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[MLwM] finalmente una partita completa ç_ç

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Alessandro Piroddi (Hasimir):
Io padrone Cervello-Maestro, anche se in finale siamo tutti concordi che ho giocato un Cervello-Divoratore.
I servi alla loro primissima esperienza con questo bel giochillo quà: Ivan, Claudia e Francesca.
Tutti D&Disti incalliti che però con me hanno provato un pò di cosette sparse (molto SS, e poi un pizzico di Montsegur, Gusto, Penny e TOps).


Paura 2, Razionalità 3, +1 Amore a tutti di base, e in un pomeriggio più sera più notte siamo riusciti a fare tutto nonostante i nostri leggendari tempi lunghi (per un Montsegur ci impiegammo circa 6 ore!) e la poderosa pausa-cena.


Bella Francesca, che si è gettata a corpo morto a giocare vicino a casa con un bleed pazzesco... praticamente ha ricostruito al tavolo una (pesante) situazione della sua vita reale... sulla quale ho poi battuto con violenza estrema.
Più di una volta mi ha fatto sentire una bella merda per come la trattavo XD


Bello Ivan, che quando ho trovato i tasti giusti da premere gli ho proprio visto in faccia "accusare il colpo" e iniziare genuinamente a odiare il padrone.


Bella Claudia, che invece dello schiacciante senso di colpa di Francesca o della ribollente rabbia di Ivan ha mostrato, scena dopo scena, un genuino accumulo di bile e veleno.


Spettacolare la scena del finale, dove la morte del padrone per mano di Ivan (previa scodellata di metallo in testa) non è stata tanto il climax, ma il punto che "ufficializzava" quanto ottenuto fino a quel momento ... lo sfogo è stato più nei momenti precedenti, quanto tutti, uno per uno, hanno sostanzialmente sfidato l'autorità del Padrone, mandandolo sonoramente a cagare, mentre lui era sempre più stupito nel vedere il controllo che gli sfuggiva di mano un filo alla volta.


BONUS: a seguito della partita Francesca ha deciso che la storia generata al tavolo merita di essere trasposta come storia breve/novella/whatever e ha cominciato a scribacchiarci sù.
Tremo al pensiero di cosa farà dopo aver giocato a Kagematsu o MonsterHearts :P


- - -


Di mio non sono riuscito a trattenermi e ho fatto sempre un framing bello aggressivo, magari non direttamente a ridosso del conflitto, ma poco ci mancava.


Alcuni dubbi che mi sono sorti sul momento:


1) è il Padrone a decidere SE un Servitore deve tirare i dadi, o è la fiction a determinarlo?
Cioè... se un PG narra che scala un muro, io posso dirgli "ce la fai" (perchè voglio invece farlo tirare quando affronta le guardie, fra cui un suo amico) ... oppure DEVE tirare, perchè sarei dovuto essere io a fare un framing già al di là del muro?


2) per avere accesso a un test di Approccio, è necessario giocare una scena apposita avendola specificamente dichiarata come tale... o basta che in una qualsiasi scena appaia un Legame e il Servo vi interagisca in maniera congrua?


3) un Servo va a fare una cosa per conto del padrone... ma trova il modo di farla senza usare Violenza nè Infamia (dice la verità, si spiega, ragiona con altri PNG, etc) ... in tal caso che si fà?


4) i PG creati erano, a mio giudizio, buoni per questo gioco ... ma i loro Più e Meno che umano non sono praticamente mai entrati in scena.
Es:
Il servo di Ivan è fortissimo a menare le mani tranne che su donne e animali, e però è incazzosso di brutto tranne quando è ubriaco.
Il servo di Claudia ha sempre la risposta pronta tranne che con gli uomini affascinanti, e però è incapace di mentire tranne che hai prof dell'università.
Non ricordo i Più e Meno di Francesca... ma tanto non sono mai entrati in gioco.


Ecco... all'atto pratico tali tratti sono risultati poco più che uno spunto per il Giocatore nel dare vago colore qui e la al PG.
Solo una volta Ivan ha usato il suo per malmenare un tizio, e poi nessuno più ha mai portato in tavola i suoi tratti in maniera meccanicamente rilevante.


Sicuramente io non ci ho giocato molto sopra, preso da altre cose, però boh... c'è forse stato un errore di fondo?

