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[The Quiet Year] PbF 1
Daniele Di Rubbo:
Prendo 1 di contempt per via del taglio della legna. Dovrei essere a 6: sto esplodendo!
“Se dobbiamo morire assieme per aver peccato contro il Signore del Sole, allora tanto vale espiare i nostri peccati assieme a loro.”
Mar:
Un piccolo riassunto.
Un piccolo riassunto
La nostra storia si svolge in un ambiente freddo e boschivo. La comunità abita in case sugli alberi: ogni famiglia abita una capanna. I piccoli imparano a intrecciare corde fin da piccoli e si occupano di quelle della propria capanna. Ci mancano gli strumenti per cacciare prede grosse e difendersi dalle volpi bianche, quindi non c'è molto cibo nè fuoco (per via del fatto che viviamo sugli alberi). In compenso le piante ci forniscono un sacco di tessuti leggeri, corde e legno, con cui costruiamo le capanne.
A NordOvest c'è una catena montuosa. A sud ovest un grande lago.
A nord est su un crinale statue enormi dagli occhi fiammeggianti. A sud est, edifici abbandonati con grosse ciminiere (si dice sia un posto degli Sciacalli, dove mostri creati da loro fanno la tana).
La storia finora
Primavera
Il vecchio Steffen confessa di aver fornito per pasto alla tribù la famiglia che viveva sul lago. La settimana dopo è impiccato al faggio vicino al lago.
La tribù ancora sconvolta pensa di dover espiare la propria colpa, per evitare una punizione del Signore del Sole.
Nel frattempo a Nord viene scoperta una torre per le comunicazioni, abbandonata: gli estudianti (tra cui la giovane Byorn) vi si trasferiscono, capanna e tutto per ripararla.
Non passa molto che che un fulmine colpisce il vecchio faggio al lago: si dice sia un segno. Così Sowilo, una giovane donna, inizia un pellegrinaggio alle montagne a Nord per i riti di purificazione. Gli estudianti si incazzano: preferirebbero avere più aiuto e meno riti inutili.
Mentre sulle montagne brilla l'aurora boreale (e Sowilo e i suoi si accorgono che la cima delle montagne è abitata - Il Popolo delle Montagne), il cacciatore Yram inizia a disseminare il terreno di trappole a laccio (che però porteranno a catturare soltanto piccoli animali, pelosi, ma privi di carne).
La torre, completata, inizia a ricevere segnali. La comunità, però, inizia a pensare che gli estudianti siano blasfemi, visto il disprezzo dimostrato per il Signore del Sole.
La tensione si diffonde.
Fortunatamente, mentre Sowilo e i suoi finiscono di innalzare un Henge di pietre iscritte di rune sulla montagna, Kal (amico di Byorn, e studiante) e Dora (amica di Lyra, Sowiliana) organizzano una festa di primavera che placa gli animi (Kal e Byorn si appartano insieme).
Il sollievo però dura poco.
La torre inizia a captare suoni cupi, come tamburi da guerra provenire dalla fabbrica. Pochi giorni dopo la festa, inoltre, viene trovato, proveniente dalla direzione della fabbrica, un uomo che si trascina ferito con una mazza da baseball (verrà poi curato al villaggio e chiamato Bat). Quella notte si sentono ringhi dalla base degli alberi: alla mattina ci sono graffi profondi sui tronchi fin quasi alle capanne.
Sowilo convince tutti a costruire della barriere a sud-est per proteggersi dal lascito degli sciacalli.
Intanto, Argo, nipote di Steffen, parte per la foresta a Nord per imparare a addomesticare le alci.
Estate
Si scopre che in realtà esiste già a sud est una lunga barriera in cemento (Il Muro) con camminamento, abbandonata ma ancora funzionante. Nessuno nota che il muro sembra progettato per difendersi dalla direzione del bosco, non della fabbrica.
Sowilo parte per l'Henge, ma non torna.
La comunità inizia a sentirsi insicura e pensa di trasfersi.
Dal Sud, improvvisamente, arriva la Tribù del Bue, malnutrita, malvestita e con i segni della malattia. Chiedono ospitalità e gli viene concessa.
Gli estudianti, intanto, procurano a tutta la comunità armi in abbondanza. I cacciatori ne approfittano per cacciare le volpi bianche. Torneranno vincitori qualche settimana dopo.
