Questa volta ho portato uno scenario "minimo" e con propensione demenziale... e si è rivelato ancor più demenziale di quanto io stesso non avessi previsto! ^_^;
Ma del resto io sono stato seduto a guardarvi recitare, e basta. E anche le meccaniche di Trame, stavolta, non hanno fatto granché. Qualcuno degli spettatori/passanti - quelli rimasti intubati là nel bar a far da pubblico durante lo sgombero della sala e preparativi per il pranzo - al termine dello spettacolo mi ha detto: "Quei ragazzi hanno tutti un training di teatro d'improvvisazione, vero?! Perché altrimenti non sarebbe possibile fare una roba così!"
Bravi, bravi.
Ma la prossima volta voglio farvi giocare un Trame avventuroso e drammatico, perché - ci crediate o no - è stato fatto, si può fare, e le meccaniche aiutano a farlo, persino.
Uhm, ma temo che dopo questa "dimostrazione" nessuno di GenteCheGioca mi crederà mai...
...Davide! Renato! Help!
A Este-in-Gioco, il nostro grande Carlo (che vi ricordo essere l'originale ideatore di Trame: io sono subentrato a dargli una mano solo in seguito, ma sono il solo e unico colpevole del canovaccio "Uno dei soliti inizi", ehm...) mi ha promesso di presentare un nuovo canovaccio epico-cavalleresco intitolato qualcosa tipo: "Fosche ombre sul regno di Artù". Io mi prenoto di sicuro per giocarlo...