Salve a tutti! A quanto pare stavolta tocca a me l’incombenza del rito dell’
actual play. Abbiamo cominciato a giocare questa campagna di
Monster of the Week un paio di settimane fa: la prima sessione siamo andati abbastanza lenti a fare i PG e poi abbiamo giocato il
teaser e la primissima parte del primo mistero. Durante la seconda sessione abbiamo risolto il mistero e approfondito i rapporti tra i nostri PG e conosciuto diversi PNG che diventeranno parte stabile del cast della nostra serie.
Ma chi siamo? Allora, siamo (in ordine di Hangout): Claudia, nei panni di Susan Kanakis (Mundane); io, nei panni di Donovan C. Sims (Chosen); Lapo, nei panni di Kenneth Fleming (Expert); Lavinia, nei panni di Greta – impronunciabile – Krähe (Initiate). Il Custode è l’ottimo Paolo Cecchetto.
Cosa facciamo? Durante la prima sessione Paolo ci ha chiesto di accordarci per un concetto di gruppo, e ce ne siamo usciti con questa idea (nata da una richiesta di Claudia, mi pare) di fare un gruppo di cacciatori che investiga in pianta stabile in un luogo. Da lí è nata la proposta di giocare il Chosen e il gruppo di suoi “amichetti”. L’idea piaceva a tutti, e me ne sono uscito io col fare il Chosen, siccome non pareva che nessun altro lo desiderasse ardentemente per sé.
In poche parole Susan e Donovan sono dei ragazzi della scuola di Fredericksburg (che è il posto dove Paolo aveva deciso di ambientare il nostro primo mistero); Donovan è il Chosen; Susan la sua vicina di casa; Kenneth il bibliotecario della scuola, nonché figlio di un esperto di soprannaturale scomparso; Greta è membro di una setta norrena dedita allo studio dell’occulto.
Ma le History? Giusto, le History! Se non ve le spiego neanche un po’ non capirete i rapporti tra i PG.
Susan- Donovan: buoni amici (vicini da quando erano bambini);
- Kenneth: le ha spiegato dell’esistenza dei mostri;
- Greta: è il suo eroe, esattamente il tipo di cacciatore di mostri che lei vorrebbe essere.
Donovan- Susan: destinati ad essere romanticamente coinvolti;
- Kenneth: è destinato ad essere il suo mentore. Donovan ha avuto visoni durante il sonno in proposito, mentre Kenneth ha trovato delle note di suo padre riguardo a Donovan;
- Greta: rivali all’inizio, ma sono giunti ad un “accordo di lavoro”.
Kenneth- Susan: gli ha chiesto un consiglio e ha risolto il suo “problema” con una creatura sovrannaturale che le rubava il respiro;
- Donovan: sono stati addestrati dallo stesso maestro, il padre di Kenneth, scomparso (morto in realtà, ma Kenneth non lo sa, mentre Donovan sí);
- Greta: lo ha aiutato a ritrovare il diario di suo padre.
Greta- Susan: hanno combattuto assieme quando la moltitudine di mostri sembrava inarrestabile (ha scoperto come fermarli quasi per caso);
- Donovan: è descritto nelle profezie della setta, ma non si dice quale sarà il suo ruolo;
- Kenneth: si sono incontrati ricercando stranezze mistiche, e da allora sono “amichetti strambi”.
Ma ’sto Chosen? Concedetemi un po’ di narcisismo anche nel precisare le tag del Fato di Donovan:
How You Found Out: Nightmares and visions
Heroic Tags: You can save the world, True love
Doom Tags: The source of Evil, Sympathy with the Enemy
Avevo deciso di scegliere queste per dare un atteggiamento un po’ trasognato e tormentato al povero Donovan, però volevo anche che ci fosse della speranza, lo spazio per il vero amore, la lotta decisiva contro il Male e qualcosa che rendesse ambiguo il rapporto col soprannaturale (perché non ho parlato a Kenneth della morte di suo padre?).
