Da qui:
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=8594.0L'ho già scritta tante volte sta' cosa, ma si vede che nei vari thread non si vede, sfugge. Quindi stavolta la evidenzio, e ci metto il link fra i thread da leggere per i nuovi arrivati...
IL NANO TANTO UBRIACO DA CREDERSI UN GIGANTE.Fra le tante esilaranti sciocchezze sparate con sicumera da chi in vita sua ha giocato anni ed anni sempre solo lo stesso gioco, con la copertina diversa (e non se ne è mai accorto), c'è questa:
"con i gdr tradizionali ci giochi tutto, invece con i pippicicippi ci giochi sono una cosa!" (sostituire a "
pippicicippi" qualunque termine che nella fantasia del tizio di turno rappresenta un pericolo al suo status di Buon Giocatore o di Bravo Master, tipo "indie", "forgita", "new wave", "coerente", etc, il termine usat di solito è complrtamente a vanvera, tanto non ne hanno mai giocato uno..)
Perchè sì, queste buffissime sagome sono convinte che "con D&D ci giochi tutto", o "con Pendragon ci giochi tutto", o più spesso non pensano nemmeno ad un gioco specifico, ma hanno un vago concetto di "gioco tradizionale" che venerano e non saprebbero nominare (tranne arrabbiarsi quando qualcuno gli dice che giocano sempre allo stesso gioco, ovvio...)
Ma chi l'ha detto che un gdr diverso dall'Unico è più "focalizzato?"
Signori, tanto per parlare di cose concrete e non di questi mitologici "giochi che fanno tutto", vi presento THE POOL!
http://www.randomordercreations.com/rpg.htmlCi puoi giocare nei dungeon come con D&D, negli ani 20 contro Cthulhu, a Star Wars, puoi giocarci un giallo o una storia di supereroi, con tecnologia da uomini primitivi fino a storie dove ci sono macchine che distruggono sistemi solari in un round. Non esiste nessun gioco "tradizionale" che gli vada anche solo lontanamente vicino.
Dov'è invece questo "gdr tradizionale" che fa tutto? Mi fate un esempio di qualcuno che giochi ai supereroi Marvel con le regole di D&D? Qualcuno che giochi a Pendragon ambientato al giorno d'oggi con protagonista un unico investigatore privato? O magari, chi gioca a Vampire per storie di spie negli anni 50 senza nulla di sovrannaturale?
Notare che D&D esiste dal 1974. In tutto questo tempo... nessuno si è accorto che non ci puoi giocare tutto? Davvero nessuno nessuno? (The Pool a sua volta c'è dal 2001, insomma, anche quello non è certo una novità...)
Siamo davvero agli slogan da stadio: "La Juventus è più forte di tutta marina degli Stati Uniti, e sbaraglia gli avversari più di una bomba nucleare!". Solo che un tifoso che dice queste cose magari lo sa che le sta sparando grosse, nel mondo dei gdr CI CREDONO!!!! Pensate solo a che livello di assoluta cecità ci vuole! Questi non solo non vedono al di là del loro naso, ma sostengono che il loro naso non esiste!
Basta capirne un minimo di game design, per vedere che se il tuo gioco è una sedicente "simulazione della fisica del mondo di gioco", allora ci giochi solo ed unicamente UN mondo, UNA fisica, UN tipo di avvenimenti, (e in molti giochi tradizionali, come D&D, UNA SOLA AVVENTURA TIPO)
Ah, ma certo, le avventure di D&D non sono tutte "vai nel tunnel ammazza i mostri e prendi gli xp". Perchè magari invece di un tunnel è una grotta naturale, o le stanze di un castello! Sai che spettacolare differenza!
Prendete un mulo. Mettetegli i paraocchi. Fategli fare, tutta la vita, la strada dal mulino al granaio e viceversa. Sempre la stessa. Non vede nemmeno ai lati, vede proprio solo dove mette i piedi, sempre con la testa bassa. in tutta la sua vita ha visto una striscia di terreno larga mezzo metro e lunga cento metri.
Però è convinto di fare ogni volta una strada diversa, perchè una volta piove, una volta c'è la neve, una volta c'è il sole, e lui ogni volta si dice "che bello poter fare tutto quello che voglio, ogni volta c'è una strada nuova, non c'era mica quella foglia secca ieri"...
(ai fini dell'esempio, quello che conduce il mulo sulla strada si chiama Giliberto Maiolitti, per gli amici "G.M.". Anche lui non può deviare dalla strada, perchè il mulo non lo seguirebbe)
un giorno il mulo vede un passero. Che vola qua e là, prendendo il grano dai sacchi e portandolo dove vuole. Il mulo non riesce a vedere da dove arriva e dove va il volatile, lo vede solo ogni tanto quando incrocia il suo limitato campo visivo. Ad un certo punto gli fa "ehi, tu, strano volatile new wave, perchè non fai quello che fanno tutti"?
E il volatile: "tutti chi? io vedo solo te fare la stessa strada tutti i giorni. Ma non ti stufi mai?"
E il mulo: "stufarmi? Perchè? Io seguendo questa strada posso passare per tutte le strede, andare ovunque, non ho limiti"
E il passero "ehm... ma io ti vedo fare sempre la stessa strada tutti i giorni..."
E il mulo: "perchè è la strada giusta!"
E il passero: "ma va solo al mulino! E se vuoi andare da un altra parte?"
E il mulo: "non esistono altre parti, e anche se esistessero sicuramente non sono divertenti come il mulino, visto che il bravo GM mi porta là"
E il passero. "io vado dove voglio, anche al mulino, a non solo al mulino!"
E il mulo "non è vero, io ti vedo empre incrociare la strada per un istante, quindi è ovvo che tu sei focalizzato in quell'istante e basta"
il passero non sa se ridere o impietosirsi, ma gli dice, "guarda, adesso ti faccio vedere!"
Ma è inutile.
La prima volta vola dritto al mulino, ma ha volta troppo alto, il mulo non l'ha visto.
Allora ci va camminando, ma è troppo veloce, distanzia il mulo, che rimane indietro.
Allora salta sul mulo, per fare la stessa strada alla stessa velocità senza fatica, ma il mulo dice "non hai mosso i piedi, non è la stessa strada".
Allora il passero si mette a camminargli davanti, facendo la stessa strada alla stessa velocità. E poi si volta e dice "visto? Sei convinto adesso?"
Ma il mulo: "a te forse sembra di aver fatto la stessa strada, ma non è così. Camminando davanti, le scudisciate del Padrone sulle chiappe me le sono prese tutte io. Non è la stessa cosa".
Il passero di prendersi scudisciate non ne ha voglia, e poi si chiede "ma a me mene frega qualcosa di questo mulo di un mulo?", e quindi se ne va a svolazzare dove gli pare, in mezzo a frutti, fiori e passerotte.
Il mulo, tutto contento, fra un "ahi!" a l'altra per le scudisciate, pensa a come gliel'ha fatta vedere a quel passero presuntuoso. Che non riuscirà mai a fare tutto quello che <ahia!> sta facendo <ahia!> lui che su quella <ahia!> strada, va davvero dappertutto...
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Intendiamoci, io non voglio convincere i muli. Non voglio nemmeno parlare ai muli. Non vado ai tavoli dei muli a dirgli che dovrebbero giocare qualcos'altro. Pretendo solo che non insultino la mia intelligenza, e mi prendo la libertà di dire di dire quello che si vede senza i paraocchi, nonostante i loro ragli.