Autore Topic: è periodo di GdR Fantasy  (Letto 3067 volte)

Patrick

  • Membro
  • a.k.a. patmax17
    • Mostra profilo
    • Mio DeviantArt
è periodo di GdR Fantasy
« il: 2012-06-22 12:35:20 »
Ho notato una cosa: in questo periodo (in realtà molto di più qualche settimana fa, ma tant'è) si sta parlando molto di DnDNext. C'è chi lo schifa, chi trova cose apprezzabili, chi lo sta testando, chi...insomma, ci sono un sacco di pareri diversi a riguardo.

Noto però anche che, contemporaneamente a D&D Next, sento parlare molto di almeno altri tre gdr fantasy nella loro "fase finale": Lamentations of the Flame Princess , Dungeon World  e 13th Age. Mi pare siano tre giochi profondamente diversi (da quel _poco_ che so): LotFP è un old school (quindi dungeon-crawl, giusto?), DW è una hack di AW (che quindi immagino si incentri sulle relazioni tra i personaggi), e 13th Age è un gioco su personaggi che fanno avventure epiche in un mondo fantasy.

Trovo curiosa la coincidenza di questi giochi, e mi piacerebbe discutere un po' sui motivi: la gente forse rifiuta D&D Next e ripiega su altri giochi, nel senso che quei giochi si propongono come alternativa (spesso più mirata/specifica/coerente) al nuovo D&D? Quei giochi stanno facendo da "bacino di accoglienza" per i "vecchi affezionati" di D&D che non accetta la nuova iterazione? O i giochi più "piccoli" stanno semplicemente approfittando del generico interesse nel campo dei gdr fantasy causato dalle novità del colosso della wizards? O ancora qualcos'altro? O un po' di tutto?

Insomma, ci avete mai fatto caso? Che ne pensate della situazione?


Lo scopo di questo topic è semplicemente condividere questa mia osservazione e confrontarla con le osservazioni/esperienze degli altri utenti, e magari vedere se si riesce a cavare qualche osservazione/conclusione interessante da questo fenomeno ^^
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Re:è periodo di GdR Fantasy
« Risposta #1 il: 2012-06-22 12:51:14 »
Secondo me è perché tutte le iterazioni di D&D hanno promesso per trent'anni cose che poi non hanno mantenuto, lasciando così tante persone talmente frustrate che ora qualsiasi cosa di simile a D&D esca (fosse anche un retroclone con due regole diverse, come ne stanno uscendo a sacchettate negli ultimi due anni), queste persone insoddisfatte ci si buttano come mosche sul miele, nella speranza di ottenere finalmente quelle giocate che hanno sperato per anni di ottenere da D&D.

Giulia Cursi

  • Facilitatore Globale
  • Membro
  • *****
  • Nenhiril
    • Mostra profilo
Re:è periodo di GdR Fantasy
« Risposta #2 il: 2012-06-22 14:19:15 »
Mi spiace ma tutto quello che volevo da D&D me lo ha dato Trollbabe e tutto il resto me lo ha dato Monsterhearts... mi sento appagata. Per tutto il resto c'è la letteratura fantasy.
Account G+ - Account Facebook - Fanmail: 16 - Brava Utente™ - "Te lo fascilito io." cit.

Patrick

  • Membro
  • a.k.a. patmax17
    • Mostra profilo
    • Mio DeviantArt
Re:è periodo di GdR Fantasy
« Risposta #3 il: 2012-06-22 15:47:29 »
aggiungo anche un'altra osservazione: i tre giochi citati (dei quali, ricordo, so relativamente poco, quindi parlo per quello che ho sentito da altri), sono sì tutti e tre fantasy, ma sono tre giochi molto diversi tra loro, nelle meccaniche e nel genere di esperienza che vogliono creare. Ma tutti e tre sono molto seguiti e hanno successo (e vorrei anche far notare che non mi pare ci siano guerre tra i sostenitori dell'uno o dell'altro).
Personalmente credo che una delle interpretazioni sia che (citandomi da g+):
Citazione
"Col cavolo che ci sono 'giocatori di ruolo fantasy'. Ci sono giocatori di ruolo 'tattici', giocatori di ruolo 'esploratori', giocatori 'di relazioni', giocatori di ruolo 'avventurieri epici'. 'Fantasy' è dire tutto e niente." (forse faccio un passo un po' troppo lungo, ma mi sento anche di fare un parallelo col concetto di "coerenza" di un gdr, inteso come "sapere che elementi vuoi avere nel gioco e costruire un regolamento tenendoli ben chiari in mente")

E questo mi riporta ai post di Matteo e Giulia: se i giocatori di D&D si stanno interessando a questi giochi (cosa ancora da dimostrare, sia chiaro), questo dimostra chiaramente che non esistono "i giocatori di D&D", nel senso che diversi giocatori vogliono cose diverse (e quindi ripiegano su giochi diversi, seppur sempre "fantasy"). Ognuno cerca qualcosa di diverso in D&D, perciò per averlo ripiegherà su giochi diversi rispetto a qualcun'altro.
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Serenello

  • Membro
  • aka Paolo Bosi
    • Mostra profilo
Re:è periodo di GdR Fantasy
« Risposta #4 il: 2012-06-22 16:51:30 »
Mi spiace ma tutto quello che volevo da D&D me lo ha dato Trollbabe e tutto il resto me lo ha dato Monsterhearts...

questo è male :(

Moreno Roncucci

  • Big Model Watch
  • Membro
  • *****
    • Mostra profilo
Re:è periodo di GdR Fantasy
« Risposta #5 il: 2012-06-22 17:40:48 »
Dividerei la Old School Renaissance (e i giochi che ne fanno parte, come Lamentations of the Flame Princess) dal più recente "ritorno al dungeon" che si vede attualmente nei gdr indie.

