Apro questo topic per discutere di un aspetto che ho trovato molto importante ed istruttivo in alcuni giochi moderni, tra i quali Il Mondo dell'Apocalisse, Avventure in Prima Serata, Solar System ma soprattutto Trollbabe.
Prima di entrare nei dettagli, vorrei parlare di un aspetto in particolare delle mie esperienze di D&D e dei live a cui partecipo. Mi piace giocare a giochi fantasy, in cui i personaggi sono eroi che affrontano avversari più o meno mostruosi, ma sempre temibili e pericolosi. Quando in D&D un personaggio incontra un png ostile, lo dovrà affrontare in qualche modo, spesso in combattimento. Ed è sempre rischioso per il personaggio, perchè l'avversario potrebbe essere immensamente più forte di lui (oppure anche no). Quando gioco a D&D (o ai live fantasy di cui sopra), prima di attaccare qualcuno devo sempre valutare bene i rischi che ciò comporta, perchè se faccio un passo falso, perdo il personaggio. E questo non si applica solo ai combattimenti: qualsiasi prova, qualsiasi tiro, qualsiasi azione che io intraprenda ha una certa difficoltà, che io non conosco e che potrebbe essere più o meno elevata. E se fallisco, i rischi sono spesso alti. Questo fa sì che spesso io mi trattenga, che io eviti di espormi troppo, che io studi accuratamente la situazione e magari provi in vari modi ad aggirare l'ostacolo piuttosto che affrontarlo direttamente. E succede anche che magari ho delle idee che sarebbero fichissime, ma che sono troppo difficili o pericolose, e probabilmente non avrebbero successo, perciò le scarto a priori.
Arriviamo ora a Trollbabe: una delle cose che più mi ha colpito del gioco è che qualsiasi cosa la trollbabe tenti di fare, ha una difficoltà fissa e nota. La Trollbabe sa benissimo quanto è probabile per lei riuscire in combattimento, indipendentemente dal fatto che stia affrontando un ragazzino armato di bastone o il capoguerra dei Troll. Inoltre, la Trollbabe meccanicamente può essere ferita solo se fallisce un tot di rilanci, e la possibilità che succeda o meno è totalmente in mano al giocatore.
Quando ho realizzato cosa significassero veramente queste due cose, per me è stato un cambiamento molto importante: la questione non era più "posso farlo o è troppo rischioso/pericoloso?" ma "Voglio farlo?". Una volta realizzato che il GM non poteva mettermi davanti il nemico o l'ostacolo insormontabile, ero davvero libero di decidere cosa il mio personaggio voleva e poteva fare e cosa no. Caricare a testa bassa una banda di troll grossi il doppio di me? Fare un incantesimo per controllare un intero villaggio? Cercare la banda di ladri e sbaragliarli a mani nude? Prendere quello schifoso di uno stregone potentissimo che controlla un esercito di non morti e scaraventarlo giù dalla sua torre? Why Not?! Challenge accepted!!
Da quel momento in poi potevo buttarmi a capofitto nell'avventura, affrontare casini e causarne altri, sapendo che il mio personaggio era tutelato e potevo perderlo solo se
davvero ero disposto a perderlo pur di ottenere quello che volevo. Da quel momento in poi non avevo più bisogno del "piano geniale" o di "fregare il master" o di "indovinare cosa il master voleva che facessi" o "convincere il master che la mia idea era valida", ma semplicemente "CONFLITTO! Combattimento/Magia/Sociale!"
Per me quello è stato uno degli scogli più importanti che ho superato con Trollbabe (e altri giochi), ed è forse la cosa più importante che ora mi manca quando gioco ai giochi tradizionali (in un certo senso ne avevo parlato anche quì:
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=7329.0).
Volevo condividere questa mia riflessione, ma visto che siamo in un forum, lascio qualche spunto per discutere e raccogliere anche le vostre testimonianze:
E voi? Avete anche voi notato questo cambiamento? Avete esempi di situazioni in cui vi siete limitati perchè sarebbe stato rischioso fare quello che volevate fare, o perchè l'avversario era troppo forte? Avete provato giochi in cui questo non succede? Avete notato la differenza? Com'è stato?