[Penny]Consigli per fermare/impedire la deriva verso la farsa

[Giorgia]

Qualche settimana fa sono riuscita a provare "Un penny per i miei pensieri".
Premetto che era da tempo che aspettavo l'occasione giusta per giocarlo dato che la lettura del manuale mi aveva colpito. La sera decisiva speravo fossero presenti dei giocatori di ruolo conosciuti e fidati, invece ci siamo trovati in tre e abbiamo arruolato due ragazzi non giocatori.
I problemi sono sorti già al primo ricordo, nella fase delle domande, una delle guide ha chiesto "Avevi già scoperto che tua moglie era un uomo?"  (in un contesto in cui non c'entrava niente ed era chiaro che veniva detto giusto per far casino al giocatore e perche' lo trovava buffo)
 da lì in avanti la storia è degenerata.
Probabilmente abbiamo fatto l'errore di non specificare MOLTO chiaramente che non volevamo creare una storia farsesca, ma a parte questo, avete consigli su come gestire situazioni simili?

[Antonio Caciolli]

io prima di ogni gioco e soprattutto in penny stabilisco che si possa vetare qualche cosa ... stabilisco che è necessario accettare i suggerimenti degli altri e dire Sì alle domande ma che se uno vede cose che per lui sono insostenibili non le deve accettare per forza (di solito per evitare le cose troppo forti e drammatiche per il giocatore ... non per il PG!)


un modo soft è usare la risposta per specificare il tono, ma secondo me conviene fermarsi e parlarne altrimenti ha poco senso


meno che Montsegur ma anche penny ha bisogno di molta uniformità di intenti nel gruppo. tutti devono voler tirare il carro verso una direzione comune (in termini di atmosfere e non di storia) altrimenti nn lo giochi

[Giulia Cursi]

Penny ha questo problema, la lista con scritto ciò che è normale e cosa no semplicemente ti dice di parlare di cose che esistono realmente.

Se l'accordo nel gruppo non è forte ci si ritrova facilmente a finire nel demenziale appena uno fa una domanda come quella.

Io ho giocato una partita così:

AP

Pesco il primo biglietto, un ricordo FELICE... lego: Mitragliatore AK 47.

Da lì c'è stato di tutto. A parte decidere prima cosa non si vuole assolutamente, non conosco altri modi per evitarlo.

[Patrick]

conosco il problema...

le mie soluzioni sono due: il primo è ancorarsi al foglio di fatti e certezze, che quanto meno esclude di far arrivare alieni, superpoteri eccetera. Il secondo è di chiarire prima della partita di non cercare il ridicolo o il sensazionale: Penny è un gioco che crea storie molto intense seppur trattino di persone ed eventi estremamente normali (e anche quì il foglio di fatti e certezze lo specifica).

Un'altra cosa che si può fare con le domande guida è usare il dettaglio aggiunto per smorzare/rimettere nei binari la situazione: "Avevi già scoperto che tua moglie era un uomo?" "Sì, ed era il motivo per cui ci eravamo lasciati" (così esclude l'elemento bizzarro dal ricordo); oppure "Sì, e mi disse che gli dispiaceva profondamente di avermelo tenuto nascosto, e che si vergognava della sua situazione." (la situazione assume toni più "normali", "seri"); o ancora "Sì, ma io l'amavo per la persona che era, non per cosa aveva tra le gambe."

Però sì, nella mia esperienza è un problema a cui il gioco mi pare non dia soluzione, bisogna risolverlo/chiarirlo tra giocatori.


(ovviamente crosspost con il mondo)

[Giorgia]

E' che non avendo specificato bene prima il tono della partita e non conoscendo bene i due giocatori aggiunti mi sembrava un po' di "barare" o comunque cambiare le carte in tavola per cui non sono intervenuta in tempo (e me ne sono pentita).

[Moreno Roncucci]

Io ho un consiglio, che io stesso non seguo mai (e poi me ne pento): fermare il gioco e parlarne.

Non lo seguo mai perchè ho ancora certi condizionamenti (sempre più deboli per fortuna) sul fatto che come facilitatore dovrei cercare di far divertire tutti, che non bisogna fermare il gioco, etc.

