Alice GdR l'ho riletto ultimamente... oltre a quello che dice Iacopo, sembra anche che alcuni pezzi siano rimasti non del tutto completati.
Il gioco in se è un buon RTD, per amanti del romanzo.
Non ostante questo, il sistema di bilanciamento dei punti vaporità è molto funzionale.
E' un buon gioco, non imperdibile, ma un buon gioco.
Per il tema dell'articolo invece... credo che il vero problema sia nella catena Mitologia (Cristiano-Norrena) -> Tolkien -> Tolkeniani -> Seguaci dei Tolkeniani.
In questa catena, oltre alla qualità, finisce che si diluiscono anche le tematiche e gli stereotipi e, data l'autoreferenzialità del settore, finisce che i temi e gli stereotipi dei "Seguaci dei Tolkeniani" siano inesorabilmente sempre gli stessi.
Per riuscire a creare qualcosa di buono, si dovrebbe uscire dallo schema di cui sopra, andando a prendere e a creare un fantasy non-norreno, quindi non eroico-elegiaco, non "vichingheggiante", non "medievaleggiante".
E' una cosa difficile, perché vuole dire inventarsi un sotto-genere da zero e in questo momento gli editori non giudicano "vincente" un romanzo che introduca troppe novità e troppe diversità dalla "media" del settore di riferimento.
Senza contare che nel 2012, con la velocità del mondo in cui viviamo ora, un nuovo Tolkien che si faccia DECENNI di ricerche filologiche su bibbie, romanzi storici (Ivanoe), mitologie (Artu e il ciclo dei Nibelunghi) e compagnia cantante... ho molti dubbi che esca fuori.
Tolkien, che può tranquillamente non piacere, ha dietro un lavoro di preparazione artistica che è assimilabile al lavoro fatto da Manzoni per i Promessi Sposi; non a caso Tolkien è un autore immortale ed è al limite della differenza tra narrativa e letteratura.
Lo si vede anche dal fatto che la Triologia del Signore degli Anelli ha diverse e molteplici chiavi di lettura, alcune delle quali nemmeno previste dall'autore in fase di stesura (intendo l'apologia della destra storica che è stata costruita su quei romanzi, ritenuti emblemi dell'anticomunismo).
E sicuramente non sarà un teenager a riuscire a produrre un lavoro simile, perché serve una discreta quantità di esperienza e di maturità per produrre un risultato simile.
Oltre alla laurea in letteratura inglese e gli studi sui dialetti inglesi locali e le lingue finniche... e il greco antico... e il latino...