Autore Topic: [AP] [The Pool] Red city district [VM 18]  (Letto 5424 volte)

Caleb75

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[AP] [The Pool] Red city district [VM 18]
« il: 2012-11-09 16:05:20 »
Avvertenza! Il seguente AP ha contenuti pornografici, blasfemi e volgari.

Ieri sera, dopo una partita non molto soddisfacente a Bang Samurai, abbiamo deciso di riprovare The Pool. La sessione è durata poco più di un'ora e mezza; l'ambientazione scelta per alzata di mano è stata "Red city district - La città a luci rosse". Personalmente non sono rimasto molto soddisfatto di come l'ho gestita, ma contrariamente al mio sentire i giocatori han detto di volerla assolutamente continuare.

Giocatrice 1:
Bambino abbandonato e violentato in orfanotrofio che contrae l'HIV, a 15 anni capisce che vuole essere una ragazza e inizia a prostituirsi col nome di Pamela. Il suo obiettivo è fare sesso non protetto con più preti possibili e farli ammalare.
Motivato a vendicarsi dei preti +2
Bambino abbandonato
Violentato
Transessuale
Sieropositivo


Giocatore 2:
Ciurga è una prostituta 20enne con tendenze suicide. La sua forte propensione al sesso orale l'ha resa una delle favorite del bordello Grolma. Fin dalla tenera età di 12 anni si divertiva a succhiare il pisellino dei compagni di scuola per soldi. Odia i preti bigotti.
Nel bordello viene conosciuta col nome di Bocca di rosa, o Aspiratutto.
Bagascia +1
Ninfomane +1
Desiderosa di soldi
Avida +2


Giocatore 3:
Padre Gianni è arrivato in questa città di perdizione per redimerla dalla perdizione stessa che ivi regna. Gira con la bibbia e sempre in abito talare (con colletto bianco).
Prete
Motivato a redimere +3
Bigotto, fissato con la "retta via" e la morale +2


Giocatrice 4:
Stefania, protituta serial killer lesbica. Quando era una bimba di 11 anni, venne violentata da un prete insieme a suo padre. Da allora visse un'infanzia difficile con forti problemi di integrazione sociale. Compiuti 15 anni, durante un rapporto anale col padre, prende coscienza di sé e ammazza il padre facendogli ingoiare il proprio pene.
Prostituta
Traumi infantili a causa dei preti e del padre +2
Ha ucciso il padre
Lesbica +1
Serial killer +1


La prima scena si apre al bordello Grolma. Bocca di Rosa entra in servizio in ritardo e viene subito spedita in camera sua, dove un cliente l'aspetta. Il cliente ha qualcosa di familiare... Ma certo, è Franco, un suo compagno di scuola delle medie!

"Non mi riconosci?" gli dice. "Sono io, Ciurga!"

Franco, sbianca.

"Tu!" balbetta quello. "Per colpa tua e delle tue pratiche sono rimasto traumatizzato da bambino, e adesso non riesco ad avere una vita sessuale normale!"

Franco comincia a inalberarsi, alzando la voce, e incolpa Ciurga dei suoi problemi. Lei (lui, visto che il giocatore è un uomo) dichiara un conflitto. Obiettivo: fare un pompino a Franco per calmarlo. Conlitto fallito.

- E ti pareva - dice il giocatore, che è quello che nell'altra ambientazione aveva interpretato il vampiro, prendendole da tutti.

Franco esce fuori dalla stanza con un diavolo per capello. La metress gli si avvicina per cercare di calmarlo. Le altre protitute guardano Bocca di Rosa con maligna soddisfazione. Una di queste, un transessuale di nome Gloria, corre in camera della sua amica/o Pamela a informarla dell'accaduto.

Ecco, qui forse ho sbagliato a introdurre il personaggio di Gloria, completamente inventato da me e non uscito dalle storie dei giocatori, ma quando ho chiesto alla giocatrice di Pamela dove si trovava il suo personaggio mi ha risposto: - Nella sua stanza al bordello Grolma, ad attendere i clienti. E no, non mi interessano gli schiamazzi provenienti da fuori. - Così non sapevo proprio come fare per coinvolgerla.

Gloria racconta a Pamela che quella spocchiosa di Bocca di Rosa ha finalmente commesso un errore. Poi, in un discorso caricaturale a base di confidenze e aspirazioni, avanza l'ipotesi di scendere in campo e circuire il cliente appena sfuggito alla 'favorita'. Con un conflitto vinto, Pamela la convince a tentare.