Fonti di ispirazione? Buffy l’ammazzavampiri fino alla morte. Per i personaggi, il
setting, lo scenario, il
mood, le idee ecc. Ci siamo ritrovati su questo schema e, a quanto pare, lo stiamo seguendo fino alla morte. A me sta benissimo cosí e, a quanto mi pare di capire, anche agli altri.
La storia in breve? Abbiamo già detto che Donovan e Susan sono compagni di corso (lei 18 anni già compiuti, lui non ancora) al liceo di Fredericksburg, Texas; mentre Kenneth è il bibliotecario della scuola, riluttante nell’accettare il suo ruolo di mentore e l’esistenza della magia in quanto tale; Greta si spaccia per professoressa di tedesco, ma in realtà segue gli ordini della sua setta odinista e controlla Donovan.
In poche parole si trattava di un attacco di chupacabra. Ne siamo venuti a conoscenza dal giornale locale e ci siamo organizzati per andare ad investigare nella biblioteca della scuola. La vittima sopravvissuta era Michelle Hedges, che era una ragazza bionda molto carina, anche se schizzata e fanatica delle cospirazioni (con tanto di faldone pieno di articoli e teorie). All’inizio Michelle credeva di essere stata vittima di un attacco di vampiri; sembrava una ragazza decisamente fuori con una madre trasandata e un’attitudine sociale bizzarra. In breve Michelle è entrata nelle nostre simpatie di gruppo (e a fine sessione l’ho anche presa come alleato con un avanzamento).
Le indagini ci hanno portato nel luogo dell’aggressione, laddove ci siamo messi a ricercare tracce, abbiamo investigato capendo che non poteva trattarsi di vampiri. Poi abbiamo scoperto che era successo qualcosa di simile (attacchi con segni di denti) agli animali, ma che la cosa si era smorzata da un paio di mesi. Dai giornali sembrava che da un paio di mesi la situazione del bestiame fosse decisamente migliorata, e tutto grazie a questo veterinario: il dott. Dwayne Boyd.
Io e Susan ci siamo anche introdotti nottetempo, senza dirlo Kenneth e Greta, nella sua stalla per vedere cosa nascondeva, mentre loro due avevano nasato la bravata e ci osservavano con l’ausilio della magia. Abbiamo fatto un certo casino e, il giorno dopo, grazie ad un’improvvisata di Susan, siamo riusciti a parlare col dott. Boyd, con la scusa di farle visitare il suo cavallo. Lí abbiamo scoperto che lui dopa i cavalli e gli abbiamo sottratto la sostanza.
Dopo averla analizzata con Greta e Kenneth, piú tardi, abbiamo capito che questa cosa poteva urtare i gusti del nostro mostriciattolo, e probabilmente era per quello che ora si era gettato sugli umani. Per questo cominciamo ad organizzare una trappola per catturarlo, con l’ausilio di una mucca forestiera non dopata.
Tuttavia, mentre Donovan e Greta non sono in città per procurarsi l’esca, Susan e Michelle, trovatesi al bar per parlare amichevolmente dell’esistenza del soprannaturale (Greta era stata costretta a minacciare di morte la povera Michelle per tentare di tenerla fuori dalle cose pericolose e questa aveva reagito malissimo e con un gran spavento, poveraccia), le due vengono attaccate dal chupacabra. Susan protegge magistralmente Michelle, ma rischia di soccombere per mano della bestia (primo punto di Fortuna andato!). Alla fine se la cavano per il rotto della cuffia.
Piú tardi il gruppo si riunisce e si ricompatta. Donovan è preoccupatissimo per Susan e Michelle, ma tutti vogliono fare la trappola. I cacciatori si organizzano a casa di Greta, ma Michelle li chiama avvisandoli che Fred, il suo ragazzo, venuto a sapere da lei (incosciente!) dell’esistenza del chupacabra, si è armato di fucile e sta andando a cacciarlo.
Da una visione di Greta sappiamo come arrivare appena in tempo. Arriviamo lí e le cose non sono belle: Fred è un pazzo furioso, a quanto pare il suo fratellino Timothy si pone tra lui e il chupacabra dicendogli di non ucciderlo perché è il suo cane (ma valutiamo che l’affetto canino non è ricambiato).
