Mi ci è voluto un pò per riordinare il materiale.
Eravamo io, Giulia, Mr Mario, Manuela Soriani e Mattia Bulgarelli e abbiamo passato un meraviglioso weekend. Abbiamo sgranocchiato pranzetti leggeri alternati a pizze&gelato. Abbiamo spupazzato gatti&divani. Abbiamo visto Scimmie&Bassotti. Abbiamo fatto puzzle, parlato di fumetti, di politica, di case editrici e di famiglie.
E abbiamo giocato a MostroCuore.
Al ritorno io e Giulia abbiamo parlato un bel pò della giocata.
Io ho finito a metabolizzarla dopo pranzo. Prima mi sentivo il mio personaggio addosso, perché credo che ci sia finito dentro una buona parte di me.
Mi capita spesso che dentro ai personaggi ci finisca buona parte di me. Raramente mi capita di riflettere così a lungo sui personaggi e su quello che hanno fatto e su cosa possa significare. Di trattare i personaggi di un GdR come fossero stati i personaggi di un libro o di un film, di giudicare le loro azioni e le loro parole.
Ne ho parlato con Giulia in macchina e ne ho parlato un pò con Mario su G+. E vorrei condividere i miei pensieri e riflessioni anche con gli altri che hanno giocato con noi (e con chiunque sia interessato).
Non riporterò tutta la fiction, ma chiunque volesse può chiedere approfondimento e sarà accontentato.
Giulia era Susanna, una serpentina proveniente da una decaduta famiglia filomonarchica italiana.
Io ero Adam, un vampiro scappato di casa che vive col suo Signore.
Mattia era El Pedro, un Lupo mannaro ispanico con una vita difficile e dura.
Mario era Hecate, una strega. Madonna che strega.
La giocata è ambientata in un quartiere abbastanza malfamato di una grande metropoli americana. E i personaggi non sono WASP. Il vampiro e la strega sono afroamericani. Susanna è italiana. Pedro è messicano.
Durante il ritorno in macchina io e Giulia abbiamo parlato un pò dei nostri personaggi. È un punto di vista esterno, quasi da spettatore.
È un punto di vista di qualcuno che giudica i personaggi che ha visto e come li ha visti.
Non è un giudizio sui giocatori e sul loro modo di giocare. I giocatori sono stati stupendi e ho adorato il gioco e il loro modo di caratterizzare i personaggi.
il discorso è partito da un mio commento su Adam, il mio vampiro.
Adam è chiaramente ferito e arrabbiato.
Non so se è nel giusto o no. Non so ancora cosa lo ha ferito, quale comportamento dei suoi genitori lo ha fatto reagire così, ma lui lo vede come qualcosa di grave e pesante.
È arrabbiato con il mondo e tiene tutti lontano da lui e secondo me (ma non ne sono sicuro) lo fa per vedere chi gli resta vicino.
Vuole un mondo di bene alla sorella, ma non la vuole vicino.
Mario ha commentato dicendo "fantastico. voglio dire, incazzato a morte senza essere in grado di dire perché? roba autentica"
Si. é roba autentica. Credo che dentro Adam ci sia finita buona parte di me e della mia adolescenza. E probabilmente molti nell'adolescenza hanno attraversato quella fase.
(qualcuno è entrato in casa dei genitori di Adam e li ha rapiti. Si è salvata solo la sorella che è stata presa da Caesar, il signore di Adam e portata nel loro rifugio...e Adam si sente tremendamente strano. E janet non sa se essere felicissima o sconvolta per aver rivisto il fratello dopo sei mesi di sparizione).
Adam vuole un mondo di bene alla sorella (Janet) e si racconta che non vuole la sorella vicino perché sarebbe pericoloso, ma è ovvio che è una panzana.
Me ne sono reso conto giocandolo.
Sentivo che Adam non la voleva, e la spiegazione più ovvia era che era pericoloso per lei.
Ma non è vero.
Secondo me lei rappresenta un retaggio della vita che lui si è lasciato alle spalle.
E lui non la vuole vicino perché sta cercando di scappare via da quella vita.
Però non vuole davvero scappare.
(vuole essere rincorso probabilmente)
Se volesse andarsene non avrebbe salvato il padre e la madre e sopratutto: io mi sforzavo di fargli dire alla sorella "devi tornare a casa tua, devi tornare da tua madre" però quando ero sovrappensiero Adam diceva "devi tornare a casa nostra" oppure diceva "i nostri genitori". Lui si sente ancora parte di quella famiglia. E forse si comporta in quel modo per punirli di qualcosa. Per punire i suoi genitori o per punire se stesso.
