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[AP] Angeli e Demoni, D&D 3.5 e Donjon: parallelismi evolutivi.

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Loktar:
Giocando ieri a Donjon, è capitato questo evento: il nostro mago ha deciso di controllare se vi fosse qualche odore strano.

E' riuscito nel tiro ed il master ha colto la palla al balzo per inserire un primo incontro con i nemici.

Partita di D&D, io giocatore: per una serie di eventi, sono costretto a fare un viaggio da solo, ed il master coglie la palla al balzo per inserire un mio vecchio nemico.

Angeli e Demoni, io master: il mio giocatore dice di avere un contatto con delle succubi ed io sfrutto questo elemento per inserire una scenda dove si palesa un nuovo nemico.

Altro esempio: quando un PG entra in gioco, in tutte e tre i giochi la domanda del master è "descriviti".

Qui, invece, passiamo ad inserire dei mostri.

Donjon: abbiamo parlato di una chimera, e sembra proprio che ce la troveremo di fronte. Ovviamente non era prevista dal master, ed a lui va la scelta se cogliere o meno la palla al balzo.

D&D: come monaco dico che avevo dei nemici, il master prende la palla al balzo per inserire un nuovo elemento.

Angeli e Demoni: il mio giocatore dice di avere dei contatti in una casa chiusa clandestina. Prendo la palla al balzo: li ha ed inserisco una nuova trama.

Tutti e tre i giochi: tiri scoperti, il master NON PUO' BARARE.

Alla fine, ci troviamo di fronte ad un Parpuzio, un gioco che non ha la regola 0 ma che è obbligatoria per il sistema lacunoso, ed un nw, seppur ispirato ad un ben più famoso parpuzio.

Bene, che cosa pensate di questi veri e propri parallelismi evolutivi?

Io sono sempre rimasto molto colpito dal fatto che avessi un metodo di "masterizzazione" che seguisse, pur non sapendolo, più la logica tipica di alcuni nw che quella tradizionale, però noto che ciò ha due caratteristiche:

1) Non è una cosa isolata mia ma abbastanza comune.

2) Le persone che adottano questo sistema (tra cui me), hanno generalmente rapporti freddi se non di ostilità aperta con quelli che seguono un metodo molto più tradizionale: un caso?

Lascio a voi la palla :-)

Mattia Bulgarelli:
Ti va di specificare un pochino cosa vorresti da questo thread?
Che so, vuoi raccogliere testimonianze? Vuoi chiedere commenti sulle ultime due affermazioni che fai? Altro? ^_^

Moreno Roncucci:
Inserisco questa considerazione che credo sia indipendente dalla direzione del thread (e poi potrei comunque farla in verde come BMW).

La possibilità di inserire elementi prendendo spunto da affermazioni dei giocatori non ha niente a che vedere con la regola zero.

E' invece un aspetto dell'autorità su setting, personaggi e situazioni, e il poterlo fare (e come) dipende dal gioco (confronta la maniera di giocare OD&D descritta da Old Geezer QUI e confrontala con le regole di Apocalypse World, e nessuno dei due giochi ha la regola zero).

Usare la regola zero vorrebbe dire invece farlo quando le regole dicono che non puoi, e decidere sin dall'inizio, prima ancora di farvelo incontrare, che quel nemico rapirà il tuo personaggio (indipendentemente da quello che farete e dai risultati dei tiri) perchè al GM piacerebbe avere una scena in cui ti fa un monologo da ultracattivissimo da cartone animato con il tuo PG legato ad ascoltarlo...

Non confondere "regola zero" (il GM è sopra alle regole e può ignorarle) con "questo è un gioco" (le regole danno a tutti i giocatori, compreso il GM, la possibilità di fare certe cose). E soprattutto, togliere la regola zero non significa "adesso il GM sta zitto e tira dadi, il suo lavoro potrebbe farlo un computer" come sembrano temere molto GM tradizionali...  8)


Loktar:
Tre gli obiettivi:

1) Sapere se capita anche agli altri la stessa cosa (ovvero se comunque c'è stato questo parallelismo evolutivo).

2) Se anche ad altri è capitato che vi è un'incidenza non trascurabile di una netta divisione tra i gruppi di gioco che seguono questa filosofia e quelli più tradizionali (a volte non pacifica).

3) Esperienze, ipotesi e cause sui due punti di cui sopra.

Loktar:

--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2012-07-09 16:38:18 ---Inserisco questa considerazione che credo sia indipendente dalla direzione del thread (e poi potrei comunque farla in verde come BMW).

La possibilità di inserire elementi prendendo spunto da affermazioni dei giocatori non ha niente a che vedere con la regola zero.

E' invece un aspetto dell'autorità su setting, personaggi e situazioni, e il poterlo fare (e come) dipende dal gioco (confronta la maniera di giocare OD&D descritta da Old Geezer QUI e confrontala con le regole di Apocalypse World, e nessuno dei due giochi ha la regola zero).

Usare la regola zero vorrebbe dire invece farlo quando le regole dicono che non puoi, e decidere sin dall'inizio, prima ancora di farvelo incontrare, che quel nemico rapirà il tuo personaggio (indipendentemente da quello che farete e dai risultati dei tiri) perchè al GM piacerebbe avere una scena in cui ti fa un monologo da ultracattivissimo da cartone animato con il tuo PG legato ad ascoltarlo...

Non confondere "regola zero" (il GM è sopra alle regole e può ignorarle) con "questo è un gioco" (le regole danno a tutti i giocatori, compreso il GM, la possibilità di fare certe cose). E soprattutto, togliere la regola zero non significa "adesso il GM sta zitto e tira dadi, il suo lavoro potrebbe farlo un computer" come sembrano temere molto GM tradizionali...  8)

--- Termina citazione ---

Sia lode all'Imperatore, inquisitore,

Trovo estremamente istruttivo il materiale da voi condiviso: lo sto studiando già.

Chiarisco la mia posizione, per non incorrere nelle giuste ire dell'inquisizione.

Il mio esempio, riporta proprio come due diversi master di tradizionale (io ed un mio amico), comunque abbiano rinunciato alla regola 0 considerandola inutile quando non dannosa, inoltre hanno adottato altre strategie tipiche del NW.

Sia lode all'imperatore, nostra grazia e forza.

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