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[Monster of the Week MotW] Cosa vuol dire “agisci come se fossi l’eroe”?

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Daniele Di Rubbo:
Posto qui una mia riflessione/risposta alla domanda che mi è stata fatta da Maurizio (new entry su Google+), dopo la prima demo di Monster of the Week, che si è tenuta ieri sera su Google+ Hangouts. Non posso linkare il post originale perché l’evento è privato e quindi non ve lo farebbe vedere. Ad ogni caso ho copincollato la mia risposta sul mio blog (http://evilcarrionetteshoppe.wordpress.com/2012/07/12/monster-of-the-week-cosa-vuol-dire-agisci-come-se-fossi-leroe/) ma il testo è lo stesso che posto di seguito.

Ma perché lo posto? Semplice: secondo me può interessare almeno ad alcuni di voi. Se non vi interessa o non siete d’accordo potete gentilmente fregarvene, oppure intervenire costruttivamente.


--- Citazione ---Tu stai parlando  delle “Hunter’s Agenda” (prima pagina del “Monster of the Week Hunter Reference”). In questo caso penso che sia proprio da intendere nel senso etimologico: “le cose che i cacciatori devono fare”. In particolare, al punto uno (quello a cui ti riferivi prima): «Act like you’re the hero in this story (because you are)».

Cosa vuol dire? Bella domanda. Cosa vuol dire per te essere l’eroe? Essere il protagonista? Quello lo sei già (e sempre), in quanto giocatore di uno dei personaggi protagonisti. Secondo me qui intende qualcosa di più: cioè comportati come se fossi un eroe, perché in fondo lo sei davvero. Ti sta dicendo di fare le cose fighe come se fossi un eroe. Ti sta dicendo di protagonistizzarti!

Che cosa voglia dire essere un eroe è facoltà tua stabilirlo mentre giochi, e può avere anche dei lati negativi. Pensa a Supernatural: quante cazzate fanno! come sono imperfetti! Eppure sono degli eroi. Pensa a Buffy: fanno le cazzate, sbagliano, a volte sono proprio malvagi, ma sono sempre eroici.

Quindi, sì, la risposta è che dipende da te: varia sul tema, facci vedere cosa vuol dire per te essere eroico. Ricordati solo che se tu smettessi di essere eroico nel senso più piatto non cacceresti nemmeno più, ti comporteresti come un mostro a tua volta: quindi è chiaro, come dici anche tu, che non è quello lo scopo del gioco. Se però ti spingi dall’altra parte della barricata vedrai come stia veramente a te dire cosa voglia dire essere un eroe.

Detto questo, se fossimo in un gioco tradizionale io, che sono il Custode, ti avrei detto cosa vuol dire essere l’eroe per me, e quella sarebbe stata l’unica versione ufficiale, unico canone di giudizio. Ma quanto è più interessante vedere cosa vuol dire essere eroe per ognuno di voi (e anche per me, che comunque giudico, in fondo, come tutti i giocatori/spettatori)?
--- Termina citazione ---

Serenello:
Niente da aggiungere da parte mia, post perfetto.

Al massimo posso dirti cosa vorrebbe dire per me "essere l'eroe".
Vuol dire spingere il mondo dove lo voglio io, cercare la soluzione fra quelle più congeniali a me, non tirarmi indietro, proteggere gli innocenti (e anche qui la definizione di "innocente" spetta al giocatore), fare la cosa giusta (idem), impedire le cose brutte (idem).

Per fare qualche esempio sulla fiction di riferimento io trovo estremamente eroici tutti i personaggi di Supernatural. Saw e Dean ovviamente (in maniera così diversa fra loro) ma anche Castiel e Ruby sono "eroi" in un senso più largo.

Mattia Bulgarelli:
Aggiungerei (se sono OT, splitto) che secondo me anche altri giochi andrebbero giocati con questa mentalità da "sono un protagonista che può cambiare le cose".

Trollbabe di sicuro (sennò non è divertente) e certe serie di AiPS andrebbero giocate così.
E poi anche, da quel che ho capito dall'unica partita che ci ho fatto ad INC, Ravendeath (se sei il protagonista in cerca di vendetta, s'intende).

Altri titoli?

Zachiel:

--- Citazione da: Mattia Bulgarelli - 2012-07-12 20:37:22 ---Altri titoli?

--- Termina citazione ---

Banalmente?

D&D 3.5 o 4e, giocato cartaceo.
Un personaggio fatto per rintanarsi in una locanda a fare l'oste senza andare all'avventura puoi giocartelo in land, dove il 99% del gioco è chiacchierare con altri PG, ma ad un tavolo ammazza (ancora di più) le partite.


EDIT: aggiunta l'edizione.

Mattia Bulgarelli:
Mhhh... forse.
"D&D" vuol dire davvero troppe cose troppo diverse, temo.

In un certo senso sì, i personaggi di molte versioni di D&D, se sono propositivi e affrontano i guai senza farsi troppe pare e senza fare i pavidi, creano una partita migliore... però il regolamento rema contro: i DnD sono spesso giochi in cui vuoi "risolvere una situazione evitando i guai" (guai che fanno perdere P.F., e se questi finiscono perdi il Protagonista!), più che "fare l'eroe".

Ne parliamo in altro thread, magari?

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