Pure qua, secondo me era tutto un po' forzato. Però davvero, non sapevo dove andare a parare. Gestire una partita coi cowboy e i vampiri è stato mooolto più facile!

Fatto sta che Gloria si fa avanti mentre Franco, Ciurga e la metress stanno animatamente discutendo. Ciurga aggredisce l'invadente transessuale, prima verbalmente e poi fisicamente. Finiscono a terra a strapparsi i capelli l'un l'altra. Conflitto. L'obiettivo di Ciurga (oh miei dei!) è quello di calmare Gloria facendogli un pompino! Mi rifiuto di dargli anche mezzo dado bonus, gli concedo di usare il tratto 'bagascia' (per chi non lo sapesse, in dialetto genovese significa puttana), e tira. Fallito. La metress chiama due eunuchi (anacronismo rulez) e fa sbattere fuori entrembe.

Nel frattempo, nel viale sul retro del bordello, Padre Gianni sta camminando lentamente, osservando le lucciole. Quali di queste pecorelle smarrite riuscirà a redimere? Una ragazza meno svestita delle altre gli si avvicina con fare timoroso. "Forse questa" pensa il prete.

La ragazza in questione è Stefania, se non s'era capito. Lascio i due giocatori discutere tra loro. Lei cerca timidamente di circuirlo, lui di redimerla. Eravamo tutti molto dubbiosi su come gestire la situazione. Alla fine ho fatto fare alla giocatrice di Stefania un conflitto per vedere se riusciva a eccitare il prete. Vinto. Lascia narrare me (a dire il vero non c'è stato neanche un MOV in tutta la partita). Il prete comincia a scaldarsi, ma in quel momento transita lentamente una volante della polizia.

"Uh-hu! Tesoro, ci vediamo dopo!" Pamela, dalla finestra del bordello, saluta Luigi, il poliziotto. Questo ricambia il saluto, poi la volante si ferma vicino a Padre Gianni e Stefania.

"Padre, mi sembra un po' fuori luogo qui... si è perso?" chiede Luigi.

"No, anzi, sono nel posto giusto" replica fieramente l'uomo di Chiesa.

I poliziotti, a sto punto, scendono dalla macchina e chiedono i documenti a entrambi. Dalle verifiche risulta che la donna è una delle sospettate per l'omicidio di Padre Tony, avvenuto un mese prima. Luigi prende in disparte Gianni e lo avverte del pericolo. Qua, non mi ricordo bene il passaggio, ma il prete chiede a Luigi chi fosse quella 'donna' che aveva salutato prima alla finestra. Sto punto è stato divertente. Alla fine i poliziotti, piccati, se ne vanno. Non abbiamo innescato alcun conflitto per ciò. La scena si chiude con prete e prostituta che si dirigono verso casa di lei, per confrontare le rispettive posizioni ideologiche. Alla fine, quel conflitto per eccitare il prete non è servito a nulla.

Nella scena successiva, Luigi entra al bordello Grolma indisposto per l'alterco col prete, proprio mentre Pamela sta andando dalla metress per convincerla a riprendere al lavoro la povera Gloria. Anche qua è stato forte: volevo usare il poliziotto come intralcio per Pamela, ma la giocatrice mi fa: - Senti, gli metto una mano sul pacco, gli infilo la lingua e in bocca e gli dico: Tesoro, aspettami in camera, adesso ho da fare, ma sarò subito da te. - Nessun conflitto (come contraddire un'azione così?!).

Pamela va dalla metress e la convince (conflitto) a mandare due eunuchi a riprendere Gloria. Poi sale in camera dal poliziotto, che, a sto punto, aveva una gran voglia di parlare e sfogarsi contro questi preti bigotti e pedofili e bla bla bla. Il cliché della prostituta improvvisatasi psicologa è stato divertente soprattutto per il fatto che c'era lei che voleva andare al sodo e io che la frenavo con le seghe mentali del poliziotto eh eh eh!

Stefania e Padre Gianni arrivano davanti al fatiscente condominio dove abita lei. Davanti al portone è seduto per terra un trans in lacrime (è Gloria). Padre Gianni non esita, le/gli punta il dito ed esclama a gran voce: "Redimiti!" Quella/o si alza in piedi e corre via piangendo. I due, tra gli schiamazzi di un condominio abitato da famiglie disastrate, salgono nell'appartamento di lei.

