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Perché il background ci fa cacare?
Alessandro Piroddi (Hasimir):
--- Citazione da: Loktar - 2012-07-13 13:41:48 ---Oltre questo, il BG è particolarmente importante per alcuni giochi, classico esempio vampiri: li non avviene nulla per caso, quindi se sei in una città, stai li per un motivo specifico, che spesso si intreccia con gli altri, in questo caso un BG coerente è il minimo.
--- Termina citazione ---
Loktar ti voglio bene lo sai... però... BALLE! è_é
In quanto power player inveterato io ricordo bene che a Vampiri (così come ad ogni altri Tradizionale io abbia mai giocato) il BG non serviva a nulla di quello che ti veniva insegnato servisse :P
Se non facevi un bel BG corposo eri un giocatore scadente, però poi nessuno lo leggeva MAI ... il Narratore (e ne ho cambiati tanti, negli anni, e ho Narratto io stesso) ne riceveva 4 o 5, li scorreva per qualche spunto occasionale... roba da consumare alla 1a sessione tanto per dare una giustificazione alla presenza dei PG nel setting X... e via, dimenticati per sempre.
E questo lo facevano i Bravi Master, mica tutti!
Per i Giocatori il BG aveva unicamente 2 scopi:
- darsi un tono ... se scrivi un bel bg sei figo (anche se NESSUNO lo leggerà, perchè di fatto è noioso)
- giustificare i pallini sulla scheda
...
Poi nei giochi Moderni è semplicemente lesivo della creatività del giocatore, che si auto-limita :P
Daniele Di Rubbo:
Mi ritrovo ad aggiungere poco, se non che concordo. Però alcuni lo usavano anche sinceramente perché volevano “calarsi nella parte” (non sto facendo prese per il sedere; conosco almeno una persona che lo faceva sinceramente per quello). Probabilmente è un tipo di disposizione più comune a certi aspetti dell’esplorare il mondo e i personaggi per come sono (right to dream?).
Patrick:
Wolkezerteilen è in topic? xD
Cmq io aggiungo un'altra considerazione: la mia esperienza in generale coi bg è che li fai, ti fai un'idea del personaggio, e poi giocando viene totalmente diverso.
Nel gruppo di dnd che masteravo il ladro ha fatto il bg da spia/assassino superfigo e tenebroso, e alla fine era un donnaiolo "swashbuckler" (che prendeva 1 su tutti i tiri contro trappole, sia scovare che disattivare che, ovviamente, i TS).
Nei live fantasy che faccio c'è la possibilità di scrivere un bg per il personaggio, ma io non l'ho ancora fatto: un po' perchè voglio che la parte interessante di storia del personaggio sia da quando inizio a giocare in poi (non prima), un po' perchè non ho voglia di scriverlo (e comunque non lo leggerebbe nessuno), ma soprattutto perchè voglio tenermi libero di poter improvvisare quello che mi pare: non voglio arrivare ad un punto e dire "cacchio, sta cosa sarebbe fichissima, ma non ci sta da BG...". Il Bg di quel personaggio è quello che è stato giocato da quando ho iniziato.
L'unico modo sensato secondo me di usare il bg in D&D (o altri giochi tradizionali) è per preparare l'avventura: si può usare per avere qualche spunto, e per rendere l'avventura più interessante per i personaggi incorporando cose che a loro probabilmente interessano. Ma come detto, in pochi lo fanno...
Poi arrivano giochi come Anima Prime con Seeds, Backgrounds e Links, Solar System con Evento Eroico, Background e Identità Culturale, Apocalypse World con gli St e le domande, e il BG in senso classico diventa inutile ^^
Moreno Roncucci:
Il background, nei tradizionali, è semplicemente l'unico momento in cui puoi giocare il personaggio che vuoi.
Appena inizierà la partita il GM ti farà fare quello che vuole lui, trascinandoti per missioni di cui non te ne può fregare di meno, senza alcun senso per il tuo personaggio, o con un senso stiracchiato secondo gli interessi "della storia del GM". In pratica, dal momento in cui inizi a giocare, sei una pedina, non un protagonista.
Quindi, se vuoi giocare un personaggio raffinato e crudele, devi scriverti nel background fatti che lo presentino come raffinato e crudele. Altrimenti, col cavolo che riuscirai a farlo vedere in partita!
In pratica, il background è l'unico momento in cui puoi "interpretare" davvero il tuo personaggio.
Farlo invece in un gioco funzionante significa che ancora non ti fidi del gioco, e lo tratti come un parpuzio qualsiasi.
Daniele Di Rubbo:
Aggiungo soltanto che, a volte (come nel caso che mi ha spinto a scrivere il primo post), non credo che sia mancanza di fiducia, quanto semplicemente abitudine a farlo perché l’hai fatto fino all’altro ieri.
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