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[90 Minuti] Weekend Game Chef: AP di gioco
jackvice:
--- Citazione da: Matteo Turini - 2012-11-11 13:45:40 ---In generale, gran parte del pathos del gioco ricade sulla capacità del Tempo di essere incisivo; al momento, come ho detto sopra, io ho sufficientemente chiaro in testa com'è che il Tempo debba giocare, ma sono colpevole di non averlo scritto completamente e per esteso all'interno del manuale (e questo è uno dei motivi per cui questa discussione mi è utilissima).
Quindi, se il Tempo, non trovandosi davanti ben spiegate le procedure da utilizzare, non risulta incisivo oppure tentenna a decidere che cosa fare, è probabile che il gioco si afflosci un po' su se stesso.
È possibile che parte della difficoltà in gioco sia stata dovuta a questo motivo, secondo voi?
--- Termina citazione ---
Direi di si, Comunque sappi che non è stata una partita a carte, c'è stato sentimento e immagino che Vincenzo possa confermare. Solo che (appunto) Stefania si è trovata impacciata a fare il Tempo e questo sicuramente non ha aiutato; tutto qui ^^
vanphanel:
Io posso dire che la mia partita,in cui il tempo era il Buon Turinitm ,è stata bellissima,intensissima,per niente triste e,anzi,fortemente catartica.
Matteo Stendardi Turini:
Su Novanta minuti come gioco triste ho un commento da aggiungere.
Novanta minuti non è stato pensato per essere triste, né tantomeno deprimente: è stato pensato per fornire un tipo di catarsi molto specifica, relativa ai rapporti personali (del giocatore, non del personaggio) con la propria famiglia come metafora dei rapporti in cui si è finiti per allontanarsi per incomprensioni e parole non dette o non capite in tempo -- in ultima analisi, dell'incomunicabilità [che detto così suona pure un po' pretenzioso...].
È possibile che la catarsi arrivi attraverso la tristezza, certo, ma questo è (o dovrebbe essere, almeno nelle mie intenzioni) incidentale, dato che il gioco mira (e ho cercato di far sì che mirasse il più precisamente possibile) a una cosa differente.
Mi è stato detto da persone che lo hanno letto (ma non giocato) che Novanta minuti è un gioco deprimente (intendendo il commento non come un'offesa, ma nel senso che porta i giocatori a soffrire). Ecco, Novanta minuti non è un gioco deprimente: nelle mie intenzioni (e questo naturalmente dipende da quanto sono stato bravo nel progettarlo e nello spiegarlo), alla fine di una partita i giocatori non stanno male, stanno bene.
jackvice:
Penso di aver confuso triste con emotivamente forte. Allora posso dire che non è stato per niente triste ^^
vanphanel:
Confermo quanto detto da Matteo,in toto.dopo la partita,stavo meglio.e,anzi,si era detto che forse mancava una forma di catarsi per il tempo...
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