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Dilemma - Il biglietto d'addio delle Ali Cadute;
Giulia Cursi:
Chiara- Ala Blu
Ho conosciuto molte persone in passato, ho amato, ho odiato, ma non mi sono mai fermata. Come potevo fermarmi sapendo che altri avevano bisogno di aiuto?
Eppure ora sto scendendo sulla terra per rimanere, cado e divento luce, quando tocco terra ho lo stesso aspetto che avevo quando sono scesa qui la prima volta, ma dentro sono cambiata.
Lassù ho salutato Zion, anche se non dovessi rivederlo so che anche lui è cambiato dentro.
Ho preso la mano di Simòn e mi sono buttata con lui, era già deciso, ma vedevo che non voleva andare da solo.
Zion sapeva cavarsela, Simòn ha sempre avuto bisogno di una spinta, di qualcuno che gli dicesse che non stava sbagliando.
Io non lo faccio per Marta, per Stefania o per Franco, sto cadendo per me stessa. Ho aiutato tante persone, ho sofferto a ogni addio, penso di aver fatto abbastanza, ora sono troppo simile a loro per continuare questo circolo infinito.
Ora merito di avere una vita mia e deciderne ogni momento, Marta ha visto in me una bellezza che io non sapevo di avere, mi ha fatto capire che era contenta che tenessi a lei.
E' stato grazie a questo se ho potuto chiedere scusa a Stefania, lei voleva un'amica ed io lo sono stata, forse non la migliore, ma ci ho provato.
Franco mi ha perdonata quando sono entrata prepotentemente nella sua vita, ed è stato contento di conoscermi.
Ho trovato persone che mi apprezzano anche per i miei difetti, che mi fanno sentire bella dentro e fuori. Mi sembra un ottimo motivo per restare.
L'addio è stato doloroso, ma sono davvero contenta di aver rinunciato all'eternità e ai poteri per vivere una mia vita con loro.
P.S.
Zion nonostante tutto è il nostro scorbutico tenerone!!!
Roberto:
Guardo gli altri saltare come se partissero per una vacanza. Rido di loro? Perchè no! Li invidio? Certamente.
Mi lascio scappare di volere una cosa, e ora eccola ad un passo di distanza. Sopra di me l'infinità del cielo, un'esistenza ordinata e precisa e uno scopo che a volte mi sfugge, ma è sempre presente.
Sotto di me la terra, e la vita: complicata, piena di scelte, piccola. Spaventosa.
Ci sono passato altre volte. Quindi ora cosa cambia?
Mi preparo ad ascendere, e a tornare a fare parte dell'Infinito
Ma...
Io ho una persona che mi aspetta, e spera che io possieda realmente il coraggio di cui gli ho sempre parlato.
Vedo la sua casa da quassù. Là dentro vive una persona che ha deciso di non arrendersi. Forse non dovrei farlo neanche io. Forse ho sbagliato aggettivi. Avrei dovuto dire: Intensa, piena di occasioni, preziosa, misteriosa.
Cado, e mentre il mio corpo prende velocità e brucia contro l'aria di questo piccolo mondo che diventerà la mia casa penso a quando ero io a dire agli altri "Sarà un casino". Vorrei sorridere, ma sono troppo imèpegnato a combattere contro il panico, perchè la terra non sarà infinita ed eterna come il cielo, ma di certo è parecchio più dura.
Marco Andreetto:
Ho voluto metterlo qua perche non andasse perduto.
Grazie di tutto!
Non aggiungeró altro.
Il resto lo terrò per me. Dolcissimo nel mio cuore.
Lavinia:
[All'inizio pensavo non avrei scritto qui, dato che Bran si è buttato gioiosamente verso le braccia pronte ad accoglierlo, ma in effetti un dettaglio c'è...]
Vivrò la mia vita a fondo, talmente intensamente da essere io a brillare per una volta. E magari questa volta Kaesar rimarrà.
Bran, Ala Blu.
Alberto Muti:
prendendo anche da Actual Play:
Rimasto per ultimo sulla cima, i suoi fratelli già caduti.
"Qua è tutto così complesso... se desideri qualcosa devi metterci un grande sforzo per crearla, e non ci sono verità assolute e nitide, come su. qua è tutto così difficile."
Guarda in su. Sorride.
Si butta.
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