Finalmente ho fatto una giocata, nella mia campagna di Lake Havasu City, che non mi ha soddisfatto appieno.
Dico finalmente perché una giocata che riesce bene non ti insegna niente di nuovo. Dio ci scampi dalle belle giocate (di una volta e attuali).
Cosa è andato storto? Il ritmo.
Il ritmo è una cosa importante in un film o in un libro. Devi saper costruire tensione, raggiungere un climax, e lasciarlo andare. E lo devi fare nei punti giusti.
Alcuni giochi di ruolo ti danno una struttura che dà ritmo alla giocata (La mia Vita col Padrone, per esempio, ma anche Gioventù Bruciata).
Cuori di Mostro no. Vediamo un attimo che è successo.
La puntata precedente si era conclusa con Jennifer (PNG, ragazza di Clyde (Dottore) e interesse sentimentale di Lucrezia (Fantasma)) nelle mani di un branco di Lupi Mannari. Situazione decisamente tesa. Lucrezia voleva ovviamente andare a salvarla (ed era in Darkest Self, quindi invisibile e impercettibile). Clyde voleva invece farsi Antonietta (altro PNG, ragazza di uno dei lupi mannari). Iris voleva fare il cazzo che le pareva (giustamente).
Non volevo partire subito con una scena tesa, quindi ho cominciato da Clyde. Clyde ha approcciato Antonietta e Ashley, con Antonietta in lacrime e Ashley che cercava di mandarlo via. Clyde ha spedito Ashley nel mezzo del deserto del nevada col suo teletrasportino. Wow. La conversazione va su Dailan, per cui cambio scena mostrando cosa sta facendo Dailan (tipica tecnica imparata dai telefilm).
Mi ero fatto un sacco di seghe mentali su cosa Dailan avrebbe detto e fatto, sulla base di qualsiasi possibile cosa che Lucrezia avrebbe potuto dire e fare. E ovviamente non è servito a niente, perché Lucrezia mi ha preso completamente alla sprovvista. Che questo ti serva da lezione, cervellino del cazzo. Io te l'ho detto che era inutile pensarci, ma tu no! Dovevi farmi perdere un sacco di tempo cercando di inventarti catchphrase e colpi di scena. Ben ti sta.
Story Now This!Anyway, fin qua tutto bene. Sto alternando scene tese con scene più tranquille con Iris e Ashley (è andata a prenderla nel deserto del Nevada, how cute!).
Poi comincio a perdere le redini della fiction. Troppi personaggi in una scena caotica, e a ripensarci ora uno di loro è semplicemente sparito, me lo son dimenticato.
What Happened to the Wolf?A inseguire Jennifer che scappa via finisce un PNG appena abbozzato famoso solo per aver tirato delle polpette, invece di quello che ce l'ha con lei per avergli rubato la ragazza (secondo lui), per cui la scena dopo risulta un po' fiacca e decisamente inutile. Avrei dovuto fare una pausa e schiarirmi le idee, probabilmente. O fare dei disegnini, non so.
Forse per la stanchezza o la confusione inizio a tagliare sulle descrizioni e sul framing, al punto che le ultime scene sono praticamente un "E poi la raggiungono, e poi parlano, e poi prendono l'auto, e poi guidano, e poi arrivano, e poi si salutano" con un ritmo monotono che si poteva evitare.
Fortunatamente Clyde e Lucrezia han riportato il ritmo in pista con un bel climax che ha portato Lucrezia ad uscire dal suo darkest self in una scena pucciolosissima (e portato Clyde a semimorente).
Le scene per cui ho sentito questa carenza di ritmo sono state quelle di Iris. A ben vedere non c'è stato nessun vero climax per Iris, in nessun punto della sessione. E' come se avesse avuto presenza in scena più bassa in aips.
Vediamo di estrapolare delle regole del pollice da questa esperienza:
Il ritmo di una giocata può essere senza ritmo, o con ritmo monotono (TUNZ TUNZ TUNZ) e allora è noiosa. Se invece il ritmo cambia, può essere più divertente (ROCK ROCK ROCK)
* Se quando chiedi a un Personaggio "Cosa fai" la risposta è "Niente" allora è un buon indizio che qualcosa sta andando male
* Ogni tanto fai una pausa, riconsidera quello che è successo, e guarda l'andamento delle scene. Se intravedi che sta arrivando un climax (situazione tesa) buttatici. Se non lo vedi arrivare, e c'è tempo per averlo, rendi le situazioni più tese.
* Ogni tanto fai una pausa, vedi come stanno andando le cose per i vari personaggi, e se qualcuno sta facendo poco, fagli fare qualcosa.