Ciao,
questa mattina ho avuto come una specie di illuminazione... ecco come ho pensato si potrebbe svolgere il gioco, questi sono da considerarsi solo degli appunti:
Ambientazione:
Ci trovammo seduti attorno ad un tavolo, in un ambiente sereno, silenzioso. Uno spesso panno viola lo ricopriva e al centro c'eraun mazzo di carte dei tarocchi, a faccia coperta. Guardandoci l'un l'altro ci accorgemmo con sorpresa di non conoscerci e a dire il vero non si ricordavamo nemmeno chi noi stessi eravamo.
Non ci si conosce nel presente.Uno dei comensali prese una carta a se, pose una domanda e rivelò la carta. Tutti notammo la somiglianza tra la carta e la persona che andava al di la del suo aspetto fisico e del suo viso e ci parve di capire che con quella carta la persona volesse dire "io" e che si accingeva a raccontare la sua storia.
Non so se ho fatto bene a usare un tempo verbale passato... forse sarebbe meglio un tempo presente visto che il gioco si svolge nel presente... ma così mi sembrava più evocativo.
Qui di seguito ho riportato un schemino che dovrebbe semplificare come ho pensato la meccanica di gioco.
Il primo giocatore, il
Consultante, pesca una carta (le carte potrebbero essere sparpagliate sul tavolo o raccolte in un mazzo...) e nel farlo pone una domanda, senza aver visto la figura.
A questo punto gli altri giocatori, i
Lettori, faranno delle domande guida innerenti la carta estratta. Le domande e risposte dovrebbero essere sullo stile di Penny: domande chiuse riguardo il presente alle quali il Consultante deve rispondere con la frase "Sì" seguita da da un dettaglio mancante. Es:
Domanda C: Quando tornero a casa?
si estrae La Papessa (figgura femminile, materna, bla bla...)
Domanda L1: E da tanto che non vedi tua madre?
Risosta C: Si, e lei forse è triste.
...e così via! una domanda e la risposta che aggiunge un particolare indispensabile per descrivere ed iniziare nel migliore dei modi accettando in maniera propositiva lo spunto dei Lettori.
La carta verrà posta a sinistra del Consultante e rappresenterà lo stato attuale, l'inizio.
A questa carta seguiranno altre carte disposte nella parte superiore ed inferiore e a destra... e rapresenteranno nell'ordine, le forze superiori che regolano l'azione; l'amniente, l'esterno, che influisce sulla sittuazione attuale e il risultato finale.
Il gioco prosegue quindi con il Consultante che estrae una carta, la dispone sul tavolo e la interpreta. Si, è il Consultante ad interpretarla, ma i Lettori possono intervenire.
Gli interventi ho pensato potrebbero esere di tipo
additivo e/o
commutativo , e cioè con frasi rituali del tipo
Oppure e
ed Inoltre. Con "Oppure" il lettore propone un altrenativa, pesca una carta a caso, la pone girata di lato su di un altra carta, già presente sul tavolo, e la interpreta modificando la carta precedente. Con "ed Inoltre" il lettore prende una carta a caso e la appoggia adiacente ad una carta che si sta leggendo e l'interpretazione aggiunge informazioni.
Quando questi interventi sono possibili ?
"Oppure" potrebbe essere un escamotage del Consultante per farsi aiutare nella narrazione, ma anche un intervento diretto da parte dei Lettori, come succede in Penny qualora l'azione narrata sia rilevante e di primaria importanza nello svolgimento della narrazione.
"ed Inoltre" potrebbe essere giocato arbitrariamente dai lettori qualora volessero porre ulteriore legna al fuoco...
Ecco uno schema:
FileEDIT:
Non so se il grafico qui sopra sia chiaro... rappresenta la disposizione delle carte sul tavolo, le freccie giallineindicano l'andamento temporale da destra a sinistra, passato e futuro, e la scansione di lettura delle carte da quelle che agiscono nel passato, alle carte che influiscono il presente, a quelle che tendono al futuro.
Le freccie rosse] indicano interazione tra le carte.
Le carte azzurro scuro sono quelle giocate dal Consultante, mentre quelle azzurrine sono esempi di come possono essere giocati gli interventi dei Lettori...