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[bho] Percepire l"urgenza" in un gdr.

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Manfredi Arca:
Vado di corsa, ma faccio un appunto a Paolo: bada bene, non sto cercando un metodo da usare. Ma vi sto chiedendo se e cosa vi ha trasmesso mai qualcosa di simile.

Anche perchè (premetto che non so se MH usa proprio le stesse) a me le meccaniche di AW non trasmettono alcuna fretta o ansia o l'impressione che qualcosa mi sfugga di mano. Bho, c'avrò sempre la risposta pronta? Le uniche hard move che mi sono state fatte sono causate da fallimenti delle mie mosse. E anche li, niente di che. (nb: mi ha trasmesso altro eh! Euforia soprattutto)

A te ti hanno trasmesso urgenza di fare per non precipitare?

Rodrigo:
Ti porto due esempi pratici di urgenza

campagna di MH: Il lupo mannaro sta per scatenarsi e io non ho ancora imparato l'incantesimo per fermarlo. Grande urgenza di agire per fare px per avere l'avanzamento che mi serve.

Kagematsu: Una delle ragazze sta per convincere Kagematsu a difendere il villaggio. Da lei dipende l'inizio dell'endgame e io non ho ancora fatto tutto quello che volevo.

In entrambi i casi c'è un qualcosa di irreparabile che sta per succedere e io ho un limitato numero di "azioni" per farlo.

Mattia Bulgarelli:
Per me il thread va benissimo in Gioco Concreto: si parla di metodi pratici, no? ^_^

(domani rispondo "da utente" al thread)

Luca Bonisoli:
In Microscope, quando si giocano le scene, un giocatore può scegliere di avere proprio il ruolo del Tempo, con il compito specifico di mettere sotto pressione gli altri giocatori, che interpretano personaggi in scena. L'ho provato a GnoccoCon 2011 ed ha funzionato molto bene.

Ad esempio: in una scena due personaggi erano in un luogo chiuso, mentre fuori c'era una rivolta popolare. Dovevano completare una cosa di vitale importanza (un incantesimo, credo) prima che i rivoltosi sfondassero la porta ed arrivassero a prenderli.
Il giocatore nei panni del Tempo ogni tanto si faceva sentire con frasi tipo:
"il rumore fuori dalla porta si fa sempre più forte", poi: "sentite i rivoltosi battere forte contro la porta per sfondarla", poi ancora: "la porta inizia a scricchiolare sotto i colpi dei rivoltosi", poi di nuovo: "La porta inizia a cedere. Tra pochissimo i rivoltosi vi saranno addosso". L'incantesimo è stato completato (e la scena si è conclusa) quando i rivoltosi erano ormai entrati e stavano per avventarsi sui personaggi.

Fabio Succi Cimentini:
Paolo ha tirato fuori quel paio di giochi in cui l'urgenza emotiva si sente davvero un sacco.


In particolare spenderei qualche parola su Kagematsu: se vuoi ad ogni costo essere tu a strappare la promessa di salvare il villaggio al Ronin, sarà una corsa contro il tempo per arrivare ad accumulare abbastanza possibilità - gesti disperati ad esempio - per arrivare . Ma allo stesso tempo, se lo fai troppo presto, rischi di lasciare troppa Paura in campo. Ma allo stesso tempo, se punti all'Amore, sarai preso dall'ansia di capire se quello che stai facendo ispiri amore al ronin o no.
Poi, se te ne freghi dei valori e sei troppo preso dal personaggio e dal suo rapporto col ronin... è probabile che la sentirai dentro, l'ansia di una storia romantica non esattamente facile. L'urgenza di arrivare a dichiararti, di sentire che lui ricambia. E tutto il gioco, l'escalation di passi a cui ti mette davanti e il meccanismo dei gesti disperati, contribuisce a creare gli ingranaggi di quell'orologio di attimi urgenti.


Un qualcosa che aiuta l'urgenza per me è sicuramente il mettere qualcosa di sè: nella famosa partita di [size=78%]Kagaymatsu[/size][size=78%] alla INC era scivolato molto di me nel mio personaggio, tanto che - come già scrissi - arrivare al momento in cui si dichiarava ha portato alla mia testa molti ricordi di quando mi ero dichiarato io stesso, il terrore di una delusione e il bisogno di dirlo comunque, perchè il momento dopo potrebbe essere tardi. Quanto parzialmente rivivi qualcosa che fa parte di te, sicuramente contribuisce al pulsare di cervello e vene.[/size]


Un altro che direi è La mia vita col padrone, in cui più che altro l'esperienza personale è stata l'urgenza di arrivare ad una chiusura, ad una liberazione, prima che la dipendenza dal Padrone portasse a fare cose sempre peggiori.
Spero che siano utili e non troppo ampi come concetti!

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