Autore Topic: Lista giochi Indy scritti in italia! (gli amici esteri me l'hanno chiesta!)  (Letto 11293 volte)

Danilo Moretti

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Piú che dedinire indie bosognerebbe adottare una categoria trasversale tipo "i non-parpuzi" o "i gdr onesti" o simili

@danilo:
L'unica vera indicazione interessante non é se fenomena é o meno un indie, ma se é o meno un parpuzio...

Mi rifiuto categoricamente di definire un mio gioco "Parpuzio" o "bombolone" (specialmente  in contesti dove entrambi i termini sono carichi di sottintesi) casomai lascio questo interessante distinguo e l'applicazione di etichette  a chi accumula "non parpuzio" a "gdr onesto" finendo per esprimere a priori un pregiudizio.

La mia richiesta di chiarimento era proprio per comprendere che eccezione di "indie" si usava.

Matteo Suppo

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C'è gambero
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Moreno Roncucci

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Scusate, ma perchè bisogna andare a fare la lista a chi parla senza informarsi?

Giovanni, dì al tuo amico che si informi. Se non si informa, a che titolo parla?
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Grazie per aver citato Novanta minuti. Ti segnalo solo che il titolo è scritto in lettere, non in numeri (e grande Girolamo per averlo notato!).

Iacopo Frigerio

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RavenDeath è pure già in inglese, si può comprare qui in formato cartaceo:
http://www.lulu.com/shop/iacopo-frigerio/ravendeath/paperback/product-18850689.html

qui in pdf:
http://rpg.drivethrustuff.com/product/99143/RavenDeath

inoltre anche 21 Guns è già tradotto in inglese e addirittura si può scaricare gratis qui:
http://rpg.drivethrustuff.com/product/102338/21-Guns?manufacturers_id=4302
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Ivano P.

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 :P  Indy è un termine pessimo si è sempre saputo.


In ogni caso se il punto non è "dimostrare a tizio che non traduciamo solo" va bene qualsiasi titolo italiano che palesemente non sia un clone, li si parla di Indy vero, ma mi pare palese che il tipo è effettivamente incuriosito e approfitta dell' avere direttamente un interlocutore italiano.


Citazione
Giovanni, could you tell us more about Italian story/indy game (original games, not translation) ?[/size]
[size=78%]Secondo me vorrebbe proprio "ciarlare dei giochi fatti in italia con italiani".[/size][/font]

il mietitore

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Non è un termine pessimo, è usato in modo improprio. Il significato di indie teoricamente è ben chiaro: un qualsiasi gioco creato e prodotto dall'autore senza l'aiuto di case editrici o di produttori esterni al progetto è un gioco indie.


Questo includerebbe ad esempio (per quanto riguarda l'italia) giochi come Mini Pirates, Ultimo Viene il Coyote, Memento Mori, Hyper Actions, 180 Km/h, Project H.O.P.E. o Eden: L'inganno, Novanta Minuti, giochi piuttosto recenti eppure molto distanti tra loro sotto ogni punto di vista (distribuzione, percorso che li ha portati a esistere, modernità...).


Molti giochi importanti italiani pubblicati da case editrici italiane non sono indie. Ravendeath è il caso limite: c'è una casa editrice in mezzo che però è anch'essa di proprietà dell'autore, dunque la gestione autoriale al 100% c'è. Idem per 21 Guns. Elar non lo è neanche lontanamente, dal momento che Khana è uscito dai coyote, e lo stesso vale per L'amore al tempo della guerra. Per cambiare casa editrice, neanche Aegis lo è.



Il termine corretto per raggruppare giochi come quelli è "giochi moderni". Quello che ancora non mi è chiaro è se il tuo amico è curioso di conoscere giochi indie italiani o giochi moderni italiani.

Nel primo caso, una rapida lista contenente giochi estremamente e volutamente eterogenei può essere quella che ho fatto prima:
- Eden: L'inganno
- Mini Pirates
- 180 Km/h
- Ultimo Viene il Coyote
- 90 Minuti
- Destino Oscuro (!)
- Memento Mori
- Hyper Actions
- Ravendeath (in quanto caso limite)
- Project H.O.P.E.


Se invece gli interessa una lista di giochi moderni italiani, una lista contenente qualche titolo di esempio sarebbe ben diversa:
- Ravendeath
- Elar
- Bacchanalia (è una collaborazione, ma ci sta)
- L'amore al tempo della guerra
- 21 Guns
- Aegis
- L'Unico Anello


La lista qui sopra contiene i giochi moderni PUBBLICATI DA CASE EDITRICI, e dunque NON indie.