Qua non ricordo bene, ma i due hanno avuto un'altra discussione un po' impacciata e un po' comica che è finita con la decisione di andare in chiesa. Stefania, nella borsetta, ha infilato di nascosto dei coltelli e una piccola telecamera.

Sulle scale, i due vengono fermati da una cicciona. Si tratta della padrona di casa, ed è furiosa perché Stefania non paga l'affitto da mesi. Padre Gianni le dà tutto quello che ha in tasca, ma non basta (che non bastava l'ho deciso io a mio arbitrio, non so se è stato corretto), e lei ammonisce Stefania di non farsi mai più vedere a casa sua.

Nel frattempo, Bocca di Rosa si sta dirigendo al bordello Gynzia, in cerca di un nuovo lavoro, ma strada facendo sente salire dentro di lei la depressione (anche questo l'ho detto io, visto che sul background il giocatore lo aveva scritto, ma in pratica non lo aveva ancora giocato).

Qua abbiamo dovuto interrompere la sessione. Personalmente, come ho già detto, non sono rimasto molto soddisfatto di come l'ho gestita: forse avrei dovuto utilizzare solo png e locazioni citati nelle storie, ma non l'ho trovato facilissimo per la piega che stava prendendo la storia. Inoltre i conflitti non erano mai evidenti come potrebbe essere, tipo, una sparatoria: molto ha fatto il modo in cui i giocatori mi presentavano le situazioni... un po' come nei tradizionali!

I giocatori, comunque, erano entusiasti. Quello che ha interpretato il prete doveva alzasi all'alba stamattina, e non ha neppure visto quanto si stava facendo tardi. Dopo questa partita, a essere onesto, io non so proprio che gioco potrei proporre loro...

Commenti di qualsiasi tipo sono graditi, anche circa la gestione della partita.
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Niccolò

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Re:[AP] [The Pool] Red city district [VM 18]
« Risposta #1 il: 2012-11-09 16:09:35 »
apprezzo la raffinatezza del tema ^_^;

Bramante

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Re:[AP] [The Pool] Red city district [VM 18]
« Risposta #2 il: 2012-11-09 16:40:11 »
Ciao!
sicuramente sono tra i meno esperti e non conosco il gioco, ma in linea principio generale mi è parso che il conflitto alla fine sia stato quasi utilizzato come se fosse un task.
mi riferisco a questi passaggi in particolare:
Citazione
Con un conflitto vinto, Pamela la convince a tentare.
Citazione
Pamela va dalla metress e la convince (conflitto) a mandare due eunuchi a riprendere Gloria
Citazione
Alla fine ho fatto fare alla giocatrice di Stefania un conflitto per vedere se riusciva a eccitare il prete.

Questi a me non sembrano conflitti, ma semplici tiri di sedurre o convincere, quindi task resolution e non conflict resolution.

altra cosa, scusa se non sono andato con ordine:
Citazione
Ecco, qui forse ho sbagliato a introdurre il personaggio di Gloria, completamente inventato da me e non uscito dalle storie dei giocatori, ma quando ho chiesto alla giocatrice di Pamela dove si trovava il suo personaggio mi ha risposto: - Nella sua stanza al bordello Grolma, ad attendere i clienti. E no, non mi interessano gli schiamazzi provenienti da fuori. - Così non sapevo proprio come fare per coinvolgerla.
Sinceramente è un modo molto comodo di sbolognare la patata bollente al master, cosa tipica del tradizionale, e aspettare in panciolle di farsi raccontare la storia. Vista questa chiusura agli eventi, giustificata o meno, io avrei detto chiaro "uhm, mi mancano le idee tu cosa proponi per coinvolgerti?" così ti evitavi l'imbarazzo di fare forzature o presunte tali. Nulla vietava di chiedere anche gli altri giocatori quale poteva essere un'idea interessante! :D

