Eccomi, finalmente ce l’ho fatta a scrivere

Premesso che MotW è un gioco bellissimo e mi sta piacendo molto, devo ammettere che secondo me presenta comunque delle problematiche che sorgono dall’impostazione e dalle esigenze della fiction. Ma vado con ordine, per rispondere a Matteo.
Problema del concetto di gruppo: vero vero vero. Non abbiamo definito un concetto che cementasse il gruppo, con tutte le conseguenze del caso. Questo fatto è dovuto secondo me principalmente alla scarsa confidenza che si aveva sia tra giocatori che tra keeper e giocatori. Tra di noi mi sembra di capire che solo Matteo e Trevor si conoscessero, tutti gli altri erano dei perfetti sconosciuti se non per dei post letti qua e là, e purtroppo, almeno da parte mia, la timidezza iniziale può essere il peggiore dei freni. In secondo luogo, la creazione stava davvero andando molto per le lunghe (causa 5 cacciatori in gioco) per cui probabilmente il keeper, ansioso, com’è giusto, di portare un po’ di azione sulle scene, non ha insistito su questo punto, né nessuno dei giocatori se n’è dato pensiero. Fin qui direi che non si tratta di errori di nessuno, semplicemente di contingenze particolari che a parer mio è ancora possibile correggere.
Problema della troppa gente all’inizio: anche qui concordo, eravamo troppi, d’altra parte se fossi stati ad un tavolo dal vivo invece che in hangout secondo me i tempi si sarebbero ridotti, come dice anche Trevor. Forse, se si vuole gestire un numero di giocatori così alto, la premessa deve essere una conoscenza di base del gioco da parte di tutti, in modo da accorciare i tempi di creazione schede. Con giocatori inesperti concordo con Matteo sul limite del numero di partecipanti.
Problema della morte di Cy: alla faccia quanto pestava quel mostro!

scherzi a parte, credo che fosse perfettamente equilibrato per il numero di cacciatori in gioco, e la morte di Cy secondo me è da attribuire sia al fatto che i cacciatori non fossero perfettamente coordinati strategicamente, sia ad una innegabile sfortuna con i dadi. Capisco il motivo per cui Elisa ha scelto di non spendere il secondo punto luck dello scontro e credo che questo abbia contribuito alla creazione di uno spirito di gruppo (fino a quel momento quasi inesistente), oltre che ad arricchire la personalità di Cy il “mostro riscattato”.
Il problema che evidenza Matteo, ovvero dell’apparente “forzatura” della morte di Cy, è secondo me principalmente una responsabilità del gioco: mentre in AW la fiction si concentra per la maggior sull’interazione tra PG, in MotW invece il focus è sul mostro e la minaccia che rappresenta. Mi sembra che MotW non spinga, a parte in creazione, ad esplorare o approfondire i rapporti tra cacciatori, questo aspetto è lasciato interamente in carico ai PG. Risultato: complice, secondo me, lo scarso affiatamento del gruppo dovuto ai motivi di cui sopra, le relazioni tra i PG appaiono superficiali, se non in certi casi quasi forzate. Per esempio, e parlo del mio PG perché è assolutamente mia responsabilità, da storia Alysha e Nina sono amiche di vecchia data, il loro legame è rafforzato dal segreto che condividono e dai pericoli che hanno affrontato insieme. Quante volte questo emerge in fiction? Certo, Alysha aiuta Nina ogni volta che si trova in pericolo, spesso salvandole la pelle, ma cosa fa poi Nina per dimostrare la sua gratitudine e il suo affetto? Difficilmente in fiction mi ritrovo a ritagliarmi il tempo per approfondire il tema dei legami, che in un gruppo di cacciatori che salvano il mondo ogni giorno dovrebbe essere il prerequisito fondamentale. Paradossalmente, invece, con il secondo personaggio di Elisa, Saxa la guerriera germanica, Nina ha interagito di più. Forse per il fatto che è stata introdotta quando ormai il ghiaccio tra giocatori era rotto, Nina si è trovata più spesso ad manifestare il suo legame con Saxa che non con la sua amica del liceo Alysha… Ora a questo punto il dubbio è: sono io che non ho giocato “a dovere”, o è proprio l’impostazione del gioco che non spinge sufficientemente a fare questo? Paragonato a DW, per esempio, dove i bond sono sì definiti in creazione, ma possono evolversi e cambiare, qui mi pare che manchi una meccanica del genere… Aspetto vostri pareri su questo punto.
Problema dei danni: Matteo, sì è vero ci siamo dimenticati, ma finora gli scontri sono stati sempre interessanti e “challenging”, non mi sembra che per questa piccola imprecisione il gioco ne abbia risentito

anzi, già così ne abbiamo perso uno per strada…
Problema delle mappe: beh di sicuro le mappe aggiungono una componente visiva che a volte aiuta, ma finora hai sempre supportato questo aspetto passandoci foto dei luoghi in cui si svolgeva l’azione… trovo molto evocativo questo metodo, così come la tua scelta delle location, che sono tutte particolari e uniche nel loro genere!
Quindi in conclusione non penso che Matteo abbia fatto degli errori, ma che siano state le contingenze e le meccaniche a spingerci in una direzione piuttosto che in un’altra.
Propositi per il futuro: dimostrare di più ai miei compagni quanto Nina ci tenga a loro! E rafforzare lo spirito di squadra, che in questo gioco è davvero fondamentale.