Per chi non lo sapesse L'amore ai tempi della guerra è un gioco di Mario Bolzoni e Luca Veluttini uscito dal contest 5x2 e pubblicato da Coyote (non ancora pubblicato, but soon).
E' un gioco per tre giocatori.
Uno nella parte del uomo, un giovane mandato in guerra e separato dalla sua amata.
Uno nella parte della donna, a casa ad aspettare il suo ritorno.
Uno nella parte di Guerra, che fa andare avanti gli eventi e metterà alla prova i due personaggi, cercando di cambiarli e vedere quanto è forte il loro amore.
Abbiamo giocato io nella parte del uomo, Manuela Soriani nella parte della donna e Marco Andreetto nella parte di Guerra (e di facilitatore, visto che noi non sapevamo le regole).
Abbiamo prima di tutto definito la guerra, optando per una irrealistica prima guerra mondiale. Nessuno di noi è un campione in storia quindi eravamo d'accordo che andava tutto bene, i capi saldi erano l'economia contadina da cui provenivano i due personaggi e la guerra dura e sfiancante.
Abbiamo incorporato qualche dettaglio storico fornitoci da Ezio durante la partita (come la superiorità tecnica e tattica degli austriaci) ma senza preoccuparci del "realismo".
Come prima cosa abbiamo creato 4 ricordi a testa (io e Manu) dei nostri PG, ricordi di come si sono conosciuti e di come hanno iniziato ad amarsi.
Qui Marco ha fatto quella che penso essere una piccola deviazione sulle regole.
La mia pessima memoria mi ha fatto scordare i nomi dei PG, quindi per il bene del AP saranno Gino e Luisa.
Io ho deciso che uno dei miei ricordi sarebbe stato della mia bella Luisa sul carretto padronale che offriva acqua fresca ai braccianti. Gino era un bracciante figlio di braccianti, mentre Luisa era la unica figlia, destinata a prendere le redini di tutto il terreno.
Come secondo ricordo butto lì l'idea di una scena alla vendemmia, con Gino e Luisa che pestano l'uva assieme nel barile, che poi sarebbe finita col loro primo bacio.
Marco ci chiede se vogliamo provare a giocarla. Ne è uscita una scena fantastica, col timore e l'inesperienza dei due, al ruscello a lavarsi i vestiti sporchi d'uva, conclusa col bacio predetto. Finita la scena ci siamo resi conto che dopo i ricordi avremmo dovuto separare i PG e delle scene così belle non facevano che rendere il tutto più difficile, così abbiamo optato (per il nostro bene) di non giocare le altre.
Qui faccio un appunto a Mario e Luca. L'idea è ottima, va gestita meglio perchè penso giocare tutti i ricordi al inizio prenderebbe troppo tempo, però da uno spessore e un peso ai PG nettamente maggiore. Non ho letto il manuale e non so se è già previsto (da quello che ha detto Marco penso di no) ma imho merita.
Finiamo i ricordi e passiamo al gioco vero e proprio. A turno i due giocatori degli amanti pescano una carta che dirà loro cosa succede al altro.
La mia prima pescata è stata "lei viene quasi violentata ma si salva alla fine".
Marco inizia a narrare di questa invasione degli austriaci e di Luisa che viene portata nel bosco. Io avevo appena giocato quella scena fantastica del primo bacio, ero distrutto. Avevamo concordato (io e Manu) di non usare una meccanica del gioco da subito, ossia "spendere" i ricordi per ottenere il controllo sulla narrazione. Io ero li mangiarmi (letteralmente) le mani, pur sapendo che alla fin fine non sarebbe successo "il peggio". E' stata una scena fortissimo, probabilmente la più forte di tutto il gioco per me (NdMe: mentre Marco narrava ovviamente Manu interpretava il suo PG, io potevo dare consigli o altro, anche se il mio PG non era in scena, ma ero ammutolito). Finisce la narrazione, un sospiro di sollievo e continuiamo.
Un'altra scena che mi ricordo bene è quella in cui Manu pesca come spunto per Gino "un bambino muore per causa tua".
Marco narra la scena del mio squadrone in ricognizione, di notte, che incappa in una figura al bordo del bosco. Senza luce e impossibilitati a riconoscere chi fosse, alla sua prima mossa faccio fuoco e lo stendo. Sono costretto a giocare la scena in cui io devo portare via un mio compagno in shock dopo l'accaduto, che stringe il cadavere di questa bambina con ancora un orso di pezza in braccio, e rimettere in riga lo squadrone, per la nostra stessa sicurezza.
Finita la scena inizio a narrare la lettera che manderò alla mia amata. Un paio di dettagli per ricollegarsi alle lettere precedenti* e poi quando si tratta di parlare della bambina non ce la faccio. Luisa è a casa, incinta, che mi aspetta. Dirle che io sono al fronte a sparare a dei bambini? No way. La mia testa fa clik e riciclo l'orso di pezza in una maniera strana: invento di aver trovato un negozio, al paese, che vende orsi di pezza. Le prometto di comprarne uno e spedirglielo, per lei e per nostro figlio, alla prossima paga. Non è stata la scena più forte del gioco ma sicuramente è stata quella che mi ha spinto senza mezze misure a mentire nella lettera.
Ci sono state altre scene più o meno intense, ho avuto però la sensazione che l'intensità delle scene dipendesse troppo da come Guerra prenda lo spunto dato dalla carta. Per esempio.
In una scena successiva pesco "un'offerta irripetibile da un uomo facoltoso" per Luisa.
Marco narra di questo tizio che le offre di far tornare Gino dalla guerra se lei si concede a lui. L'ho trovata poco forte. Per me (e penso anche per Manu) la fedeltà di Luisa non era in dubbio. Era una cosa che non avrebbe mai fatto. Se Marco avesse scelto per esempio uno scambio diverso, tipo "se mi cedi la tua fattoria lo faccio tornare dalla guerra" sarebbe stato più interessante. Vedere come Luisa avrebbe reagito di fronte alla possibilità di perdere tutto quello che aveva e riavere il suo amato, oppure rimanere in quella odiosa situazione di incertezza, senza sapere se/quando Gino sarebbe tornato. Ecco, forse così l'avrei sentita di più.
Dopo poco abbiamo interrotto per mancanza di tempo, ma anche perchè la fortuna ai dadi ci aveva portato in una situazione in cui non potevamo perdere. Nessuno dei due avrebbe avuto l'esito peggiore anche se avessimo fallito nel peggiore dei modi tutti i tiri delle scene successive.
In conclusione, gioco fantastico. La meccanica secondo cui i due amati possono solo comunicare attraverso le lettere che si spediscono, l'incertezza sulle reazioni del altro/a se dici la verità su quello che ti è successo (come nella scena del bambino) lo rendono veramente glorioso come gioco.
Aspetto solo che venga pubblicato.

* anche qui, non ho letto il manuale e quindi non so che c'è, ma metterei l'accento su questa cosa. Incorporare dettagli dalle lettere precedenti, rispondendo effettivamente alla lettera che il tuo amato/a ti ha spedito nella scene precedente da una continuità al gioco ottima. Ha reso il tutto fluido (anche se passavano magari mesi in fiction fra una lettera e l'altra) e ha puntato il focus sul bisogno di mantenere il loro rapporto. Era evidente (per me) che Gino e Luisa non aspettassero altro che ricevere la prossima lettera del loro amante e potergli rispondere.