La mia ala Blu, Tristan, che per un attimo si è chiamato Eco.
Era giovane, ma lo percepivi sempre abbastanza vicino alla tua età.
Era convinto, e assolutamente, perdutamente innamorato, delle potenzialità degli umani. era sicuro potessero fare cose grandissime, e splendere come stelle, e pensava fosse suo dovere incoraggiarli a quello.
Attraverso questo, ha capito il valore del lavoro, la meraviglia di impegnarsi, sforzarsi per produrre qualcosa. Era così diverso dalla condizione delle sfumature quando vivono fuori dal tempo, dove non c'è alcuna separazione fra volontà e risultato. Nello stesso modo, lentamente, ha capito quanto siano diverse le scelte per gli umani, fatte di tante verità fragili, diverse, che si confondono e spesso non combaciano. Più difficile che "su", dove la verità è unica ed indivisibile.
Nel processo, è lentamente scivolato in altri ruoli: dal dare consigli e guidare le scelte, come un benevolo angelo ispiratore, all'aiutare con le sue mani e con la sua presenza, a semplicemente esserci, essere lì, lavorare
insieme a Mary, quella chiave un po' mamma, e ascoltare i consigli di lei, come lei prima aveva ascoltato i suoi.
A ripensarci, è letteralmente diventato più umano. Questo cambiamento nel modo di pensare si è sviluppato in gioco, da solo. All'inizio, quando parlava coi suoi fratelli loro lo guardavano e non capivano cosa dicesse, era troppo astratto. Poi ha litigato con loro, e alla fine ha imparato da loro, e alla scena della Scelta erano semplicemente lì, vicini, ad amare e condividere il mondo.
E' passato dal guardare incuriosito le Cupcake che il fratello gli mostrava, a portarne ad Ivory ed Yvonne di fatte da lui; meno belle, ancora un po' storte, bruciacchiate, con le decorazioni un po' confuse, ma fatte a mano. Penso si sia anche scottato col forno, in realtà.
Un'altra cosa è che, per questa sua fiducia negli umani, lui le chiavi le ha proprio amate tutte: Mary, con cui è rimasto; Mark, in cui ha sempre creduto, ed Erin, che ha incontrato una volta sola. Lei è quella che ha amato di più, perchè lei già stava esprimendo quella potenzialità che negli altri ha dovuto aiutare ed incoraggiare.
Manu me l'ha tirata, la (meritatissima) coltellata: "c'è stato quel ragazzo, quella volta, ma non è più tornato..."
Il motivo migliore che ho trovato, per non tornare da Erin, era che Ivory la amava di più. Lui era disposto a rinunciare a tutto il resto per lei, mentre Tristan non era disposto a rinunciare a Mark e Mary. E forse, in effetti, Ivory la amava per quello che era, soprattutto alla fine dell'Era, mentre Tristan era rimasto abbagliato da quello che sapeva fare. E' anche per questo che il fatto che lei alla fine non sia riuscita a realizzare il suo sogno di diventare una campionessa di Tennis mi ha shockato così tanto
Beh, ad ogni modo, io le ho dedicato la più bella canzone pop di tutti i tempi
Un po' gli era rimasta l'angoscia di vedere i suoi fratelli che trovavano amori così immensi, così al di là dell'esperienza umana. ma già il mondo gli bastava. nell'ultima immagine dell'Epilogo, conosceva una ragazza. non penso che la storia che ha avuto con lei sia durata tutta la vita, non penso sia stato un amore immenso e sconvolgente e perfetto. è stato molto umano, però.
E... scusatemi, ecco. è più lungo ed arzigogolato di quanto magari non intendessi, ma mi è uscito.
La cosa che più mi ha ispirato a colorare l'Ala è stato il "Flavor Text" lettomi da Manu. Già avevo capito qual'era il tema, e l'ho sentito subito perfetto per le chiavi che avevamo. Le mosse, devo ammettere, mi hanno supportato molto in questo.