È una scena d’azione, Susan convince Tim a spostarsi da lí, mentre Donovan procede a combattere col chupacabra (non prima di essere preso a fucilate per errore da Fred – fortuna che ho
Invincible come mossa!). Kenneth difende Fred (che non se lo meriterebbe) e cosí fa anche Greta, che prova a “parlare” al chupacabra con l’uso della magia con risultati poco diplomatici. Susan cerca di far desistere Fred, che sta quasi per spararle, ma qui interviene Donovan che gli salta addosso venendo quasi sparato. Kenneth fa una magia che blocca il mostro, Greta lo mette in una gabbia mentre Donovan pesta di botte Fred per la sua stupida pericolosità.
Morale: i cacciatori portano in salvo Timmy e Fred, e il chupacabra nell’
oubliette del rifugio di Kenneth, in attesa del sole di mezzogiorno (la sua debolezza, scoperta da Kenneth in una ricerca nei diari del padre) per eliminarlo.
I problemi non sono finiti: la povera Susan torna a casa ferita e sua madre ha saputo dal dott. Boyd che Donovan è un “ladro” (della sua robaccia – PUAH!), quindi non vuole che lo frequenti. Ma Susan riesce a convincerla del contrario (anche se a sua madre continua a non piacere Donovan – SOB!).
Donovan si rivolge a Michelle parlandole dell’operato folle di Fred e chiedendole di entrare nella sua
scooby gang e lei accetta di buon grado.
Kenneth riprende a studiare i libri del padre: volente o nolente c’è qualcosa di nascosto e qualcuno deve pur fare questo lavoro. Inoltre ricordi nascosti arrivano dalla sua memoria che suo padre aveva in parte bloccato (ma perché?).
Greta segue gli ordini della sua setta: non devono esserci testimoni, cosí cancella la memoria di tutte le persone coinvolte, a parte i cacciatori e Michelle. L’alternativa sarebbe stata ucciderle, e per lei non sarebbe stato un problema.
Considerazioni? Beh, ce ne sono sempre. Innanzitutto è stato un primo mistero piacevolissimo. Abbiamo investigato, abbiamo approfondito le History, abbiamo avuto l’azione. A me è piaciuto molto vedere i rapporti tra i cacciatori, specie con Susan, ma anche con i PNG: Michelle era un gioiellino, ma Paolo è stato in grado di tirare fuori diversi PNG validi che sicuramente rivedremo.
Una delle cose che abbiamo evidenziato con piacere è proprio questa: a differenza di una campagna itinerante qui abbiamo un cast ricorrente, il che è molto interessante da esplorare. Gente come Boyd, i genitori, gli altri alunni incontrati, Fred, Timmy, sono qualcosa di potente che può e deve essere fruttato per arricchire gli archi narrativi.
Il tono della giocata era molto nello stile di
Buffy, nel senso che è quel soprannaturale da adolescenti preso sul serio fino ad un certo punto, con diverse gag comiche: per esempio quelle di Donovan sui film, sulle sue incapacità ecc., ma anche quelle di Greta e Kenneth durante le proprie investigazioni (o la mirabolante scena dell’intimidazione “di stampo mafioso” alla povera Michelle).
Come io ho precisato personalmente, trovo questa cosa molto gradevole perché mi è uscita spontanea da fare con Donovan (laddove nell’altra campagna di
Monster of the Week –
Darkening Sky – con Rachel gioco un personaggio piú serio e compassato). Vedo che anche gli altri si sono acclimatati a questa cosa con i propri personaggi. Evidentemente c’è stata un’intesa silenziosa.
Cose da aggiustare? Ce n’è sempre qualcuna. In questo caso abbiamo chiesto un
framing con montaggio piú aggressivo dove possibile e ci siamo ripromessi meno cazzeggio fuori dal personaggio (quello dentro al personaggio, come abbiamo già detto, è venuto spontaneamente a far parte del tono della giocata).
Non ho altro da aggiungere. Sicuramente qualcosa avrò dimenticato, ma preferisco lasciarla ai commenti altrui.