Li ho visti anche io.
Tra i miei giocatori nelle varie prime partite che ho fatto ho avuto assassini, ladri, atei, infedeli, semiposseduti, inquisitori folli, gente dal cuore freddo e dagli occhi di ghiaccio.
Ci stavo ragionando qualche giorno fa. Credo nasca dall'incapacità che hanno alcune persone di immaginare di divertirsi "giocando un'idea dritta".
Per giocare un'idea dritta intendo più o meno quello che su TvTropes si intende "playing trope straight"
http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/PlayingWithATropeCioè se il gioco prevede che i personaggi sono dei fedeli di una religione che sono nati e cresciuti in un particolare Ramo e che, salvo rare eccezioni, difficilmente conoscono la violenza (quella vera), allora il giocatore, giocandolo straight, farà un fedele della religione, nato e cresciuto in un ramo normale. Comunità Solida, Passato Equilibrato e Passato Significativo sono perfetti per questo. E anche il Travagliato va bene (significa che sei cresciuto superando avversità. Quindi magari in una situazione abbastanza normale, ma nel tuo caso specifico difficile).
E anche qui va dalle interpretazioni. Se io voglio giocare un orfano cresciuto da tutta la sua comunità senza poter chiamare davvero nessuno "papà" o "mamma" posso caratterizzarlo tranquillamente come un Passato Travagliato o come un Comunità Solida (o anche come un Significativo, se lui ha imparato a fare bene determinate cose). È tutta una questione di come i giocatori voglio "giocarsi il trope".
Però alcuni sentono il bisogno di "farlo strano".
E quindi partono con definizioni al limite. L'ho fatto anche io. Col senno del poi è stato uno dei personaggi che mi è piaciuto di meno giocare.
E quei personaggi, quelli normali, cresciuti in un ambiente normale, sono tra quelli che ho visto di meno al tavolo. E raramente i giocatori di quei personaggi hanno voluto continuare (cause varie, dubito che fosse per colpa del loro personaggio).
E allo stesso modo ho da poco iniziato a creare i personaggi per l'etruscon, e Alessandro (Zaidar) era partito esattamente con quel concetto (poi mitigato un pò). Ernesto e Andrea invece hanno creato due personaggi in linea con la fede, anche se giocano su alcuni altri aspetti (come il personaggio di Andrea che gioca sul concetto di ricchezza).
Però ti confermo che anche per me è la norma che se qualcuno presenta un gioco dicendo che "giochiamo dei monaci zen pacifisti che ripudiano la violenza" allora un qualche originalone se ne salta su con "io prima di esserlo ho compiuto un massacro cosmico. Sono stato il più grande assassino del pianeta e ho aderito all'ordine per far sparire la mia follia omicida, che sembra essersi attenuata...sembra..."
i gusti son gusti, d'altronde.
PS: due parole sul "fumare sigari è peccato". La mondanità è peccato. Cosa significa mondanità dipende dai gruppi. Il GM definisce molto i limiti del peccato durante la creazione delle Città (che è segreta ai giocatori...non è che a un certo punto il GM salta in piedi e dice "lo avete scoperto! Il peccato è che si faceva un sigaro ogni tanto!).
Ci si aspetta che un fedele porti avanti una vita modesta e moderata. Bere un goccio di amaro come digestivo difficilmente sarà considerato un peccato nelle mie città (parlo di me come GM). Prendersi una tolla un giorno si e uno no è un'altro discorso. L'alcool non è illegale, bere normalmente, come normale modo di affrontare la giornata è un'altra storia.
Ci si aspetta dagli anziani che non fumino troppo (perché hanno tanto tempo libero, e magari rischiano di esagerare con atteggiamenti mondani). Ma di base non è che se qualcuno si accende la pipa ogni tanto davanti al fuoco mentre chiacchiera col figlio allora il Padreterno lo fa fulminare dai demoni.
In mondanità è incluso anche il vestire. E una collana non è necessariamente peccato. Ma può esserne il simbolo. Se una bella ragazza si fa vedere vestita un pò elegante (magari perché sta venendo a trovarla il suo fidanzato che lei non vede da un anno) non è necessariamente mondanità. Voler portare gioielli per dimostrare che "io si che ho buon gusto, non come quella pezzente di Elisabeth" è già un'altra cosa.
Ma queste sono sfumature. Dipende da GM a GM e dipendono da gruppo a gruppo.
Esattamente come ci sono giocatori che riescono a giocare personaggi interessanti e normali, e giocatori che confondono la banalità, la normalità, l'originalità e l'esagerazione.