Gente Che Gioca > Dilemma

Era Torino sul lago

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Manuela Soriani:
Mauro, mi hai commossa!
^_^

Io non avrei saputo riassumere meglio!
XD

Moreno Roncucci:
Chiarisco una cosa: nel seguito di questo post elencherò una serie di cose che non sapevo quando ho giocato. Questo non significa che Giulia non le abbia dette! Specie nella prima serata avevo una connessione infame (tanto che l'abbiamo interrotta presto, appena creati i personaggi e fatta la scena della larva), e l'audio andava e veniva. In seguito nel gioco ho fatto domande varie a Giulia, ma essendomi perso parte della spiegazione iniziale, forse non ho fatto le domande giuste.

Quindi il tema del mio intervento (questo e il precedente) non è il commentare com'è attualmente il gioco o come l'ha gestito Giulia, quanto il parlare della MIA giocata, com'è stata dal mio punto di vista e il perchè di certe scelte e problemi che ho avuto.

Premesso questo:



--- Citazione da: Mauro - 2013-01-25 22:51:38 ---
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2013-01-25 21:59:57 ---Devo dire che, come ha detto Giulia, ho trovato molte difficoltà all'inizio. (anche adesso, ma all'inizio di più). Mi sono trovato in scena senza sapere chi ero, cosa potevo fare o no, e che diavolo ci facevo lì.

Prima scena, della Larva. OK, allora sono una specie di spettro semievanescente da seduta spiritica? No. Sono quello che voglio. Dove voglio. Con chi voglio. Cosa posso fare? Non ne ho idea. Le mosse sulla scheda non danno nessuna indicazione. Che ci faccio lì? Non ne ho idea. Sono un (qualcosa) che viene da (un posto) con (poteri ignoti) e (obiettivi sconosciuti)
--- Termina citazione ---
È interessante, perché io non ho avuto questi problemi: sapevo di essere un essere sovrannaturale fuori dal tempo,
--- Termina citazione ---

Questo lo sapevo (a parte il "fuori dal tempo") ma "essere sovrannaturale" non dice molto...


--- Citazione --- e che qualunque cosa avessi detto alle Chiavi, nella scena della Larva, sarebbe stata creduta, influenzando pesantemente la sua vita.
--- Termina citazione ---

Questo non lo sapevo.

In quella scena fra l'altro non avevo capito che era la prima volta che mi vedeva.


--- Citazione ---Questo essere sovrannaturale ha delle caratteristiche che non devono influenzare la mia giocata, perché sarà la mia giocata a definirle (in altri termini: lo gioco liberamente e da come gioco il Patrono mi assegnerà un colore; quindi, non devo chiedermi che caratteristiche ho e giocare di conseguenza, perché tali caratteristiche deriveranno proprio dalla - e saranno rispecchiate nella - giocata libera che farò)

In pratica, il Patrono vede come giochi, e ti dà un colore perché in quella scena hai già giocato quel colore, anche se (magari) non lo sapevi.
--- Termina citazione ---

Questo lo sapevo ma non è che aiuti molto: se non sai cosa sei, cosa fai, cosa puoi fare e perché, dire "e quello che stai per dire è molto importane" non diminuisce il panico da foglio bianco....

Specifico anche un altra cosa: di Dilemma non sapevo, di proposito, nulla.  Di solito non seguo i thread sui giochi in playtest (tutta questa sezione, quindi). Avevo letto actual play entusiasti nella sezione gioco concreto e volevo giocarci, ma per evitare di confondermi con regole o meccaniche di versioni precedenti, non ne ho letto nulla e ho iniziato anche a saltare gli actual play quando hanno iniziato ad andare più nei dettagli (questa scelta è quella standard che faccio in genere nei giochi in playtest - anche perchè altrimenti che razza di playtest fai? un playtest orbo? Dato dalle lettura del manuale... e di 50 thread nel forum?)


