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[AP] The Regiment: quei pazzi della 12ma

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Michael Tangherlini:
Domenica pomeriggio, un team di tre bastardi Americani (più l'MC), comandati da un Irlandese e sottoposti a un antiquato Inglese, ha deciso di fare a pezzi un po' di crucchi sulle alture francesi del '44. In poche parole, LucaRicci, il Vellu, Max Lambertini e Vincenzo Nonmiricordoilcognomechiedoscusa abbiamo giocato a "The Regiment," hack di AW proposto da John Harper.
Per quanto, rispetto ad AW e MH, la creazione dei PG sia un po' più complessa (dato che prevede anche la creazione del reggimento), tutto mi è sembrato filare liscio - eccezion fatta per le discrepanze fra le due versioni differenti del manuale usate durante la sessione, ma vabbe'. Ennesima testimonianza, secondo me, del motto "restrictions foster creativity:" poca scelta fra i set di statistiche e di armi, ma il PG si crea (e anche bene) in pochissimo.
Le Mosse sono azzeccate, sia quelle di base (la maggior parte delle quali ovviamente incentrate sulle manovre in fase di combattimento) che quelle del libretto - parlo almeno del Commando, quello da me usato. Vorrei vedere di più sulla possibilità di creare legami fra i personaggi, i Bond in gioco.
Al tavolo, Luca era l'MC, io il caporale Mark Smith (commando), il Vellu il sergente McKenna (sergente), Vincenzo il caporale Freeman (cecchino) e Max il sergente Kovacs (medico) (potrei aver sbagliato qualche grado). Eravamo comandati da un inglese dalle "tattiche antiquate" e la nostra missione in Francia era quella di mettere una sana paura della morte a un gruppo di tedeschi che si erano asserragliati in un villaggio montano con due belle mitraglione e dei mortai. Secchiamo una motoretta sulla strada principale con una simpatica manovra a sorpresa nel bel mezzo della notte, il Commando mina la strada principale dopo essere stati avvertiti dal cecchino in sorveglianza dell'arrivo di una camionetta piena di crucchi. Questi saltano per aria, procediamo a sterminarli ma veniamo inquadrati e messi sotto il fuoco nemico. Fin qui, poche Mosse ben assestate, il sistema di gestione del danno (diviso in ferite fisiche e psicologiche) risulta per me un po' ostico agli inizi ma molto interessante.
Da questo momento, dato che una delle stat del gioco è Lucky (fortunato), che il mio PG ha a +1, e che c'è una bellissima Mossa di base chiamata ...wait, are you crazy? che la usa, decido di farne buon uso e, assieme al resto della truppa, iniziamo una bagarre assurda sotto il fuoco del mortaio e delle mitragliatrici per prendere il controllo delle seconde, col cecchino che cerca di sgomberarci il campo nonostante fosse bersagliato, il commando che fa il ganassa seminando morte e distruzione e disobbediendo costantemente al sergente che lancia ordini a destra e a manca anche nonostante ferite e quant'altro e il medico che cerca di portare a casa la pelle sua e degli altri ruminando "non ce la faremo mai."
Alla fine ce l'abbiamo fatta, in barba ai crucchi.
Il mio unico cruccio, per ora, dopo una pseudo-notte di sonno, è che il tutto possa prendere una piega molto poco seria. Io ho giocato molto sulla mossa che usa Lucky perché avevo culo, ma abusarne renderebbe tutto molto, troppo incasinato e decisamente più simile a un film di Schwarznegger che non a un "La sottile linea rossa." Però è stata una sessione "a caldo," sicuramente vedere tutto in azione in modo serio e con un manuale in versione più completa (a proposito, mi è piaciuta molto l'idea di impaginare tutto su pochissimi fogli, in modo compatto ma molto chiaro) renderebbe molto meglio l'idea delle potenzialità del gioco.


-MikeT

Massimiliano Lambertini:
Alcune correzioni e osservazioni assortite.



* Caporale Anton Kovacs
* Il buon Caporale Smith ha abusato anzichenò del suo c**o... ehm, della sua follia bellica (But wait... ARE YOU CRAZY?) ma, a parte quello, mi sembra che il sistema abbia reso abbastanza bene l'idea del film di guerra. Un po' di tattica, nervosismo palpabile e un sistema al servizio dei giocatori.
* "John Harper è un fottuto genio dell'impaginazione" (C) Luca Ricci

Michael Tangherlini:

--- Citazione da: Massimiliano Lambertini - 2012-09-03 14:31:30 ---Alcune correzioni e osservazioni assortite.