La tribù del bue, però, comincia a rumoreggiare: due di loro sono scomparsi durante la notte e gli altri vogliono salire sugli alberi, dove sarebbero protetti.
Argo torna: ha imparato come addomesticare le Alci. Ora che non ci sono più nemmeno le volpi la comunità riesce ad addomesticare le alci e ha finalmente cibo in abbondanza.
Ciò nonostante si inizia a pensare seriamente a pensare di trasferirsi al muro, dove, nel frattempo, è scoperta un'abbondante scorta di medicinali.
La malattia si diffonde anche fuori dalla tribù del Bue: l'anziano Mol muore, si dice, per la peste del Bue.
Si comincia a pensare di mandare il Bue al muro per difenderci dalla fabbrica, in cambio di cibo e medicine.
Dam il grosso e Bat addestrano un contingente di guardie (anche del Bue) per farne le guardie del muro.
Nel mentre, presa dal panico per le scomparse della gente del Bue e per i tamburi di guerra, la comunità decide che chi vorrà potrà trasferirsi al muro.
La torre esplode: sopravvivono solo Byorn e Cam.
Si vagheggia di attaccare la fabbrica.
Il popolo delle Montagne occupa l'Henné.
Bat approfittando dell'assenza di Mol, Hiram e Sowilo uccide Dam e diventa l'unico capo dell' "esercito". Accecato dal potere ordina ai suoi uomini di portare al muro una delle enormi statue fiammeggianti.
I servitori del Sole riescono a liberare Sowilo che era tenuta prigioniera dal popolo delle montagne.
Autunno
Cam e Byorn iniziano a cercare la cura per la malattia del Bue, ma la ricerca sembra necessitare molto tempo. La Comunità, allora, decide di mettere la tribù del Bue in quarantena.
Il Popolo delle montagne (che chiamo sé stesso La Parrocchia) si presenta e ci chiede di raggiungerli sulle vette: allora tutti potremmo ascendere, dicono.
Nel frattempo, la tribù del Bue è trasferita al muro e così Bat e i suoi: il resto rimane sulle capanne, in attesa di indicazioni da Sowilo.
Lyra viene trovata sconvolta nei boschi: dice che la Parrocchia si sta muovendo per attaccarci. Bat coglie la palla al balzo: siamo in guerra contro la Parrocchia.
Dalla fabbrica arrivano soffi di corna e sirene.
Una notte, i parenti di Mol entrano nel laboratorio di Cam e Byorn e distruggono ogni cosa: non c'è più speranza di una cura.
Nel pensare a cosa fare della tribù del Bue si comincia a pensare di mandarla avanti verso la fabbrica, usandola come carne da macello.
Il Bue, fiutata l'aria, durante la notte riesce a evadere dai recinti e si impadronisce delle armi. La comunità è in ostaggio. La guerra contro la Parrocchia è accantonata.
La statua arriva, ma il gruppo di Bat è fucilato sul posto dal Bue, non appena la appoggiano (e qui non ho capito se è morto anche Bat o meno).
Il Bue non ha interesse ad una guerra e così Orca del Bue parte per negoziare con la parrocchia.
Lyra, ripresasi, parte per un pellegrinaggio all'albero divelto, ma pochi giorni dopo viene trovata in preda alle convulsioni da Cam e Byorn (gli e studianti rimasti): dice che il signore del sole le è apparso e le ha detto che loro tre devono incamminarsi alla fabbrica (ha avuto una visione con una luce accente e calda provenire da là). Vanno a cercare una cura per la malattia.
Nel frattempo la Parrocchia dice che vuole scendere, incuriosita da Sowilo: sembra che vogliano vivere con noi, non fare la guerra. La comunità è perplessa.
Nell'approssimarsi dell'Inverno, la tribù del Bue inizia ad abbattere gli alberi sacri per fare legna. Ma la malattia è ancora letale: Naria, della Parrocchia, viene trovata morta nel bosco: porta i segni della peste
Mar:
Ora rispondo alla discussione.
Peggio di così non può andare. Magari la parrocchia ci libererà dal Bue.
Mr. Mario:
Ragazzi, ci siete ancora, o metto tra i sospesi?
Daniele Di Rubbo:
Giusto! Per farla breve è mia intenzione finirlo. Domani sera parlo con Martino e Fabio in Hangout e sento con loro il da farsi.
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