--- Citazione ---Gli obietti a me erano chiarissimi: le Chiavi ti hanno attirato per qualche motivo, ora le avvicini per conoscerle, per capire perché brillano così tanto (se brillano così tanto, magari si scopre di essersi sbagliati); magari cercherai di aiutarle. Forse alla fine lo capirai e ti fermerai con loro, forse no e tornerai nel flusso del tempo.
--- Termina citazione ---

Non avevo capito che erano persone in qualche maniera particolari e che mi avessero "attirato", non avevo capito che ero "appena arrivato" (per quello che ne sapevo li seguivo dalla nascita), non sapevo che lo scopo fosse aiutarle, (ma lo è? Le prima due sessioni non avevo idea del perchè il mio personaggio fosse lì, poi un post che ci ha passato Giulia prima della terza sessione chiariva che eravamo lì per aiutarli. Ora tu dici che "magari cercherò di aiutarle"...  sono incongruenze di draft diversi o la cosa non è poi così chiara?

Moreno Roncucci:
Stessa premessa di prima.


--- Citazione da: Mattia Bulgarelli - 2013-01-27 16:04:02 ---
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2013-01-25 21:59:57 ---Devo dire che, come ha detto Giulia, ho trovato molte difficoltà all'inizio. (anche adesso, ma all'inizio di più). Mi sono trovato in scena senza sapere chi ero, cosa potevo fare o no, e che diavolo ci facevo lì.

Prima scena, della Larva. OK, allora sono una specie di spettro semievanescente da seduta spiritica? No. Sono quello che voglio. Dove voglio. Con chi voglio. Cosa posso fare? Non ne ho idea. Le mosse sulla scheda non danno nessuna indicazione. Che ci faccio lì? Non ne ho idea. Sono un (qualcosa) che viene da (un posto) con (poteri ignoti) e (obiettivi sconosciuti)
--- Termina citazione ---

In parte ti ha già risposto Mauro.
E in parte queste cose sono già scritte nel manuale (che, appunto, non avevate, e non possiamo pretendere che Giulia dopo due partite e senza appunti ricordasse tutto, no? ^^; ).
--- Termina citazione ---

Come ho scritto nella premessa, non so nemmeno se Giulia l'abbia spiegato o no, perdevo l'audio in continuazione...


--- Citazione ---Le Larvæ non sono "quello che vogliono": vengono percepite come umani, anche se non lo sono (facciamo ciao-ciao con la manina a Neil Gaiman tutti insieme! XD ).
--- Termina citazione ---

Questo non lo sapevo ad inizio scena, quindi mi sono messo a fare un sacco di domande e me l'ha spiegato.


--- Citazione ---Non sono "dove vogliono": vanno a cercare un primo contatto con la Chiave. Il "dove" va deciso "a senso".
Non sono "con chi vogliono": sono loro che arrivano. Chi trovano, se solo la Chiave o una folla di PnG, sta al Patrono, che decide "a senso" e come gli pare.
--- Termina citazione ---

Ho già detto prima del fatto che non avevo capito che fosse il primo incontro, sul "con chi vogliono" era riferito alle tre chiavi.


--- Citazione ---Questi due punti sono collegati: se il giocatore dell'Ala dice "lo vado a trovare al lavoro", il Patrono deve inquadrare la scena di conseguenza (anche perché è già stato deciso, nel 99,9% dei casi, che lavoro fa la Chiave, un'idea ce l'ha) e può decidere se si incontrano, che so, da soli in un corridoio di un ufficio oppure ad una affollata conferenza con 500 persone.
--- Termina citazione ---

Non sono sicuro di ricordare bene, dopo tante  settimane, ma il non capire che aspetto avevo né in che senso fossi "sovrannaturale" mi ha fatto dare per scontato che l'incontro dovesse avvenire dove non ci vedeva nessun altro. Non so se anche gli altri giocatori avevano avuto la stessa impressione, ma mi pare che anche loro abbiano scelto solo scene private.


--- Citazione ---Non hanno "poteri ignoti": hanno il loro potere di entrare DI BRUTTO nella mente delle Chiavi, e tutto ciò che dicono loro verrà preso per buono. Poi hanno anche i poteri che manterranno più avanti: immortalità, essere dove vogliono quando vogliono (loro, non hanno il potere di spostare le Chiavi, è per questo che il framing sta al Patrono), ecc.
Non volano, non sparano raggi di energia, non creano cose dal nulla, non hanno la telecinesi, non leggono nel pensiero (anche se poi, avuta la scheda, ci sarà una Mossa per fare qualcosa di simile... pagando un prezzo).
--- Termina citazione ---

Tutto questo mi era, appunto, ignoto.