* Caporale Anton Kovacs
* Il buon Caporale Smith ha abusato anzichenò del suo c**o... ehm, della sua follia bellica (But wait... ARE YOU CRAZY?) ma, a parte quello, mi sembra che il sistema abbia reso abbastanza bene l'idea del film di guerra. Un po' di tattica, nervosismo palpabile e un sistema al servizio dei giocatori.
* "John Harper è un fottuto genio dell'impaginazione" (C) Luca Ricci
--- Termina citazione ---
Grazie per la correzione sul tuo grado. Per quanto riguarda l'abuso della suddetta Mossa, ammetto che era divertente, ma nel farlo mi è comunque suonata la sirena d'allarme della deriva cazzara in agguato. Che il nervosismo fosse palpabile... be', tieni conto che non vedevo l'ora che l'assalto finisse per tirare un sospiro di sollievo, cavolo. Avevo più stress io addosso del mio personaggio.


-MikeT

Leonardo:
Premesso che non ho mai giocato The Regiment e che quindi quanto dico va preso con le molle, un paio di considerazioni che mi sono venute in mente sono:

- When you... wait, are you crazy? specifica esplicitamente che "On a miss, I would not want to be you, soldier". Che per me significa che in caso di fallimento il master ha una "platinum opportunity" ed è incoraggiato a fare una mossa ancora più dura del solito. In pratica quindi abusarne è molto rischioso perché il primo fallimento potrebbe quasi essere l'ultimo: d'altra parte affidarsi costantemente alla fortuna per superare il pericolo non è certo la migliore soluzione tattica che si possa immaginare. :) A parte questo, penso che sempre il master possa agire da "collante editoriale" perché alla fine è lui che decide se una azione folle tira in ballo la mossa o se è tanto assurda da risultare impossibile ancora prima di tirare i dadi.

- Sempre per quanto riguarda il tono più o meno serio della partita e premesso che se tutti sono d'accordo non vedo niente di male nel giocare una sessione over the top, forse ambientare l'azione nel contesto di una operazione militare realmente accaduta può aiutare a fornire un ancoraggio alla realtà capace di influenzare l'estetica della partita. Un po' come il background storico della rivolta di Varsavia finisce per incutere un certo reverenziale rispetto nei giocatori di Grey Ranks. L'altro lato della medaglia è che una simile soluzione richiede preparazione e che non si presta a quello stile di gioco estemporaneo che i giochi AW-powered tendono a ricercare.

Michael Tangherlini:

--- Citazione da: Leonardo - 2012-09-03 16:05:53 --- - When you... wait, are you crazy? specifica esplicitamente che "On a miss, I would not want to be you, soldier". Che per me significa che in caso di fallimento il master ha una "platinum opportunity" ed è incoraggiato a fare una mossa ancora più dura del solito. In pratica quindi abusarne è molto rischioso perché il primo fallimento potrebbe quasi essere l'ultimo: d'altra parte affidarsi costantemente alla fortuna per superare il pericolo non è certo la migliore soluzione tattica che si possa immaginare. :) A parte questo, penso che sempre il master possa agire da "collante editoriale" perché alla fine è lui che decide se una azione folle tira in ballo la mossa o se è tanto assurda da risultare impossibile ancora prima di tirare i dadi.
--- Termina citazione ---

Su questo sono totalmente d'accordo, hai ragione.


--- Citazione da: Leonardo - 2012-09-03 16:05:53 --- - Sempre per quanto riguarda il tono più o meno serio della partita e premesso che se tutti sono d'accordo non vedo niente di male nel giocare una sessione over the top, forse ambientare l'azione nel contesto di una operazione militare realmente accaduta può aiutare a fornire un ancoraggio alla realtà capace di influenzare l'estetica della partita. Un po' come il background storico della rivolta di Varsavia finisce per incutere un certo reverenziale rispetto nei giocatori di Grey Ranks. L'altro lato della medaglia è che una simile soluzione richiede preparazione e che non si presta a quello stile di gioco estemporaneo che i giochi AW-powered tendono a ricercare.
--- Termina citazione ---
Il fatto è che, se non ho interpretato male il gioco, "The Regiment" vorrebbe riproporre l'estetica di un certo tipo di film di guerra. Derive "over the top" ci stanno se volute, ma se si vuole ricreare un tono storico-serio direi che stonerebbero particolarmente.
Detto questo, ci vedo bene un hack-dell'-hack su "The Expendables" e su "Aliens."


-MikeT

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