Lo sapevo.
Sapevo che una volta provato cosa significa essere senza freni lo avrei desiderato più di ogni altra cosa, e ora non posso fare a meno di vedere come tutto mi stia portando verso la libertà, qualsiasi cosa mi costi questa libertà.
Sono scappato nel bosco,per evitare di fare male ad altre persone,ma soprattutto (è inutile che menta a me stesso) per poter fare ancora quel che volevo senza essere fermato,anche se quel che volevo in quel momento era altre vittime della mia cupidigia,del mio egoismo....e incontro qualcuno che riesce a tenermi testa...RIESCE A TENERMI TESTA!!!!
Non solo,spunta fuori anche che conosce il mio bisnonno John,e non faccio in tempo a saltargli addosso per fargli rimangiare quello che ha detto,che John compare e mi salva dall'essere smembrato...
E qui cominciano le stranezze,perchè il nonno era morto anni prima...o così credevo...
Ricordo poco di ciò che avvenne poi,so solo che mi sono svegliato nella casa del mio bisnonno,e che ho parlato con lui, Evelin e Julian riguardo a una antica maledizione che il nonno di un nostro amico ,Viktor,avrebbe evocato.
Strano ragazzo, Julian, ma in qualche modo mi sento legato a lui, o perlomeno sento di volerlo proteggere..
E' con lui che abbiamo deciso di andare a parlare con il succitato Viktor,ma strada facendo mi è tornata in mente Sonia, che avevo lasciato nelle grinfie del mio ex-amico Jean;allora,lasciando Julian a marciare verso le spiegazioni, sono corso verso casa di Sonia....
Ancora una volta il mio altro io si è affacciato, e nonostante volessi solo rassicurarla, ci sono finito a letto.
Sì,era quello che volevo, probabilmente, ma non l'ho fatto io, diciamo la verità.Ora, però,era la mia donna, e ho dovuto proteggerla da quell'impiastro di Jean, anche se è significato portarlo quasi all'obitorio.
Bene, adesso era ora di chiarire un pò di faccende, ed è stato per quello che sono corso da Viktor, ed è stato per quello che una sua parola stava risvegliando la mia parte più ferina.....
Oh, VIktor, fallo ancora, Ti prego!!!