Ad oggi, avevo capito che quello che dicevo veniva tenuto in buona considerazione e ascoltato, ma non che fosse automaticamente preso per buono. Sapevo del poter essere dove volevo, ma non avevo idea sul poterlo fare anche con qualunque altro (o qualunque altro potere, del resto)

Nella prima scena "normale" con una chiave avevo capito che la mia presenza sarebbe stata considerata "normale", ma era "normale" nel senso di "oh, buongiorno, piacere di conoscerla, straniero che è normalissimo sia in questo momento nel mio salotto" o è "Oh, ciao, persona che sono sicuro di conoscere da una vita e che quindi è normalissimo che sia qui?"

E funzionava con tutti o solo con la chiave?

La scena ha avuto una partenza molto difficoltosa perchè facevo un sacco di domande e comunque avevo le idee confuse. Per esempio nella prima descrizione davo per scontato che la mia presenza sarebbe stata considerata normale da chiunque, poi l'ho cambiata per togliere i compagni di appartamento e poi l'ho cambiata un altra volta per un altro dubbio che non ricordo più, e poi comunque, leggendo il tuo elenco, ho comunque sbagliato (mi sono inventato di abitare in un appartamento nello stesso palazzo, pensando di poter creare la cosa o per lo meno sapere in qualche maniera sovrannaturale che c'era un appartamento libero)


--- Citazione ---Che ci fanno lì e quale obbiettivo hanno? Semplice: approcciano, per la prima volta, l'essere umano che tanto gli interessa (è la premessa iniziale, la cosa che mette in moto il gioco, in narratologia sarebbe la "rottura dell'equilibrio").
Pensa, che so, di essere Kagematsu che arriva e vede per la prima volta una Donna del Villaggio.
--- Termina citazione ---

E quindi, ancora adesso, avevo capito male: leggendo quel pezzo quotato da Giulia avevo capito che avessimo un compito e un ruolo preciso: aiutarli. (sottinteso, non detto, lasciato nella voragine del "non ne parliamo" il fatto che non fossero i primi)


--- Citazione ---Copio-incollo dal manuale in costruzione:


--- Citazione ---The Patron and Wing Players will have to keep these points in mind, while playing each of these scenes:

* The Key character will trust the Larva approaching them, up to the point they’ll believe everything they say, no matter how unlikely or unplausible.

* The Key character will “see” the Larva as a human, but they’ll not be able to pinpoint any detail about them.

* Larvae will have no defined form and the Wing Players will not be allowed to define their Larva appearance in any way: Larvae have no shape, gender identity, or even an image.

* The Patron player will put the Key in some kind of dilemma, personal problem or dire situation where they need to make a choice of some kind.

--- Termina citazione ---

--- Termina citazione ---

Eh, a saperlo...   8)

Mattia Bulgarelli:
Insomma, riassumendo: meglio non fare delle partite senza un manuale finito sottomano. ^^;

Giusto un'ultima precisazione, quando dici nel post qui sopra:

--- Citazione ---(mi sono inventato di abitare in un appartamento nello stesso palazzo, pensando di poter creare la cosa o per lo meno sapere in qualche maniera sovrannaturale che c'era un appartamento libero)

--- Termina citazione ---

Questo lo puoi fare perché le Ali, dopo la Scena Della Larva, si incastrano nella Storia.
In che senso? Nel senso che sì, possono essere chi vogliono: per esempio "la ragazza della porta accanto che lavora al supermercato" (quindi sì, oggettivamente abita nell'appartamento accanto, e tutti i colleghi del supermercato XYZ giureranno che lavora lì dall'anno scorso, o che è "la nuova assunta").
Oppure essere "un eccentrico milionario, con villa, maggiordomo e batcaverna" (e invitare le Chiavi a visitarla).
L'importante è che siano identità che possono "sparire dalla Storia": di certo un'Ala non può essere la Regina D'Inghilterra o lo scopritore della fusione fredda.

Le Ali sono come delle spie con un'identità di copertura perfettamente inattaccabile.

Se e quando vorranno dire alle loro Chiavi cosa sono davvero è una scelta loro (e, due volte su tre misurando a spanne, è un punto che diventa molto importante).

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