Adam sulla famiglia ha un punto di vista molto diverso rispetto a Susanna, la serpentina. Giulia ha presentato Susanna con un rapporto molto strano con il fratello maggiore. Lui è il primogenito e chiaramente il preferito. Sembrava esserci invidia e rivalità. Ma vedendoli interagire insieme invece Susanna e Michele erano tutto fuorché rivali. Ad ogni minimo problema si tenevano vicini, si coprivano le spalle a vicenda, si consigliavano. Cercavano in tutti i modi di proteggersi dal mondo e di proteggersi dalla loro famiglia (sopratutto dalla loro famiglia. Del mondo non hanno paura....della loro famiglia si. Sopratutto del nonno).
Mi ha spiazzato, ma era molto piacevole vederli interagire. Mi aspettavo una famiglia di serpenti maliziosi e manipolatori, e invece mi sono trovato due fratelli uniti che si vogliono un bene autentico.
Anche Pedro come personaggio è molto più positivo e molto meno contorto rispetto ad Adam.
Lui cerca persone che gli stiano vicino in un modo molto più sano. È cresciuto in un ambiente di merda che gli ha lasciato poche scelte. Deve spezzare gambe, riscuotere crediti, minacciare persone. È solo un ragazzo eppure deve fare ste schifezze per tirare avanti. Però giocandolo ho visto qualcosa di molto diverso.
Non è un bullo arrogante e non è un teppistello da quattro soldi. Si sacrifica volentieri per gli altri, chiunque siano, e si prende le bastonate al posto degli altri senza sapere esattamente perché.
Ha aiutato Adam che voleva recuperare i suoi genitori, rapiti dai datori di lavoro di Pedro (roba di soldi prestati, di scommesse perse, di aziende andate a male) e Pedro non ha fatto domande di nessun tipo. Ha aiutato Adam perché ad istinto sentiva che era giusto.
Non è un pensatore, non è un calcolatore, non è infido e non è manipolatore. Non è un alfa, perché non cerca di comandare. Ha un bisogno estremo di inserimento, di sentirsi parte di qualcosa (non a caso è l'unico di cui non si sia vista PER NIENTE la famiglia, neanche nominata). E per sentirsi parte di qualcosa protegge gli altri. Li protegge fisicamente e li protegge socialmente (più di una volta ha preso le parti di Adam, difendendo le sue azioni sconsiderate e giustificandolo spiegando agli altri che ha una situazione estremamente incasinata....quando Pedro probabilmente ce l'ha molto peggiore).
In una situazione molto incasinata (Adam ha mandato Susanna all'ospedale dopo averla bevuta...ed ha ipnotizzato suo fratello Michele per farla abbandonare. Era in darkest self, ma non è una scusa. Ha fatto del male agli altri, fisicamente, socialmente e mentalmente) Pedro ha trovato il tempo per tranquillizare Adam, calmare Michele, andare a trovare Susanna, stare vicino a Hecate (con la quale ha una romance sempre crescente) e cercare di confortare l'amica gelosa di Hecate (Trish), che lo accusa di essere una presenza dannosa per Hecate. Tutto questo mentre era sfinito e ferito dalla notte precedente (quando ha dato una grossa mano ad Adam tirando fuori i suoi genitori dalle grinfie di un lupo mannaro inferocito).
El Pedro è fiero di quello che è. Gli piace esserlo. Fa finta che è una maledizione, perché gli fa comodo, ma adora essere quello che si fa in quattro per gli altri...e il lupo gli serve proprio per questo.
Hecate invece è un'altra storia
prima di tutto ho l'impressione che sia fondamentalmente sola.
E che non ci stia male.
Tiene le persone abbastanza lontane da lei (da notare che tutti gli altri hanno qualcuno con cui confidarsi o con cui si sono confidati) invece lei si comporta in modo ambiguo. Ascolta gli altri, ma non dice niente di se.Sembra una specie di maniaca del controllo, e quello che ha fatto al padre di Adam (che in seguito all'aggressione p diventato un lupo mannaro) non è affatto bello.
Gli ha impedito di fare del male, ma non è una cura ne un aiuto.
Ha scelto una via veloce per far sembrare di aver risolto un problema. Non ha mai detto che fosse una cura.
Adam voleva chiedere semplicemente a Pedro di insegnare a suo padre ad essere un Lupo Mannaro. E invece Hecate si è messa di mezzo, dicendo di avere una soluzione, ma senza dirla a nessuno.
Pedro si fida di lei e la fa fare. Adam è troppo arrabbiato per informarsi. Hecate maledice il padre di Adam, rendendolo incapace di ferire chicchessia.
Trish è convinta che Hecate stia cominciando a mentire, ma in realtà è da molto che va avanti a menzogne. All'inizio erano piccole e probabilmente il nonno con cui vive faceva finta di non vederle, ma ora stanno diventando grosse (un ragazzo "bad" come Pedro, che puzza di delinquente lontano un miglio...sta fuori casa senza avvertire, si fa accompagnare in giro con scuse assurde) e non ho ancora visto come suo nonno reagirà alla meravigliosa notizia "Dai...la sorellina minorenne di Adam viene a stare da noi...".