E invece no.  Di fronte a cose come quella bisognerebbe fermare il gioco e parlarne. Nella peggiore delle ipotesi si manda in vacca tutto prima, senza soffrire inutilmente per ore, ma se capita una cosa simile è la prova che proprio era meglio non giocare insieme. Altrimenti si può ancora salvare la partita ((se non si parla invece sarà un disastro inevitabile)

[edit: crosspost con Patrick e Giorgia]

[Giorgia]

Grazie dei suggerimenti, io stavo meditando anche il rimedio "non giocare a determinati tipi di giochi con persone che hanno certe tendenze" ma forse è eccessivo.

[Giulia Cursi]

Quello è un problema se di solito ti ritrovi a giocare con sconosciuti, non sai mai che gusti hanno.

[Mauro]

Di base, gioca con persone che vogliano davvero giocare quel gioco, e se ci sono problemi (come già detto) ferma il gioco e parlane. Inoltre, agisci tu stessa per prima: fanno una battuta, non ridere, non rispondere. Iniziano una deriva ridicola, sta' zitta e guardali in attesa che finiscano. Prova a leggere questo articolo sul cambiare la propria micro-cultura, potrebbe esserti utile.

[Patrick]

specifico, perchè forse dal tono della mia risposta potrebbe sembrare diversamente, che -sempre secondo la mia esperienza- questo problema è normale, succede che i giocatori tendano a voler sdrammatizzare, e che interrompere la giocata e parlarne (o mettere avanti le mani prima) NON è un male (e infatti io solitamente lo faccio con Penny).
E che tipicamente nelle giocate che ho fatto io gli altri giocatori una volta chiarita la questione la accettano senza problemi, e il gioco migliora di conseguenza ^^

[judge]

A me la deriva farsesca è capitata con Fiasco e in modo molto più forte nell'unica partita che ho fatto a Un Penny per i Miei Pensieri.

Sono andato a casa con un male agli addominali pazzesco dal tanto che avevo riso. O meglio, avevamo riso. Tutti, però, parevano fare nello stesso modo e abbiamo preso in ridere alcune situazioni assolutamente strane che però parlavano di tematiche molto serie: necrofilia, incesto/pedofilia, uso di droghe e carcere.

Tengo a sottolineare nuovamente che però tutti eravamo sulla stessa lunghezza d'onda scherzosa.

Arrivato a casa mi sono detto che però questo gioco lo avrei voluto riprovare, con un'atmosfera decisamente più seria.
Ed è per questo che l'ho acquistato (anche se non mi è ancora arrivato) e non vedo l'ora di provarlo.

Il fatto che andassero messi dei paletti in questo gioco mi è parso evidente alla fine quando ho pensato che solo un giocatore aveva letto il manuale e mi sono seriamente interrogato sul fatto che non esistessero "reti di sicurezza anti-farsesche".
Mi pareva quasi un'enorme falla di design che non poteva non essere saltata fuori in fase di playtest.

[Giorgia]

@Patrick: Quindi secondo te la deriva verso la farsa è un andamento "naturale"?
Io mi sto chiedendo per quale motivo sia così frequente... mumble mumble... 

[Mattia Bulgarelli]

Prova a leggere questo articolo sul cambiare la propria micro-cultura, potrebbe esserti utile.

Tradotto da me in italiano qui su GcG, se preferisci ^_^ :
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=7434.0

Quello è un problema se di solito ti ritrovi a giocare con sconosciuti, non sai mai che gusti hanno.

Ma, dall'altra parte, uno che gioca con te per la prima volta potrebbe avere un minimo di tatto e di riguardo extra (a me è capitato) invece di puntare a "mandare in vacca perché sa che può".

[Giorgia]

Prova a leggere questo articolo sul cambiare la propria micro-cultura, potrebbe esserti utile.

Tradotto da me in italiano qui su GcG, se preferisci ^_^ :
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=7434.0

Grazie dei link, anche se l'articolo IMHO tratta di situazioni più "pesanti"

[Giulia Cursi]

No Giorgia, se tutti sono concordi nel seguire il feeling del gioco, che è serio e parla di persone che cercano di ricordare il loro passato... beh il gioco non finisce in farsa.