La lista che segue è invece quella di giochi MODERNI INDIE, e non è esaustiva:
- Novanta Minuti
- Memento Mori
- 180 Km/h
- Ultimo Viene il Coyote
- Sakura
- Boys, Girls and Bloggers
- Whispering Willows
- Dilemma


Questa lista include e mescola giochi conclusi e in fasi abbastanza avanzate di lavorazione, di autori differenti (tra cui anche me: 180 Km/h è mio).
« Ultima modifica: 2012-11-06 17:01:27 da il mietitore »
"E non guardare troppo a lungo dentro alla lavatrice, o anche la lavatrice guarderà dentro di te"
Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
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Ivano P.

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Citazione
Non è un termine pessimo, è usato in modo improprio. Il significato di indie teoricamente è ben chiaro: un qualsiasi gioco creato e prodotto dall'autore senza l'aiuto di case editrici o di produttori esterni al progetto è un gioco indie.


Intendevo questo, si usa quel termine per definire un dato tipo di scena, cosa che lo rende una scelta infelice visto che la scena è più definita dall' atteggiamento del game design che dal modo produttivo (per quanto anche questo è rilevante).


Giochi moderni in questo caso sarebbe molto meglio si.


Serenello

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Sono in lieve disaccordo con la definizione di Alex anche se è la più corretta del thread.

Se guardiamo a come TheForge e Ron Edwards intendono il termine indie significa: un gioco su cui l'autore ha pieno e totale controllo sui contenuti.

In questa definizione rientrano (per quanto ne so, potrei sbagliare ma non penso) tutti i giochi Coyote-Janus-Narrattiva perchè nessuna delle case editrici si sogna nemmeno lontanamente di cambiare i manuali o di imporre la sua volontà, si limita a tradurli.

Per il caso specifico di Narrattiva, che conosco meglio, sono sicuro che chiunque abbia parlato con Ron possa capire che lui non lavorerebbe mai con una casa editrice (anche solo per traduzioni, come il caso attuale) se non fosse sicuro al 100% che il libro nella lingua di destinazione fosse uguale a quello in lingua inglese.

Altre definizioni simili come "gioco pubblicato dal autore stesso" sono solo riduzioni di quella scritta sopra. Ovvio che se ti pubblichi da solo il gioco nessun altro impone la sua volontà sul contenuto, ma non implica minimamente che se pubblichi con un altro automaticamente quello ponga veti sui contenuti, e sopratutto che alcuni autori della scena "indie" americana o inglese accetterebbero tale compromesso solo per vendere qualche decina di copia in più.

Niccolò

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mmmmmh trollbabe è diverso dall'edizione inglese, e così pure il nuovo cani. come la mettiamo?

Daniele Di Rubbo

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In effetti…

Secondo me si pone una distinzione di senso: i giochi indie sono nati come autoprodotti da un autore che era anche editore di se stesso. Una parte di questa scena ha cominciato a dialogare in maniera organica sul gioco di ruolo e ha sviluppato il Big Model (un modello descrittivo per i giochi di ruolo) e la Forge Theory (una teoria di design su come fare giochi di ruolo coerenti secondo la teoria stessa).

Ora, è ovvio che anche un autore indipendente qualora dovesse essere tradotto in un paese la cui lingua egli non sa si debba affidare a delle piccole case editrici, oppure che delle case editrici possano chiedergli il permesso (remunerato o non) di tradurre e pubblicare il suo gioco e venderlo.

Detto questo mi sa che non ho concluso niente, ma volevo solo dire che, strettamente parlando, molti giochi pubblicati italiani non sono indipendenti; cioè hanno una casa editrice, per quanto piccola o per quanto questa sia un’associazione senza fini di lucro, che non corrisponde con l’autore stesso del gioco.

Ci sono poi giochi, per esempio Piombo, che è stato dapprima autoprodotto e poi pubblicato sotto Narrattiva. La prima edizione quindi è indie, la seconda no. Il punto è questo: indie sono i giochi o le edizioni? Perché secondo me sarebbe più corretto parlare di edizioni indie, ad un certo punto (in questo l’editoria di stampo più classico ci viene incontro). E, ultima per ordine ma non per importanza, questa distinzione ci è davvero così utile?

Mi piacerebbe sentire il parere di qualcuno che lavora nel campo dell’editoria (non dei giochi di ruolo, però) in merito.

Patrick

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Siete off topic,l'unica cosa interessante quì,è cosa vuole simone,no?credo che le definizioni possano tranquillamente andare in un topic a parte ;)
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Daniele Di Rubbo

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Hai ragione. Possiamo chiedere ad un facilitatore di dividere il post?

Serenello

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mmmmmh trollbabe è diverso dall'edizione inglese, e così pure il nuovo cani. come la mettiamo?

Se guardiamo a come TheForge e Ron Edwards intendono il termine indie significa: un gioco su cui l'autore ha pieno e totale controllo sui contenuti.

La seconda edizione di Trollbabe (che è quella uscita in italiano) presto uscirà anche in inglese :)

Danilo Moretti

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I stand confudes confused!

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