Tra parantesi, la madre di Adam è proprio una bella tipa:
ritrova il figlio dopo 6 mesi che è sparito, il figlio rischia il collo per salvarla, in un attacco di rabbia Adam le grida "vaffanculo" e la sua reazione (madre premurosa) è stata "mio figlio è un mostro, quindi per favore Hecate (16enne sconosciuta che ti presenti alla mia porta dicendo di avere una soluzione alla licantropia), prenditi cura della mia altra figlia e tienila lontana da suo fratello".
E io quando ho sentito quel discorso mi son detto "ma che bella madre responsabile. chissà perché Adam è scappato via?"
Certo, la situazione era dura e assurda...ricompare il figlio dopo 6 mesi (lei ancora non sa che è un vampiro...a meno che Janet non glielo abbia detto), gli strozzini rapiscono lei e suoi marito (e per poco non rapiscono anche Janet) ed è normale che sia sconvolta.
Ma in una situazione così di merda lei preferisce mandare sua figlia minorenne insieme ad una adolescente sconosciuta che vive nel quartiere peggiore della città??!!
Si, è sconvolta. È chiaramente sconvolta, ma io non la candiderei a "madre dell'anno".
E ripeto: questo è un mio giudizio da spettatore. Sto giudicando i personaggi in base a quello che ho visto.
E quel modo di comportarsi per me la dice lunga sul rapporto di quella famiglia con i figli.
Quantomeno pensano che i loro figli, in un momento difficile, siano sbolognabili al primo sconosciuto che sembra essere simpatico.
questo non significa che non gli vogliano bene
La madre di Adam è chiaramente legatissima ai suoi figli. Ma per lei ovunque era meglio che lì. Qualsiasi altro posto è meglio di quella famiglia.
E il fatto che c'è un lupo mannaro in casa ha solo evidenziato il problema. Non era quello il problema. È in casa sua, con suo marito. Ed ha deciso (senza neanche consultare il marito) di dare via la figlia (e ripudiare il figlio) solo perché ora devono capire cosa fare della loro vita.
Non è il problema di un lupo mannaro o degli strozzini. Qualsiasi altro grande problema sarebbe stata una scusa valida.
Percepiscono i figli come un peso. Esattamente come Adam e Janet percepiscono loro.
Si vogliono un bene dell'anima, ma non sanno assolutamente che farsene gli uni degli altri.
Janet supplicava Adam di portarla via da quella famiglia. E Janet piange di continuo convinta di essere la fonte dei problemi. Adam anche sa comunicare a malapena con le persone.
E mentre in macchina pensavo a queste cose cominciavo a capire perché Adam è arrabbiato con il mondo. Adam non è una bella persona da quel punto di vista.
È una persona che fa male a chi gli sta vicino (Janet, sua madre, Caesar, Susanna, Pedro), solo per vedere chi ha il coraggio di stargli vicino dopo che si è fatto male.
Pedro e Caesar gli sono rimasti a fianco. Nonostante Adam abbia minacciato gli amici di Pedro. Nonostante Adam si sia comportato malissimo con Caesar. E infatti per loro lui prova nitidamente qualcosa di positivo.
Queste cose non le ho pensate a priori. Sono miei riflessioni a posteriori su quello che è emerso dopo tre intense sessioni di gioco.
Mie riflessioni. Perché altri possono vederla in modo estremamente diverso (Ed è cosa buona e giusta!!!).
Ci ho messo un bel pò per togliermi Adam di dosso. ce l'ho avuto sulle spalle per tutto il viaggio di ritorno e per tutto il lunedì mattina. Poi dopo pranzo piano piano mi è scivolato via.
Come dicevo prima dentro Adam ci sono finite alcune parti di me.
Mario in chat mi ha chiesto se Adam si odia per quello che è...e secondo me lui non ha razionalizzato a tal punto da odiarsi. Ma se è incazzato con il mondo (persino con chi non gli ha fatto niente, come Susanna o come Janet)è ovvio che in realtà è incazzato con se stesso
Quindi si: si odia, ma non lo sa.
E quando qualcuno gli fa notare le sue cagate (qualcuno che lo tiene vicino nonostante lui lo ferisca...Caesar) allora Adam mette la testa a posto.
I personaggi sono ancora da approfondire, si vede nitidamente che nascondono molto più di quello che c'è. Ma abbiamo cominciato a vedere la loro psicologia. È davvero un bella giocata e non vedo l'ora di vedere come si evolveranno i rapporti tra di loro. ^_^
Alla quarta sessione! ^_^
scusate di nuovo se queste mie riflessioni sembrano pretestuose o arroganti. Non sto dicendo a nessuno come deve giocare il proprio personaggio (anzi...direi che sono stati tutti giocati ottimamente). Questi sono solo i miei commenti e riflessioni su quello che ho visto e sull'idea che mi sarei fatto di quei personaggi se li avessi visti in un film o letti in un libro.
Grazie dell'esperienza stupenda.