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[Penny]Consigli per fermare/impedire la deriva verso la farsa

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Giorgia:
Nel caso in questione nessuna delle due cause era presente, immagino sia stato solo un malinteso... poi io non ho trovato la giocata particolarmente divertente (ma anche per aspettative diverse) gli altri 3 si sono divertiti.

Mr. Mario:
Oltre agli ottimi consigli giunti finora, aggiungo una cosa di cui mi premuro quando facilito questo gioco. Gli elementi che uno ha a disposizione sono due, il foglio delle rassicurazioni e il questionario. Il gioco funziona quando si rimane abbarbicati a entrambi.

In particolare, quando il questionario chiede un ricordo piacevole, deve essere piacevole, non piacevole nonostante tutte le cose più strampalate che mi vengono in mente, e strigatela tu a trovarci dentro qualcosa di piacevole.

Cerco anche di curare bene l'atmosfera, e di rimarcare il fatto che in questo gioco niente è una competizione. I giocatori sono sempre alleati e mai avversari, e il loro compito è di aiutare la persona che hanno di fronte e non di ostacolarla.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Giorgia - 2013-02-11 11:48:29 ---Grazie dei link, anche se l'articolo IMHO tratta di situazioni più "pesanti"

--- Termina citazione ---
Proprio per questo, a maggior ragione, funzionerà su questioni MENO pesanti. ^_^

Serenello:

--- Citazione da: Giorgia - 2013-02-11 09:05:32 ---Qualche settimana fa sono riuscita a provare "Un penny per i miei pensieri".
Premetto che era da tempo che aspettavo l'occasione giusta per giocarlo dato che la lettura del manuale mi aveva colpito. La sera decisiva speravo fossero presenti dei giocatori di ruolo conosciuti e fidati, invece ci siamo trovati in tre e abbiamo arruolato due ragazzi non giocatori.
I problemi sono sorti già al primo ricordo, nella fase delle domande, una delle guide ha chiesto "Avevi già scoperto che tua moglie era un uomo?"  (in un contesto in cui non c'entrava niente ed era chiaro che veniva detto giusto per far casino al giocatore e perche' lo trovava buffo)
 da lì in avanti la storia è degenerata.
Probabilmente abbiamo fatto l'errore di non specificare MOLTO chiaramente che non volevamo creare una storia farsesca, ma a parte questo, avete consigli su come gestire situazioni simili?

--- Termina citazione ---

Di solito questo succede perchè i giocatori al tavolo non hanno capito o si dimenticano che stanno interpretando un malato di amensia in una stanza di ospedale.
Quella parte serve appunto a dare il tono al gioco.

Se sei li, in ospedale, senza memoria, e recuperare o meno la tua memoria dipende dall'aiuto che ti potrebbero dare gli altri, diresti una cavolata senza senso (tipo quella della moglie-uomo) sapendo che 10 minuti dopo le parti sono invertite, e la persona a cui hai distrutto la memoria inserendoci un elemento estraneo "perchè fa ridere" potrebbe rifarsi su di te?

Ovvio che non a tutti interessa questo.
Cioè, ho visto un sacco di persone sedersi al tavolo senza la voglia di giocare a Penny ma solo per dire cavolate, mangiare salatini e bere cocacola, come se fosse la solita sessione di D&D (o nel caso di non giocatori, come se fossero davanti alla TV il mercoledì di coppa).

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