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13th Age

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imbrattabit:

--- Citazione da: il mietitore - 2013-05-30 20:06:43 ---Qua stiamo parlando di indie in che accezione? Perchè ormai si è fissata l'idea che "indie = forgita" o "indie = moderno". Ma non è così. Al più il movimento forgita si è posto domande sui benefici derivanti dall'essere indie, ma i legami tra i due concetti finiscono lì.

--- Termina citazione ---

L'articolo non lo chiarisce (il taglio editoriale mi suggerisce il concetto di indie=indipendente), si fa solo una mezione espicita nell'effermazione:


--- Citazione ---Ho giocato ad alcuni giochi indie molto fighi ed una delle cose migliori in molti di loro è l'attenzione sulla narrazione cinematografica. Questo non si traduce necessariamente in sistemi dalle regole leggere ma significa piuttosto che alcune meccaniche sono integrate nel gioco in modo da permettere ai giocatori di contribuire a raccontare la storia, piuttosto che lasciare tutto nelle mani del Game Master (GM.)

--- Termina citazione ---

Patrick:
ragazzi, l'articolo l'avete letto? :)

per me il senso della frase è: "Se creo un gioco 'indipendente',  lo creo per me, non per il mercato. Ergo, il gioco è cucito sulle mie esigenze, è creato secondo i miei gusti."  Forse eugenio vuol dire che anche quei giochi venivano ritagliati, adattati e cuciti sul gruppo... ^^

Moreno Roncucci:
Jonathan Tweet è informatissimo sui giochi forgiti, è stato uno dei primi a recensire e segnalare Sorcerer, e ne ha giocati parecchi (c'è un actual play di una campagna di Cani nella Vigna su The Forge giocata fra lui, l'autore di Magic the Gathering e l'ex padrone della Wizard of the Coast, tutti entusiasti del gioco)

A sua volta, la nuova copertina dell'edizione annotata di Sorcerer è un esplicito e dichiarato omaggio alla copertina di "Over the Edge", il gdr di Jonathan Tweet che lo ha ispirato.

(infatti mi irrita un po' che ogni volta di Jonathan Tweet dicono che "è l'autore di D&D3", che a causa di mille restrizioni e compromessi è per me il suo gdr peggiore, come designer si dovrebbe dire che è l'autore di Ars Magica, Over the Edge, etc....   anche il meccanismo d20 di D&D3 deriva dritto dal d10 di Ars Magica)

Tutta questa pappardella per chiarire che qualunque scelta di design di 13th Age sicuramente è consapevole, non è come con tanti "game designer" che conoscono D&D e poco altro.

D'altro canto, per gli stessi motivi Jonathan Tweet è uno degli autori più pagati e che ha più pubblico potenziale fra i giocatori di D&D, quindi è difficile che si alieni il suo pubblico oggi per fare qualcosa di completamente diverso. Infatti dalla descrizione vedo un gioco OGL con d20, tiri di iniziativa, attacchi di opportunità, etc.

Sono anni che in tanti cercano il Sarchiapone, il gioco "definitivo" che consentirà di giocare D&D... come se non fosse D&D.  C'è un notevole mercato per un gioco simile, come ha dimostrato Dungeon World, fra giocatori che vorrebbero qualcosa di nuovo nelle regole ma non concepiscono giocare altro che nani ed elfi (e ne conosco... storcono il naso persino se l'elfo non è esattamente identico a quello di D&D...), e giocatori di giochi indie che hanno tanta nostalgia di nani ed elfi...

Boh, è un sentimento che non condivido e fatico a capire, ma per chi lo condivide, fra Dungeon World e 13th Age e altri progetti dello stesso tipo dovrebbero finalmente essere contenti...

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Patrick - 2013-05-30 21:32:30 ---per me il senso della frase è: "Se creo un gioco 'indipendente',  lo creo per me, non per il mercato. Ergo, il gioco è cucito sulle mie esigenze, è creato secondo i miei gusti."  Forse eugenio vuol dire che anche quei giochi venivano ritagliati, adattati e cuciti sul gruppo... ^^

--- Termina citazione ---

Beh, sì, in questo senso ci siamo. Se sono libero dalla necessità (o dall'ossessione, o dalla convinzione) di dover vendere "sennò non sono degno", la creatività segue altre strade: lo so per esperienza diretta e personale (e delle persone che mi sono più care al mondo, alcune lavorano in settori dell'arte commerciale e mi confermano l'idea anche fuori dal game desssàin).


Also: grazie Moreno per l'inquadramento generale.

Breve OT: io un "pruritino fantasy da grattare" ce l'ho, per esempio. Dungeon World, per quelle due brevi demo che ho fatto, sembra essere "le parti fighissime di D&D estratte dal mare di regole e regolette a base di numeri, di turni, metri e mezzo, ecc." e quindi fa al caso mio.

giancarlo:
Per chi fosse interessato ho scritto una recensione della versione finale di 13th age

Parte 1 http://cronachedelgattosulfuoco.wordpress.com/2013/06/26/recensione-13th-age-prima-parte/

Parte 2 http://cronachedelgattosulfuoco.wordpress.com/2013/06/27/recensione-13th-age-seconda-parte/

Spero possa esservi utile.

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