Alessandro:
quindi il personaggio di Ernesto, che non aveva vizi, era inattaccabile?
Fratello Samson è un ragazzone ottimista e alla mano. Nonostante la giovane età, sa che le persone non sono perfette, ma crede che tutte siano fondamentalmente buone e abbiano solo bisogno di una mano, a volte. È un buon cavallerizzo e un ottimo tiratore, ma non si è mai trovato nella situazione di dover affrontare fisicamente un essere umano.
Concept dovrebbe essere quello di un ragazzo di campagna, il figlio maggiore con svariati fratellini e sorelline, un giovane allevatore orfano di padre, che vorrebbe occuparsi della famiglia ma è stato mandato a fare il cane.
Nel suo ramo le cose vanno abbastanza bene, ha fiducia nell'istituzione della fede e nel re della vita, anche se non capisce perché il sovrintendente lo abbia scelto per diventare un cane, proprio lui che non ha mai voluto esserlo e che è l'unico che può occuparsi della propria famiglia. Vede la questione dell'essere un cane un contrattempo da terminare al più presto per poter tornare da sua madre e dai suoi fratelli.
Il primo è il Cane di Ernesto. Tanto sconvolto da quello che aveva fatto il padre di Sarah da estrarre la pistola davanti ai suoi figli (e ha descritto mentre gli tremavano le mani...ha fatto notare chiaramente quanto quello sparare era dettato dall'orrore e dal disgusto, non dalla determinazione o dalla fede...non ha difeso il signore...non ha difeso Sarah...).
Il secondo è un mio personaggio di qualche anno fa.
Ti assicuro che sia il mio personaggio che quello di Ernesto sono stati pesantemente colpiti dalle città affrontate. Pesantemente perchè dopo una singola città già il personaggio non guarda più alla Fede come faceva prima.
In quella città io mi sono beccato una pallottola per difendere lo Stregone. Quel personaggio che voleva tornare a casa, in quel momento ha deciso di rischiare la sua vita (e di lasciare magari la sua famiglia senza nessuno) per un peccatore. Chiaramente una fede incrollabile e delle motivazioni prevedibili.
Chiaramente quelli miei e di Ernesto sono personaggi inattaccabili, con un fede incrollabile e con poco da dire in un gioco come CnV, vero?
Mentre il tuo personaggio, con il suo carico da 11 (un assassino involontario in fuga dalla forca) era chiaramente più attaccabile? Con altri riferimenti forse. Forse facendo leva sul fatto che di nuovo ti trovavi in una rissa con uno più grosso di te. Che di nuovo l'unico modo che hai trovato per difenderti oggettivamente è stato estrarre un'arma (solo che stavolta un colpo lo hai preso anche tu...cadendo a terra pochi istanti dopo).
Che è tuo gusto personale fare personaggi fuori dall'ordinaria amministrazione è un discorso.
Che inserire elementi discordanti sia una tua tecnica per dare al tuo personaggio delle variazioni impreviste è un altro discorso (come un mago che non vuole usare incantesimi in d&d, o magari un vampiro che vuole continuare semplicemente a fare il lavoro che faceva da mortale in VtM, ad esempio).
Ma che questo renda automaticamente i personaggi "straight" più "interessanti" da giocare...posso assicurarti che cozza pesantemente con la mia esperienza degli ultimi 8 anni di gioco (da quando ho cominciato a fare il Narratore a Vampiri, per intenderci)