Ivan Coppola (Cerbero):
Mi sono divertito, anche se la sessione è durata poco e non credo sia veramente emerso il concept del gioco ma solo un assaggio. Credo che valga la pena farlo durare di più cosicché emergano molte più scene e conflitti morali/etici/sentimentali. La cosa che ti coinvolge è creando i legami il nome scritto sulla scheda non è più un png, ma un impegno, un vincolo di coerenza che se toccato o bistrattato può creare forti reazioni. C'è anche da dire che più la sessione dura e più la bile cresce accumulandosi, quindi trovare un giusto compromesso può rendere il tutto più gradevole.
Concludo dicendo che non giocherò mai questo gioco con estranei altrimenti ci potrebbero essere buone chance che il padrone passi un brutto quarto d'ora XD (visto che alessandro non lo sa, ma c'è andato vicino in un piao di occasioni)

Saluti

Simone Micucci:
Ciao Hasi...

per il mio puro gusto personale...mi dai un pò di fiction? CHi era il padrone? QUali erano i suoi bisogni? E le brame? Chi erano gli estranei? Chi erano i servitori? XD

Sul fatto delle sessioni lunghe: se per il gruppo non è un problema una sessione lunga spesso e volentieri significa essersi goduti di più le scene e aver giocato a proprio agio. Spesso. Se è problematico se ne parla, ma se c'è tempo e voglia di avere tempi lunghi..niente di male. ^^

Ti passo alle domande (non ho il manuale sottomano, vado a memoria, casomai quando ce l'ho controllo e mi correggo):

--- Citazione ---1) è il Padrone a decidere SE un Servitore deve tirare i dadi, o è la fiction a determinarlo?
--- Termina citazione ---
Facciamo un esempio... il mio padrone mi ha ordinato di portargli gli occhi di una vergine.
Facciamo il framing e io dico che scalo il muro della casa....dimmi un pò...è violenza o è infamia? Mmmm...no...nessuna delle due. Quindi che fai? Semplicemente continui a giocare e vaiavanti (magari hai un meno che umano "Non posso compiere sforzi, a meno che non stia fuggendo" e quindi semplicemente non riesci ad arrampicari....nein?).
Quando arrivi in un qualche punto in cui stai usando Violenza o Infamia...ecco. Lì tiri. SI in genere te lo dice il padrone, ma in genere è pure tremendamente evidente.



--- Citazione ---2) per avere accesso a un test di Approccio, è necessario giocare una scena apposita avendola specificamente dichiarata come tale... o basta che in una qualsiasi scena appaia un Legame e il Servo vi interagisca in maniera congrua?
--- Termina citazione ---
Io mi ricordo che il giocatore dice al padrone: "ok, ho un attimo libero...invece di tornare al castello del padrone vado dalla mugnaia per una scena di approccio". Fatto questo il padrone fa il framing adeguato.


--- Citazione ---3) un Servo va a fare una cosa per conto del padrone... ma trova il modo di farla senza usare Violenza nè Infamia (dice la verità, si spiega, ragiona con altri PNG, etc) ... in tal caso che si fà?

--- Termina citazione ---
Il servitore è obbligato a continuare a cercare di compiere gli ordini del padrone...almeno fino a quando non fa almeno un tiro. Deve tirare almeno una volta. Punto. Se non ricordo male questo si applica anche al più che umano (se il tuo più che umano non ti fa fare tiri....peggio per te. Devi continuare fino a quando non fai almeno un tiro. Devi aggirare il tuo più che umano. Dura la vita dei servitori, vero?).


--- Citazione ---4) i PG creati erano, a mio giudizio, buoni per questo gioco ... ma i loro Più e Meno che umano non sono praticamente mai entrati in scena.
--- Termina citazione ---
Va bene. Ho giocato con Paul Czege..e con lui non sono mai entrati in scena. Sono spunti per caratterizzare il servitore, non cose da usare o su cui calzare. Se ci capita l'occasione o offre delle belle occasioni su cui calzare la mano (per far sentire il servitore mostruoso, isolato, o apprezzato per qualcosa...ecc ecc) ben venga. Se influenzano alcune meccaniche male non fa. Ma la loro funzione principale, nella mia esperienza, è di dettagliare il servitore.


Ivan...in gran parte condivido quello che dici. ^_^ PS: ti va di dettagliare la questione del brutto quarto d'ora?

