Primo, perchè senza la pratica di gioco, puoi pregare in aramaico ma non c'è maniera di spiegare niente. Ma davvero niente. Ci ho sbattuto il naso violentemente più e più volte cercando di spiegare almeno le cose più basilari, e vedendo che più spiegavo, meno capivano. Come spiegare cos'è un elefante a qualcuno che non hai mai visto un animale. Gli dici che ha 4 gambe, e loro immaginano un tavolo. O gli dici che vive in un paese molto lontano, e loro immaginano Trieste, perchè non hanno idea che esistano altre nazioni.
Le peggiori leggende metropolitane, le più invereconde cazzate, le idiozie più assurde, vengono sparse in giro in questo momento da persone che non ci hanno mai giocato ma hanno chiesto in giro nei forum, e qualcuno (a volte io) gli ha risposto. E adesso rivedo quelle stesse persone su cui ho sprecato un sacco di tempo e fatica in spiegazioni andare in giro a dire che l'elefante è un tavolo di legno costruito a Trieste, e che gliel'ho garantito io...
La cosa difficile, davvero difficile da far accettare quando si spiega questa impossibilità di spiegare a parole, è la causa: a chi non ha mai giocato questi giochi mancano termini di paragone. La comunicazione è possibile se parliamo la stessa lingua. Se dico "rosso" e tu hai visto in vita tua qualche volta cose di colore rosso. Ma quando si spiega un gdr moderno, ti trovi a dover fare riferimento a cose che l'interlocutore non ha mai visto o provato, o che è convinto siano assolutamente impossibili. A cercare di spiegare che colore è il piripimpino. (o il rosso ad un cieco dalla nascita)
E' in fondo la stessa identica impossibilità che hai quando devi descrivere un gdr a qualcuno che non sa cos'è. Ci hai mai provato? Tutti quelli che conosco che ci hanno provato alla fine hanno alzato le braccia e hanno detto "basta, così non ne usciamo fuori, vieni a vedere che capisci di più a vederci giocare 10 minuti che in un mese a descrivertelo a parole". Quindi non dovrebbe essere una cosa "strana" per chi ha giocato ad un gdr. Però lì scatta l'orgoglio, il dice "come sarebbe a dire? Io sono un esperto di gdr, ho giocato 10 anni a D&D, mica sono come uno che non ha mai giocato"...
Quindi, fammi vedere un testo che faccia capire DAVVERO cos'è un gdr senza aver mai giocato o visto giocare, e magari potrei credere che abbia senso farne uno per spiegare la teoria a chi non ha mai giocato un gdr che la usi...
Secondo: Il modello cambia, è un work in progress, non è un qualcosa che puoi dire "adesso faccio una bella opera divulgativa che spiega tutto una volta per tutte". Ogni gioco che esce fa cambiare qualcosa.
Se cerchi per esempio gli articoli che ho scritto sulla distribuzione delle autorità narrative, sono tutti obsoleti. E' cambiata. E non ne ho ancora scritto uno sulla nuova, perchè non l'ho ancora capita manco io. (e inoltre visti i risultati non ho più tanta voglia di scrivere articoli divulgativi)
Terzo: non è una necessità. Quello che vuoi è tipicamente qualcosa che vuole qualcuno appena arrivato nel forum. Perché puoi dirglielo in trecento lingue, che non serve per giocare, ma non ci credono, no, a loro non la si fa, è chiaro che, visto che questo è il forum dei forgiti, per "far parte del gruppo" devi sapere la teoria, no? E te la teniamo nascosta perchè vogliamo tenerti fuori.
Poi se rimani e scrivi nel forum dopo un po' ti accorgi che nessuno usa davvero la teoria per discutere di gioco concreto, che tutti giocano allegramente fregandosene, che davvero, non ti serve a niente
La prossima fase, dopo un circa 3-4 mesi che passerai a chiedere vademecum di teoria e opere divulgative e bignami e nomenclatura, sarà un thread in cui ti scaglierai contro la teoria dicendo "ma non serve a niente! Mi avete fatto perdere tre mesi a cercare di capirla, ma non serve davvero a niente per giocare! Mi avete solo fatto perdere tempo".
Al che io sospiro, come al solito, e mi mettero di nuovo a spiegare queste stesse identiche cose, per l'ennesima volta, al prossimo che arriverà nel forum e vuole vademecum di teoria e opere divulgative e bignami e nomenclatura...