Una luna piena splendeva sul cielo di Baxter, piccola cittadina nel nord-est americano. Non lontanissima da Boston, era una delle tante cittadine americane, nè troppo grandi, nè troppo piccole.
Le casette a schiera disposte ordinatamente lungo le vie secondarie erano ben visibili sotto la luce lunare.
La stessa luce che illuminava uno squallido parcheggio ai limiti della città, in cui erano parcheggiati due o tre camion.
Dentro uno in particolare una ragazza, bella in altre circostanze, con i suoi lunghi capelli biondi, aveva lo sguardo terrorizzato e nel contempo perplesso.
""Che cazzo era, quello!?" disse guardando l'altra donna presente.
Una mora, dal corpo piacente e abbastanza voluttuoso, ma che in quel momento stava riprendendo coscienza del mondo intorno a se. Intorno a loro i segni di una devastazione sovraumana.
E quattro corpi di uomini, una volta vivi.
Parecchi isolati più in là, la stessa luce filtrava dalle finestre di un discreto appartamento della città. Dentro solo la luce di una lampata da tavolo, che illuminava un pc spento e un sacco di carte ancora in disordine.
Un uomo alla finestra osservava la luna piena, pensoso. Capelli lunghi biondi, occhiali leggeri e ben scelti. Questa tranquillità fu rotta dallo squillo del telefono. L'uomo di girò non sorpreso. "Vigilare sempre, la lotta è continua" era il loro motto in fondo.
E la stessa luna era guardata da un ragazzo muscoloso e ben piazzato, completamente fuori posto per dove si trovava. "Posto del cazzo" disse pensoso. Ma aveva bisogno di quella roba, e il suo solito fornitore gli aveva dato appuntamento lì. Guardò i tre camion parcheggiati in lontananza perplesso. Gli era parso di aver sentito un casino assolutamente fuori posto da quello che gli sfuggiva alla vista, parcheggiato dietro gli altri.
Quella luna piena illuminava una notte come un'altra, a Baxter. O forse no. Forse era l'inizio di qualche storia da raccontare.