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Campi di concentramento, gdr e fuga

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il mietitore:
Campi di concentramento. Mancavano 30-40 anni anche solo per D&D. Direi che non c'erano meccaniche :\

Dairon:

--- Citazione da: Matteo Turini - 2012-07-27 10:13:25 ---
--- Citazione da: Dairon - 2012-07-26 23:16:41 ---Sarebbe da sapere se giocavano di ruolo "davvero" (c'era una meccanica di risoluzione dei conflitti, per capirci) o si raccontavano storie a turno.
--- Termina citazione ---
Cristo santo, Dairon. Esci dal corpo di Luca.

--- Termina citazione ---

Mica dico le cose a caso! Forse.  :-X

Il thread parte dal presupposto che sia il gioco che li salvava tramite l'escapismo.
Ho invece il sospetto c'entri poco il gioco e tutto le storie. Ovvero, non giocassero di ruolo ma solo si raccontavano storie. (ok, col tutto che il gdr non è qualcosa di definito universalmente: cercate di seguirmi)

In sé sarebbe pignoleria, ma c'è un quid. L'escapismo di solito è visto come... come posso dire, qualcosa che serve per salvarsi da brutte situazioni. Qualcosa di cui hai bisogno, o in una situazione esterna (questo ne è un esempio estremo; ma può anche essere l'idea che una storia serva giusto a rilassarti tra un po' di lavoro e l'altro) o interna (sei così pirla che devi trastullarti con storie molto sciocche e lontane da te, con la metafora fantastico, quando almeno potresti interessarti al mondo vero). Comunque ha connotazioni molto negative: ricordate Tolkien che rigetta il nome stesso di escapismo?

... ecco, a me pare pericoloso dire "il gdr può servire, come escapismo, in situazioni orrende" per le connotazioni di cui sopra: credo che mi sembri pericoloso anche solo dire "mi serve per cambiare aria una volta a settimana", o almeno non mi piace. Noi non faremo questa associazione, visto che amiamo il gdr e difficilmente consideriamo l'escapismo in generale qualcosa di indegno, ma altri chissà?
Se si parla nella vicenda del quadro di storie in generale, probabilmente il problema non si porrà, e da qui la mia curiosità (nessuno penso possa vedere se non in maniera positiva l'"escapismo" di Levi che recita la Divina Commedia ad Auschwitz. Ma quella è letteratura "consacrata", non storielle di pirati...).

Può perfettamente essere paranoia. Ma reagisco molto, molto male alla parola "escapismo": di solito la gente non si spinge ad usarla per criticare il fantastico in generale (per quanto succeda e ciò davvero mi ferisca, amandolo), però ho timori sull'associarla ai gdr.
Per assurdo credo che proprio un esempio così "forte" possa essere più facilmente usato per le connotazioni negative del concetto di "fuga dalla realtà".

Ho cercato di spiegarmi il meglio possibile, perché fino a lunedì non dovrei poter accedere a internet. Spero sia stato sufficiente.

Mattia Bulgarelli:
Data la delicatezza del tema, che parla anche (soprattutto?) di gravi tragedie umane in conseguenza di complessi avvenimenti socio-politici, questo thread è "sorvegliato speciale".

Chiedo a tutti gli utenti di usare il massimo tatto e rispetto per fatti gravissimi che hanno causato sofferenza a molte persone.

Chiedo al Thread Opener:
1) qual è l'argomento del topic. O, che è la stessa cosa, quale "taglio" vuole dare alla discussione.
2) se e quali dei post sono (in conseguenza) OT e, quindi, da cestinare.


EDIT: rimosso un post di Matteo Turini (che tanto è visibile quotato, quindi non è che serva granché).

Matteo, la regola è di usare le segnalazioni e/o di spiegarsi direttamente con l'interessato. Credo di capire che tu intenda dire che Luca è stato "poco delicato" nell'esprimere una curiosità, scavalcando la questione "umana" della tragedia.
Questo ha urtato la tua sensibilità, lo capisco. Ma un post "di sbotto", monoriga, è contro lo spirito di GcG.

Luca, prendi atto del fatto che una curiosità "tecnica" in una storia così drammatica andrebbe espressa in modo più... delicato. Vedi per esempio il post di Ariele.

Giulia Cursi:
Io piuttosto mi porrei la domanda: Se loro immaginavano di essere ognuno un pirata su una nave, ipotizzando che non usassero meccaniche di risoluzione dei conflitti o di altro tipo lo rende un gdr?

A me interessa poco definire questa cosa, piuttosto dico che è davvero interessante storicamente e umanamente che si siano rifugiati in un mondo immaginario per non impazzire. Del resto non sarebbero i primi credo che in una situazione estrema immaginano di essere altrove e qualcun altro.

Però ammetto che è un tema davvero difficile da gestire.


--- Citazione da: Ariele Agostini - 2012-07-27 04:31:58 ---Personalmente non mi viene da chiedermi se avessero dei metodi di risoluzione. Che giocassero d20 system o che fosse un conch shell, rimane comunque una storia molto bella, molto triste, e molto poetica. Sarei curioso di approfondire, se qualcuno ha qualche dato in più.

--- Termina citazione ---

A me piacerebbe avere qualche dato storico in più se si riesce ad ottenere, tipo il nome del museo.

Ander:
Vado un po' a memoria, ma ricordo di aver letto di reazioni simili da parte di prigionieri di guerra in Vietnam; sostanzialmente con la mente si erano rifugiati in un "posto sicuro" dove i loro carcerieri / aguzzini non potevano raggiungerli. Come a dire, qui mi malmeni e sono nella sporcizia, ma poi vado lì dove è tutto bello e tranquillo e pulito. Meno avventuroso della barca, indubbiamente, ma il concetto credo sia abbastanza simile. Cerco se trovo qualcosa in merito.

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