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Equilibrio nella scelta del sesso dei personaggi

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Marco Andreetto:
Rispondo velocemente e in maniera parziale (nel senso che la risposta richiederebbe un'analisi più ampia.) ma purtroppo tempo e mezzi sono quelli che sono.

A me capita spesso di fare attenzione alla "equa" distribuzione dei sessi al tavolo soprattutto nei giochi in cui so che i rapporti sociali saranno importanti. Penso sia per dare una maggiore varietà di tipi di rapporti.
Alcuni esempi possono essere:
Aips, Cani, ma soprattutto i "powered by apocalypse".

Questo sia dal lato "master" che dal lato giocatore.

Il gioco che mi ha fatto pensare a questa cosa e dal quale è nata questa mia attenzione è sicuramente Cuori di Mostro.

Patrick:
Io ci faccio caso quando creo i personaggi, ma non tanto per una questione di politically correct, quanto per una questione di varietà. Quando gioco a qualcosa solitamente sono l'ultimo a farsi un'idea del personaggio, perchè spesso lo scelgo in base a cosa hanno scelto gli altri: se sono tutti uomini, probabilmente gioco una donna. Se in kagematsu gli altri hanno tutte donne con un'alta Innocenza, io vado di Fascino. Se i pg sono tutti giovani, io faccio un pg più maturo.

Nella mia scorsa campagna di AW si è cerata una situazione particolare a tal proposito: eravamo due giocatori e due giocatrici. Gli altri tre hanno tutti fatto personaggi femminili. Così mi sono detto: dai, faccio la donna anche io...ehi! e se nella campagna tutti i pg fossero donne? E così è stato... ^^

Simone Micucci:

--- Citazione da: Giorgia - 2013-03-18 10:30:56 ---Io gioco di preferenza PG maschili, ma il 3d parla di equilibrio nel party e dato che io non ho mai tenuto d'occhio questa variabile non credo di poter rispondere alla tua domanda, ero curiosa di sapere le esperienze altrui per provare a capire i miglioramenti che  produce all'interno del gioco.

--- Termina citazione ---

Solo nel party? O anche nel cast in genere?

NB: per party intendo di solito un gruppo di personaggi che formano una squadra (più o meno ufficialmente) che persegue gli stessi obiettivi. Tipo il party di d&d, oppure la Coterie di Vampiri oppure il Branco di Lupi Mannari oppure la Mercz di FreeMarket oppure il gruppo di Cani nella Vigna ecc ecc ecc.

Non è detto che tutti i giochi abbiano (o incentivino) il concetto di party.


Ops scusa, mi accorgo ora che siamo in chiacchiera e quindi probabilmente non vuoi esempi concreti, ma solo il mio parere spoglio, quindi eccolo:

"una volta non ci facevo caso. Poi di recente ho cominciato a farci caso. All'incirca da poco prima che venisse pubblicato Gioventù Bruciata in italia. Non è un'esigenza fisica, e non muoio se tutti i personaggi in gioco sono maschi. Non mi metto neanche a piangere e magari non lo faccio neanche presente. Ma se il gioco non specifica altrimenti avere un cast vario a livello di genere mi migliora l'esperienza".

Mr. Mario:
Gioventù Bruciata usa un'espressione indimenticabile, dice di stare attenti che il cast non diventi "la fiera della salsiccia pallida". :D

Giorgia:
@Simone Micucci: intendevo cast in generale   :)

Se ti va di mettere anche esempi di come un equilibrio dei sessi tra il cast influenzi positivamente la giocata io li leggo volentieri :) 

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