Alessandro Piroddi (Hasimir):
Roma.
Giorni nostri.
Il padrone è un tale Sebastiano Nonricordocosa ... ventiqualcosaenne studente di legge all'università, con grandi ambizioni.
Vuole trasformare quello che prima era il "suo" quartiere (in quanto capetto dei Ragazzi del Muretto locali) in un vero e proprio "suo" quartiere, fondando una sua personale sede ufficiale di Casapound (giovani attivisti di estrema destra).
I suoi estranei sono dunque il direttorio regionale Casapoundino.

I servitori sono Dante (il pg di Ivan) ... un ragazzo come tanti, ma la cui famiglia ha seri problemi economici e che ha un tetto sulla testa solo per gentile concessione di Sebastiano (il caseggiato è di suo padre).

Natasha (mi pare si chiamasse così il pg di Francesca) è una ragazza innamoratissima di Sebastiano che ancora crede di poterlo cambiare.

Tizia (non ricordo il nome del pg di Claudia, sorry! >_<) è una assistende di un prof della stessa università di Sebastiano, ambiziosa e intraprendente vede Sebastiano come migliore mezzo per ascendere in società, ma lo teme anche perchè una sua mala parola potrebbe invece affossarla del tutto.

Riassumendo di brutto...

Dante fa il bravo picchiatore, e fin qui pochi problemi... ma poi Sebastiano decide che siccome è un bravo braccio destro, merita un'erudizione, e lo fa partecipare all'umiliazione e tortura di una ragazza un pò zecca amica di Dante ... ad una cena lo costringe a vederla trattata come un cane, lo costringe a maltrattarla, e alla fine lo costringe a possederla.

Natasha molla una serie di pacchi ai suoi più cari amici per poter stare dietro alle richieste di Sebastiano... ancora... di nuovo... come sempre...
A più riprese si scontra con le amiche che vorrebbero aiutarla ma ormai hanno gettando la spugna impotenti ed esasperate, quando una per stizza insulta pubblicamente Sebastiano... che per ripicca costringe Natasha a tradire l'amica e farla incastrare per droga.

Tizia si fa convincere ad uscire con un politico per perorare la causa di Sebastiano... la cosa degenera nello squallidume che tutti si possono immaginare.
Ma per guadagnare terreno si fa questo ed altro.
Il problema serio sorge quando (a cose fatte) il "politico" si scopre essere un tizio che conta quanto il 2 di briscola nella giunta comunale... e la "causa" di Sebastiano era ottenere un parcheggio riservato vicino all'università.
Quando il fatto (umiliante) di essere stata usata per una simile inezia porta Tizia a scontrarsi con Sebastiano, lui la minaccia in ambito sia di carriera che fisico durante un'aggressione nei bagni e, una volta sottomessa, decide di punirla costringendola a fare una figuraccia davanti alla commissione universitaria così da far vincere più facilmente un suo progetto di studio.

Per farla breve, Dante e Tizia si incontrano per caso una sera al pub, vecchi compagni di muretto che non si vedono da tempo... scoprono il nemico comune e decidono di regolare i conti.
La scena finale si svolge nell'appartamento di Sebastiano.
Dante e Tizia si presentano alla sua porta, entrano e comincia la discussione.
Nathalia si unisce a loro emergendo dalla stanza di Sebastiano dove ha subìto la più recente umiliazione di fare contro la propria volontà una cosa a tre.

Ormai siamo al finale, Dante riesce nel tiro e manda aFFanculo Sebastiano.
Parte il giro di scene individuali, ma essendo tutti presenti mi limito a chiedere (ponendo un forte focus, un riflettore, su ognuno): "Tu che Fai?"
In pratica ognuno dice la sua a Sebastiano, che uno dopo l'altro vede i suoi burattini ribellarsi, fino al finale quando furioso si scaglia addosso a Tizia, ma lei lo respinge... e Nathalia lo trattiene per un braccio... e mentre è distratto Dante raccoglie la ciotola per cani (di metallo) usata per umiliare l'amica, e la fracassa in testa a Sebastiano.
Tonfo sordo, sange, cervella ... cut.

Non ricordo i dettagli, ma poi i vari Epiloghi sono stati tutto bene o male positivi.

Claudia Cangini:
+ 1.000 a tutti!!

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