Comunque mi pare giusto attendere opinioni più "centrate" da parte di chi conosce effettivamente il gioco ;)

edit: considerazione che mi ero scordato di aggiungere!
Citazione
ei cerca timidamente di circuirlo, lui di redimerla. Eravamo tutti molto dubbiosi su come gestire la situazione. Alla fine ho fatto fare alla giocatrice di Stefania un conflitto per vedere se riusciva a eccitare il prete. Vinto. Lascia narrare me (a dire il vero non c'è stato neanche un MOV in tutta la partita). Il prete comincia a scaldarsi, ma in quel momento transita lentamente una volante della polizia.....
la scena si chiude con prete e prostituta che si dirigono verso casa di lei, per confrontare le rispettive posizioni ideologiche. Alla fine, quel conflitto per eccitare il prete non è servito a nulla.
La dinamica di questa parte non mi è chiarissima: era riuscita ad eccitarlo, e solo l'intervento dei poliziotti gli ha evitato di magari combinare roba proprio sul posto. la mia domanda è se tu hai introdotto volutamente la volante per in un qualche modo vanificare la vittoria del conflitto in quanto la piega che stava prendendo la situazione istintivamente non ti andava a genio. Se così, secondo me hai sbagliato.
« Ultima modifica: 2012-11-09 16:50:45 da Bramante »
Troppo spesso nel gdr classico il rapporto tra Narratore e Giocatore somiglia a una relazione Master & Slave, ma senza Safe Word

Patrick

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Re:[AP] [The Pool] Red city district [VM 18]
« Risposta #3 il: 2012-11-09 19:14:16 »
Wow,che AP particolare!ora non posso commentare più di tanto,quindi ti lascio semplicemente una fanmail :)
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Caleb75

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Re:[AP] [The Pool] Red city district [VM 18]
« Risposta #4 il: 2012-11-09 19:27:49 »
Questi a me non sembrano conflitti, ma semplici tiri di sedurre o convincere, quindi task resolution e non conflict resolution.
Può essere che tu abbia ragione... ma ho trovato difficile introdurre delle vere opposizioni sulla strada dei personaggi.

Citazione
Sinceramente è un modo molto comodo di sbolognare la patata bollente al master, cosa tipica del tradizionale, e aspettare in panciolle di farsi raccontare la storia. Vista questa chiusura agli eventi, giustificata o meno, io avrei detto chiaro "uhm, mi mancano le idee tu cosa proponi per coinvolgerti?" così ti evitavi l'imbarazzo di fare forzature o presunte tali. Nulla vietava di chiedere anche gli altri giocatori quale poteva essere un'idea interessante! :D
Anche qua, magari hai ragione, ma in diverse occasioni pregresse ho appurato che ai miei giocatori non piace passare "in regia", e onestamente posso anche capirlo: anche a me seccherebbe dover dare dei suggerimenti al master.

Citazione
La dinamica di questa parte non mi è chiarissima: era riuscita ad eccitarlo, e solo l'intervento dei poliziotti gli ha evitato di magari combinare roba proprio sul posto. la mia domanda è se tu hai introdotto volutamente la volante per in un qualche modo vanificare la vittoria del conflitto in quanto la piega che stava prendendo la situazione istintivamente non ti andava a genio. Se così, secondo me hai sbagliato.
No, l'ho introdotta solo perché mi sembrava una complicanza che ci stesse, visto che si era rinunciati al MOV; non volevo vanificare l'esito del conflitto.

Pur avendo letto (con difficoltà, visto lo scoglio della lingua) il trattato di Ron Edwards su come giocare The Pool, trovo difficile reggersi in equilibrio su così poche regole.

Wow,che AP particolare!ora non posso commentare più di tanto,quindi ti lascio semplicemente una fanmail :)
Bhe, grazie :)
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Giorgia

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Re:[AP] [The Pool] Red city district [VM 18]
« Risposta #5 il: 2012-11-09 20:44:48 »
Personaggi un po' tanto estremi.... nel senso che alcuni dettagli (tipo il padre ucciso con il proprio pene) sono davvero splatter
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile. Una traduzione libera per Dungeon World http://www.dungeonworld.it

Bramante

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Re:[AP] [The Pool] Red city district [VM 18]
« Risposta #6 il: 2012-11-09 22:49:26 »
Uhm, dalle tue risposte capisco che c'è proprio un problema di "abitudine" nel senso che è cambiato il gioco, ma non realmente il modo di affrontarlo. Il fatto stesso che tu capisca e giustifichi il "farsi intrattenere", è un problema per giochi di questo tipo. Te lo sto dicendo non da esperto di "The Pool" perchè non lo sono manco di striscio, ma piuttosto per esperienze fatte con gli indie e avendoci sbattuto il naso. Mi pare che siate davvero fossilizzati nei vostri ruoli al tavolo e se non mischiate un po' le carte in tavola cambiando gli equilibri, la strada è decisamente in salita.
La mia prima partita a Non Cedere al Sonno per esempio, è stata davvero spaesante. Ero abituatissimo a comandare un po' tutto per quanto cercassi sempre di coinvolgere i giocatori, e dover uscire da quel ruolo mi ha lasciato una sensazione di insoddisfazione, di aver sbagliato qualcosa. Anche io mi ritrovavo a volte a fare dei conflitti che in realtà erano delle task XD