La OSR è qualche anno che è arrivata, e deriva direttamente da due cause precise:
1) La licenza che la WotC diede con D&D3 di creare nuovo materiale per D&D (anche se senza la più restrittiva licenza d20 non si poteva mettere il marchio)
2) La decisione della WotC di rimuovere i psdf delle prime edizioni di D&D dal loro sito.

La (1) ad un certo punto diede a diversi autori l'idea di creare dungeon "vecchio stile" per le vecchie edizioni di D&D: in effetti la licenza lo permetteva perfettamente, e c'erano ancora un sacco di persone che giocavano alle vecchie edizioni (il sondaggio di una quindicina di anni fa della WotC scopri che statisticamente dovevano esserci centinaia di migliaia di persone che giocavano ancora a D&D o AD&D senza manco sapere che esistevano edizioni successive)
All'inizio questi moduli davano per scontato che si giocassero con le vecchie edizioni di D&D, che la WotC teneva in commercio come pdf, ma per evitare di subire denunce, ecco che nasce la necessità di retro-cloni: giochi "finti" creati con la licenza (1) in maniera che i moduli per D&D possano "fare finta" di essere per un altro gioco.
A questo punto, nessuno ancora li gioca. Giocano direttamente a D&D.
 
Quando la WotC toglie dal commercio le vecchie edizioni (per spingere le nuove e cercare di limitare la proliferazione di moduli che con le nuove edizioni non si potevano giocare), ecco che chi non possiede le vecchie edizioni deve giocare direttamente i retrocloni. E visto che alcune modifiche iniziano ad esserci, ecco che molti PREFERISCONO giocare i retrocloni (creando una spaccatura nella OSR, fra i "puristi" che giocano davvero SOLO a D&D e gli altri)

Molti autori indie vedono con favore la OSR (Vincent Baker, per esempio, ma davvero, sono la maggioranza), anche perchè molti autori di retro-cloni usano anch'essi il modello "indie" di produzione.  Però io quando leggo i post nei forum e blog della OSR spesso mi sento soffocare, pare di tornare davvero al medioevo. Insopportabile. (e la OSR non ricambia per nulla il favore, se parlano di autori forgiti di solito è per insultarli)
Penso sia anche un problema generazionale: per tanti autori Indie, la OSR è una possibilità di scoprire un modo di giocare esotico che non hanno mai conosciuto, pare di fare archeologia. Per me invece fa parte del mio passato personale ed è un periodo di gioco che non rimpiango per niente.

Invece, la proliferazione di "simil-D&D" nell'ambiente indie attuale è semplicemente sintomo di:
- problemi affettivi legati a D&D
- Invidia del P<beep> legata alle vendite di D&D.
- Il non considerarsi un "vero giocatore" se non giochi a D&D, e ovviamente non credere di essere un vero game designer se non scrivi una versione di D&D.
- Mancanza assoluta di coraggio e di fantasia, e vedere il gdr solo come D&D.

Ovvio che non sono TUTTI così, non basta creare un gdr con mostri e magia per rientrare in questa categoria (altrimenti ci rientrerebbe pure Trollbabe). Quelli di cui parlo sono i gdr che cercano di ricreare non solo L'IMMAGINARIO di D&D, ma anche il suo funzionamento.
Anzi no, parlo anche di quelli che scopiazzano l'immaginario SPECIFICO di D&D, (quegli elfi, quei nani, etc.) che è una roba che c'è davvero solo in D&D e che ha probabilmente rovinato il fantasy per sempre (togliendo la... fantasia al fantasy, rendendolo il genere più ripetitivo e fotocopia di tutti. Il fantasy D&D-iano è un insulto al genere creato da autori come Howard e Leiber e Tolkien)
Questo fenomeno lo associo al crollo di ambizioni e visione subita con il passaggio di molti autori da The Forge a storygames (anche se Vincent mi assicura recentemente che storygames non è assolutamente rappresentativa e questo mi tranquillizza un po'. In effetti, guardando anche alle vendite, anche se sono sempre nei thread non ci sono finora veri e propri "successi" fra quei giochi. Forse Dungeon World sarà l'eccezione, il kickstarter è andato bene, ma vedremo poi se il gioco sarà giocato ancora fra un po'...)


"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Ander

  • Membro
  • Andrea Ungaro
    • Mostra profilo
    • Anderopoli
Re: è periodo di GdR Fantasy
« Risposta #6 il: 2012-06-23 09:43:13 »
Tra gli indie "fantasy" di nuova concezione non dimenticherei "On mighty thews". L'avventura giocata nel pbf mi stava dando un certo numero di soddisfazioni.
Contro balrog, draghi, miniufo, orchi e paccottiglia varia dal 1987 o giù di lì

Tags: