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[MotW AP] Lake Charles, Louisiana
Daniele Di Rubbo:
--- Citazione da: Davide Falzani - 2012-07-17 17:41:17 ---Per quanto riguarda invece l'ultima scena, dal mio punto di vista c'è stato un piccolo "problema di tempi". Nella scena precedente al discorso di Roy con Viktor, io e Annie eravamo dentro la macchina con la ragazza che avevamo salvato mentre nella scena successiva ci avevi già catapultati dentro la cripta: io a quel punto ho detto "aspetta, posso fare qualcosa prima di entrare nella cripta?" D'altro canto, né io né Annie, mi pare, avevamo detto che entravamo dentro. Io volevo entrare preparato, sapevo benissimo che lì dentro c'era un numero abbastanza grande di vampiri. A quel punto, visto che tu ci avevi dato il consenso, ho fatto le mie azioni.
--- Termina citazione ---
Allora, precisamente io vi ho chiesto come intendevate agire e voi mi avete detto che raggiungevate Roy. Siccome lui aveva fatto di tutto per farvi arrivare in tempo io ho impostato la scena direttamente nella cripta e vi ho chiesto cosa intendevate fare. Solo dopo questo voi mi avete detto che avreste preferito fare qualcosa prima.
In quella situazione, me ne accorgo ora, la mia risposta avrebbe dovuto essere qualcosa del tipo: “Va bene, potete farlo, ma in questo modo sprecherete la possibilità che vi ha dato Roy. Intendete veramente farlo?” (ossia dire le possibili conseguenze e chiedere).
--- Citazione da: Davide Falzani - 2012-07-17 17:41:17 ---Un'ultima annotazione: mi sono trovato un po' in difficoltà con il manipulate someone. Ogni volta che cercavo una conversazione mi facevi tirare il dado per fare questa mossa anche quando, molto probabilmente, non serviva. Esempio: quando siamo arrivati la seconda volta al diner, io stavo parlando con la cameriera per dirle che mia nipote si era sentita male, cercando di instaurare con lei un rapporto di empatia (era una bambina con due tizi poco raccomandabili) e immaginavo che lei, a maggior ragione essendo una donna, si avvicinasse emozionalmente alla bambina. Qui mi hai fatto tirare per la prima volta il dado, ma secondo me io non la stavo raggirando. Comunque, in seguito mi sono messo in disparte e ho lasciato che Roy e Annie parlassero con la donna ma visto che il poliziotto (in maniera secondo me abbastanza incomprensibile) si era messo in mezzo, io mi ero avvicinato per cercare di tranquillizzare la situazione ma ancora una volta ho dovuto tirare i dadi mentre secondo me, semplicemente facendo una scena parlata, la situazione si sarebbe risolta. Comunque, quando siamo arrivati alla centrale di polizia, dopo che la bambina ha avuto quella sorta di crisi isterica, io ho cercato di far capire al poliziotto che la bambina non stava molto bene (emotivamente) e ancora una volta ho dovuto tirare i dadi. Magari mi sbaglio ma la scena poteva venire molto meglio se la si lasciava un pochettino procedere e nel caso avessi avuto bisogno di raggirare qualcuno, lasciare a me il compito di dichiararlo.
--- Termina citazione ---
No, su questo punto sono categorico. Tu giustamente cercavi la conversazione, ma lo facevi su punti su cui i PNG non erano ben disposti, ecco perché dopo un po’ che la cosa andava avanti, ti dicevo “allora lo stai manipolando?”. Se tu mi rispondevi di no, allora dovevi cambiare disposizione nei suoi confronti, perché se vuoi ottenere qualcosa da loro, qualcosa che cosí su due piedi non sono disposti a darti, allora li stai manipolando. Le regole dicono che se lo fai lo fai e che se lo vuoi fare allora lo devi fare. Non funziona come nei giochi tradizionali, nei quali tu mi parli fino a che io GM ti do ragione perché hai interpretato bene o perché mi sono scocciato di girarci attorno: qui se lo vuoi ottenere devi tirare; non ci sono santi.
Nel primo esempio che fai, stavi chiaramente mentendo per ottenere una disposizione positiva della cameriera (hai persino mentito sulla qualità del cibo che avrebbe fatto star male la ragazzina – e mi dici che non la stavi raggirando?); è per quello che ti ho fatto tirare. Hai fallito ed hai ottenuto una disposizione negativa. Volevi ottenere qualcosa, ma ti è andata male: è cosí che funziona. Tu dici che il poliziotto si è messo in mezzo in maniera incomprensibile, ma in realtà è il frutto di una mia mossa: ho annunciato cose brutte a venire. Vi ho detto che vi stava guardando in maniera molto sospettosa, perché pensava che steste importunando Leticia. Ovviamente voi siete andati avanti per quella strada, come se io non vi avessi avvisati, e io non ho potuto fare a meno di farlo intervenire (perché tutto è una minaccia).
Quando ti sei messo in mezzo col poliziotto, io avevo già deciso e narrato che lui intervenisse direttamente, andando da Roy e Annie per dirgli di lasciar stare Leticia, ma tu ti sei messo in mezzo (per giunta hai tirato fuori la scusa delle indicazioni stradali, che era palesemente una scusa). Volevi chiaramente che lui ti desse attenzione, lasciando perdere loro due; ma il poliziotto non era intenzionato a stare ad ascoltare te al posto di andare a controllare cosa stesse succedendo: mi pare logico che tu dovessi manipolarlo per ottenere quello che volevi. Altrimenti tu potevi dirmi, “ok, non lo sto manipolando” e io ti avrei risposto che il poliziotto non ti dava attenzione e andava diretto da Roy e Annie.