Prova qualche Hangout se possibile, aiutano a capire più di millemila discorsi su un Forum, per quanto valido e pieno di gente disponibile :)

Nel frattempo, deve assolutamente intervenire qualche utente più scafato e soprattutto che ha giocato a the Pool u.u
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Patrick

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Re:[AP] [The Pool] Red city district [VM 18]
« Risposta #7 il: 2012-11-10 10:25:01 »
Se posso permettermi, a me AiPS ha aiutato molto: come Produttore, ti toglie molto carico dalle spalle, dando invece in mano ai giocatori dei pg prerogative che sarebbero del "GM", in particolare chiamare le scene...
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Caleb75

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Re:[AP] [The Pool] Red city district [VM 18]
« Risposta #8 il: 2012-11-10 22:40:25 »
AiPS lo abbiamo già provato, con scarso successo, l'anno scorso. C'erano state un sacco di difficoltà, sia nel creare un'ambientazione coerente sia nel creare i personaggi coi loro problemi. Quasi tutta la serata era andata per questo. Poi i miei giocatori non è che fossero molto bravi nel chiamare le scene (ad AiPS come a Trollbabe) né avevano piacere a farlo.

Sicuramente si tratta anche di un problema di abitudine ai tradizionali, ma non è solo questo: dopotutto la maggior parte del mio gruppo gioca di ruolo da soli due anni (e non abbiamo certo giocato tutte le settimane, 12 mesi all'anno, anzi). Comincio a credere che non si possa giocare di ruolo regolarmente (e la maggior parte dei gdr richiedono un impegno regolare) senza avere una forte passione come me, e come voi che frequentate questo forum. L'aver provato un gdr ed essersi divertito non basta: la passione è uno scalino sopra al piacere.

Del resto non sono attratto dall'idea di giocare in hangout (a dire il vero non ho neppure una videocamera). Preferisco trovare un compromesso al mio tavolo da gioco. The Pool, per la sua semplicità, mi è parso appetibile, ma dovrei riuscire a padroneggiarlo meglio.

Personaggi un po' tanto estremi.... nel senso che alcuni dettagli (tipo il padre ucciso con il proprio pene) sono davvero splatter
Già, pensa se al posto mio, che cerco di edulcorare tutto, ci fosse stato un master amante dell'hard e del gore? Avrei voluto vederli.  ::)

P.S. mi rendo conto adesso che forse avrei dovuto scrivere questo thread nella sezione "gioco concreto".
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Patrick

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Re:[AP] [The Pool] Red city district [VM 18]
« Risposta #9 il: 2012-11-11 12:20:13 »
Da quello che scrivi sembrerebbe che a loro non importi veramente di giocare di ruolo. Avete provato a fare altre attività, tipo giochi da tavolo, o guardarsi un film insieme? Perchè se ai giocatori non interessa tanto il gioco in sè quanto lo stare insieme, ha poco senso sforzarsi e sbracciarsi per giocare di ruolo.

Inoltre, hai mai pensato di farli giocare con altre persone? Di venire con tutto il gruppo a qualche CON? Magari cambiando persone e vedendo altri modi di giocare, si smuovono ^^
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Re:[AP] [The Pool] Red city district [VM 18]
« Risposta #10 il: 2012-11-11 22:47:21 »
Ma guarda, Patrick, che le attività che suggerisci già le facciamo. Come dicevo nell'altra discussione, gli amici con cui gioco sono gli amici che frequento abitualmente. Inoltre non son io che spingo per giocare di ruolo. Due anni fa, quando cominciammo, fu perché mi venne chiesto; io non toccavo più un manuale da anni. E piacque. Ma non come può piacere a me, che sono disposto a sperimentare, sbagliare, studiare, e la cosa mi appassiona. Ai miei giocatori piace solo fino al punto in cui non ci si devono rompere la testa (e di sicuro non fino al punto di venire a una CON). Durante la partita descritta in questo AP, ad esempio, loro si sono divertiti moltissimo; sono io che, puntiglioso sul lato "tecnico", sono rimasto un po' con l'amaro in bocca.
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