesto perché quel bacio avesse, per te, cosí tanta importanza".

Marco Costantini

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« Risposta #8 il: 2009-06-07 00:44:07 »
Kazef ovviamente cerca di acquattarsi per vedere a chi appartengono le voci ed ascoltare la conversazione.
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Mr. Mario

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« Risposta #9 il: 2009-06-08 14:21:32 »
"Tutto a tempo debito, re, tutto a tempo debito. Come ti dissi quel giorno, a te e a tua figlia non verrà mai alcun male da me. Qualunque cosa accada. Avevo, ed ho ancora, bisogno di questo legame. Anche la piccola Ari credo mi ringrazierà un giorno. Lo senti nell'aria? Ci sono cose che stanno per accadere. Viviamo in tempi interessanti. Tra non molto tutto sarà chiaro." disse con un sorriso guardando verso la luna. "Ho atteso molto a lungo i giorni che verranno.

Poi con una voce improvvisamente ancora più profonda e maliziosa "Ti unisci a me, Zah Eil di Adar?" sussurrò.

- - -

Al di là dei cespugli c'è un uomo di mezz'età, avvolto in ricche vesti, e, quando la donna pronuncia il suo nome, sai di avere già visto il suo volto tempo fa, su una moneta del regno di Adar.

Ma la donna bellissima non sai chi sia. Forse uno spirito dei boschi? Di questi boschi infestati?
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Mauro

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« Risposta #10 il: 2009-06-08 15:26:50 »
L'ambiguità tra "Ti unisci a me [ad attendere i/nei giorni che verranno]" e "Ti unisci a me [sessualmente]" è voluta? O è palesemente la seconda?

Mr. Mario

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« Risposta #11 il: 2009-06-08 15:30:55 »
La frase è ambigua solo quel tanto che basta ad essere negata nel caso che sia rifiutata. :)
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Marco Costantini

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« Risposta #12 il: 2009-06-08 17:15:09 »
Kazef vuole restare nascosto solo per sentire la risposta che darà Zah Eli.

Tra l'altro: non saremmo già in conflitto? O meglio, se Mauro vuole scoprire Kazef, a quel punto saremmo in conflitto, giusto?
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Mr. Mario

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« Risposta #13 il: 2009-06-08 22:28:54 »
Il mio maestro di questo gioco (Rafu) mi pare dicesse che siamo in un conflitto quando uno dice che succede qualcosa, o che fa qualcosa, e l'altro risponde "No, you fucking don't, asshole!" :)

Se Kazef vuole restare nascosto e Zah Eil vuole trovarlo ci può essere un problema. Ma sei sicuro che sareste voi ad essere in conflitto? Belili ha costruito questa radura per una ragione... >:)
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Mauro

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« Risposta #14 il: 2009-06-08 22:45:42 »
Zah Eil non potè fare a meno di soffermarsi sul corpo di Belili, restando per un attimo in silenzio, attratto da quella voce maliziosa; poi si impose di fermarsi, e disse: "Sempre, per proteggere Adar. Ma nulla piú di questo, ho già causato troppo dolore alla mia regina".

Citazione
[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]Se Kazef vuole restare nascosto e Zah Eil vuole trovarlo ci può essere un problema. Ma sei sicuro che sareste voi ad essere in conflitto? Belili ha costruito questa radura per una ragione

Zah Eil sicuramente vorrebbe sapere che c'è, visto che sta parlando con Belili, ma visto che entrando nella radura si stava ancora guardando intorno e non l'ha visto non ha motivi di pensare che c'è; e chiamare il Conflitto in questa situazione non mi ispira.

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