Ok,
sento di dover scrivere questo AP. non sono sicuro avrà una coerenza, perchè ieri sono successe
molte cose, e, causa vari motivi, oscillavo fra il faticare a tenere il filo di tutto e il perdermi nel giocare.
Parecchie scene sono state davvero "di pancia",e temo di non ricordarle neanche troppo. cercherò di mettere assieme il puzzle.
La mia prima scena: ora tocca a me provare a salvare Wolff. Simon, l'Ala Verde, è riuscito a fargli accettare aiuto "esterno" (fargli rivelare che sta coprendo un collega, che on è tutta colpa sua), ma, secondo Arthur (la mia Ala Arancio), il problema di fondo resta che non riusciamo a toccarlo nell'anima, a farlo arrivare un po' più vicino a perdonarsi e riiniziare a vivere. è ancora lì a condannarsi senza appello, il più severo dei giudici di se stesso. lo becco mentre esce dal suo primo incontro con il figlio. parliamo, lo abbraccio, cerco di essere suo amico. mi chiede se è terapia, quella che stiamo facendo, e gli rispondo che no, abbiamo fenomenali poteri cosmici, ma andiamo anche noi a tentoni. E poi cerco di convincerlo che certo, non può ignorare quello che ha fatto, ma può lavorare per redimersi, per poter tornare a testa alta dalla sua famiglia, essere il padre che vorrebbe essere.
gli consiglio di
indulgere a lungo in un conforto materiale (gli incontri col figlio), per cercare di staccargli questo Martire che si tira dietro da troppe scene e che lo sta consumando.
E fallisco il tiro, complici dadi privi di umanità e il fatto che mi dimentico che avevo un token che avrebbe potuto cambiare le cose. E niente, una chiave sempre più impermeabile e chiusa nei suoi fantasmi. Saranno risolti dopo, ma a quale prezzo... (reitero il
Martino, T'ammazzerei)
Nel frattempo, Emmanuelle ha pensato bene di andare da Anna, la chiave con cui ho legato di più, che mi ha colpito moltissimo e che apparentemente è innamorata di me, e dirle che dovrebbe dichiararsi.
Retrolampo: riassunto delle puntate precedenti fra Anna e ArthurPrima scena, lei è da sola che si esercita, in conservatorio. Arthur arriva e le chiede se possono provare insieme un pezzo. Suonano. Arthur sente che suonando si sente bene, riesce a tenere lontani i problemi e l'angoscia, e sente anche che ci sono tante cose in profondità, nascoste dietro quelle note. La invita a
indulgere a lungo in quel piacere, e suonano insieme fino a sera. molto bello perchè dopo le prime parole iniziali, chiederle di suonare, non si sono più parlati. è stato tutto fatto attraverso la musica. Scena carinissima, e infatti
avevo l'impressione di averla scampata....
Seconda scena, qualche settimana dopo... Anna si è chiusa nel Violino, fa poco altro. Si presenta al mondo come la violinista di talento, e basta, perchè ha paura di non essere
abbastanza, e sa che in quello è brava, e che quindi tramite quello le persone la accetteranno. allo stesso modo, le piace Arthur, perchè l'ha fatta sentire sicura. Ah, i risultati disastrosi delle mie azioni. Anna piace molto ad Arthur, ma gli piace per quello che ha sentito sotto la superficie, e ora lei queste cose le sta tenendo indietro, sta mostrando al mondo solo ed esclusivamente una facciata, meravigliosa ma sottile. E di una facciata Arthur non può innamorarsi. cerca di segnarla, di farle
riconsiderare la sua decisione su se stessa, ma ovviamente fallisce.
Fine del Retrolampo, torniamo a ieri seraArthur è ovviamente incazzato a morte con Emmanuelle. lei dovrebbe saperlo che lui ha questo Dilemma, non può dire ad Anna di andare lì e buttarglisi ai piedi. perchè se Anna lo fa ora, lo fa così... lui non potrà accettarla.
cerca di spiegarglielo, in una tirata memorabile durante la scena delle ali (da lì in avanti Arthur è diventato l'Ala Turpiloquio) che mi è uscita 100% di pancia, non pensavo neanche a quello che dicevo, e che a malapena ricordo. Simon però era d'accordo, quindi magari lui se lo ricorda meglio
Bisogna quindi che vada da Anna. Propongo un framing particolare, a Fabio. sono le 8 di sera, ed abbiamo già passato insieme tutto il pomeriggio. Lei voleva sapere tante cose di me, e io le ho risposto. Quali sono i miei compositori preferiti, i film e i libri che amo, come la penso su tante cose. Però ovviamente c'è l'Elefante nella Stanza di cui nessuno ha parlato, e intorno al quale ci siamo mossi in punta di piedi, con circospezione. è quasi ora di andare.
Anna è insicura. le dico che in realtà mi dispiace, perchè ho parlato quasi solo io, e lei non capisce del tutto cosa intendo. Le dico che voglio conoscerla meglio, che ci sono cose di lei che voglio scoprire. Si avvicina lentamente e cerca di baciarmi.
All'ultimo secondo, mi sposto, la bacio sulla guancia, tenendola abbracciata. poi le parlo all'orecchio.
Fabio, nel frattempo, barcolla e me ne scuso.
Quello che le dico è che lei mi ha colpito da subito, e sì, attraverso il violino, ma perchè era una porta aperta su qualcosa di molto più grande. Poi per paura degli altri, per difendersi, ha usato proprio il suo fascino e il suo talento per tenere gli altri fuori. E io di una porta chiusa, per quanto bella, non mi posso innamorare.
torno a guardarla in faccia, vicinissimi, quasi naso a naso, e le chiedo se ha voglia di aprire la porta. Dice di sì. La bacio io.
Scena da tipo 5 minuti in un'Era di scene chilometriche, fabio con la faccia totalmente sdrumata e gli occhioni sgranati. "Fabio, per me si può anche chiudere qui".

E nel frattempo, Simon si è sacrificato per Wolff. Scena delle ali nella sua cella. lo prendo a pugni e lo copro d'insulti, piango. l'ammazzerei e gli voglio bene, lo sento davvero come un fratello, sono disperato perchè voglio salvarlo e non vedo vie d'uscita. non può finire così.
Lui dice che rimarrà sulla terra, in prigione. Ci chiede magari di mandare Christian, un'altra chiave, a trovarlo ogni tanto, quando saremo ascesi. Gli rispondo, come se fosse la cosa più ovvia di tutte e lui fosse un deficiente, che è chiaro che io non possa ascendere e lasciarlo qui. In un altro contesto, Anna dominerebbe i miei pensieri. Invece a malapena ci penso, ora come ora. Simon è tragico e meraviglioso, è un Eroe, a modo suo, e io non voglio un Eroe su cui scrivere un libro, io voglio mio fratello. Cazzo.
E forse un modo in mente per salvarlo ce l'ho, ma lo perderei per sempre comunque. bella scelta.