Quando siete arrivati alla centrale di polizia, la scena dell’isteria di Annie è stata sbloccata perché io ho lusingato Ernesto con i PX se avesse seguito il suo Dark Side. Ernesto ha accettato ed Annie ha sbottato: col poliziotto non avevate ancora chiarito la vostra situazione e si ritrova davanti una situazione del genere, non può che saltare a delle brutte conclusioni! Ora, tu stavi cercando di convincerlo che Annie era solo una bambina e che fosse normale che si comportasse cosí, mentre noi sappiamo che era palesemente un effetto innaturale dettato dal suo Dark Side. Hai preso giustamente il controllo della situazione e ti stavi mostrando risoluto, come se la cosa fosse semplice routine e nulla di cui preoccuparsi. A quel punto non potevo lasciar correre e decidere di arbitrio: di nuovo, non è cosí che funziona in questo gioco. Allora ti ho chiesto di agire sotto pressione perché, dopo una consultazione col gruppo, abbiamo deciso che non era esattamente un tentativo di manipolare qualcuno.
Per farla molto semplice, io forse sono corso un po’ troppo in fretta al tiro, ma tu non potevi davvero pensare di cavartela solo parlando: se lo fai lo fai; se vuoi ottenere qualcosa da un PNG che non sarebbe ancora disposto a dartelo devi tirare. Non c’è niente da fare! Lo dice il regolamento.
Davide Falzani:
Però, permettimi un'osservazione: noi non potevamo a prescindere sapere che Leticia fosse ostile alle nostre domande, prima ancora che le facessimo. Quando all'inizio ho mentito sulle condizioni della bambina era in risposta all'atteggiamento di Roy di sbarrargli la strada, non x estorcergli un'informazione che per quanto io sapevo, lei magari voleva anche rivelarci. Mi spiego ancora meglio: come facevo a sapere che lei non voleva parlare del cacciatore disperso se ancora glielo chiedevo? Una volta chiesto, vista la sua riluttanza, allora sì sarei stato indotto a manipolarla per ottenere una risposta. Mentire su qualcosa, secondo me, non è per forza manipolare. Invece, alla luce del fatto che il poliziotto dovesse interpretare una presa di posizione dura (in conseguenza del mio ritiro di dadi), hai fatto una giusta interpretazione.
Daniele Di Rubbo:
Ho deciso che Leticia fosse stata scocciata dal cacciatore Frank Moseley dopo che tu hai sbagliato il tiro. Non lo sapevo neanche io prima (non avevo neanche deciso che si conoscessero, semplicemente è stato un risultato del vostro tiro di investigare, all’interno della casa di Moseley, a suggerirmi che in qualche modo lui stesse osservando il diner); l’unica cosa che sapevo è che avevato approcciato in maniera dura e che lei per quello era maldisposta nei vostri confronti; eravate voi che volevate qualcosa da lei, e quindi dovevate tirare per manipolarla.
Seguendo il regolamento:
--- Citazione da: “Monster of the week”, p. 61 ---This move is used to get people to do what you want, but you need to give them a reason to do it first.
--- Termina citazione ---
Volevi farle fare una cosa che voleva il tuo personaggio ma non lei: se lo fai lo fai, lo stavi anche facendo vedere, quindi la stavi manipolando. Se non volevi ottenere niente da lei allora dovevi dire “no, allora, non la sto manipolando” e io ti avrei chiesto di cambiare narrazione, come se non volessi davvero ottenere niente da lei.
TartaRosso:
Ciò che dice Daniele è corretto. AW (e derivati) funzionano così (in generale ovviamente, magari fra qualche tempo uscirà un gioco basato su aw ma che ha regole diverse su questo punto).
Però ho notato una cosa che succede a volte (e che in verità ha evidenziato anche Daniele). L'arrivare troppo presto al tiro prima di aver sviscerato per bene la discussione con il png.
Attenzione, questo non vuol dire fare discussioni chissà quanto lunghe però non vuol dire neanche arrivare subito al tiro.
Ma lo stesso Daniele ha detto che forse ha fatto troppo in fretta. Cosa anche comprensibile in una demo.
Ah sì noti una cosa. Se al Keeper sembra plausibile che il png dia al protagonista ciò che lui vuole senza troppe discussioni è lecitissimo che ciò succeda.
In fondo il principio "fa sembrare il mondo reale" copre anche una situazione del genere (o il principio equivalente in motw di cui non ho letto il manuale).
In tutti gli altri casi sì va al tiro e la cosa viene risolta così. Al contrario di molti tradizionali dove ci sarebbe una fase in cui sì convince il master.
Per completezza fra l'altro voglio dire che una tecnica di gioco del genere non è assolutamente negativa. Potrebbe benissimo uscire un gioco fra qualche tempo che ti dice che in certe situazioni per fare un qualcosa in fiction devi convincere il controllore del personaggio. Ma una regola del genere probabilmente sarebbe esplicita e inclusa in un corpo di regole, sì spera, omogeneo.
Magari un gioco del genere c'è già e io non lo conosco. Visto tutti i giochi che escono in continuazione :) .
Davide Falzani:
Adesso ho capito, è proprio una peculiarità di questo gioco e anche un po' delle demo. Purtroppo a me piace un po' troppo "parlare e recitare", in questi casi devo utilizzare di più le regole del gioco.
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