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[Monsterhearts][AP] Whitewater

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Fabio Succi Cimentini:
MH, il gioco dell'estate, fa fioccare partite come funghi. Questa volta capita a me, Serena, Albi, Enrico ed Ernesto (MC), e soprattutto ora che sono dalla parte della Skin ho voglia di imbastire un minimo diario di bordo per tirare giù un po' di impressioni.

Dopo una valida discussione sull'evergreen "giocare in Italia o in America?" abbiamo optato per gli States. Whitewater è una cittadina di mare sfigata più di pescatori che di turisti, probabilmente nel Maine o dintorni: ne sappiamo ancora poco, dopo un'ora e mezza - o un'ora? - di gioco effettivo, ma non dubito che ne usciranno fuori delle belle.
Prima di tutto, qui ho voglia di parlare di come sorprendere e soprenderti: anche quando stai giocando da dieci minuti.

Io gioco Aaron il Mortale.
Avevo scelto già da qualche giorno che l'avrei fatto, perchè l'idea del ragazzo normale in mezzo alle creature mi intriga molto. Proprio per questo, quando ho cominciato a dare forma ad Aaron riempiendo la sua scheda, ho tirato fuori un bravo ragazzo con problemi molto terra terra: una famiglia numerosa (cinque fratelli) e povera, un incarico da barista per portare qualche soldo in più a casa. Fremo dall'immaginare come un personaggio così ancorato a necessità materiali possa relazionarsi a personaggi dalla natura così diversa, anzi superiore.

E proprio questo aspetto ha portato al mio primo momento di gongolante sorpresa. Il resto del cast (vi lascio di farli introdurre agli altri, se vogliono) è composto da:
- Undine la Selkie di Serena, sola e curiosa del mondo;
- Alastor il Fantasma di Enrico (aspetto mite e ladro della pelle di Undine);
- Anders il Fatato giocato da Alberto, sospeso tra due mondi.

Ascolto le presentazioni dei personaggi, comincio a gongolare durante il momento della Backstory in cui si : essendo io il Mortale, ho l'ultimo turno in cui dichiarerò chi è l'attuale vero amore di Aaron.
Lo ammetto: sin da quando Alberto diceva che avrebbe fatto il Fae, avevo un sentore abbastanza grosso che sarebbe stato il True Love. Tutto quello che associo al Fae in termini di sensazioni, di colori e impressioni, mi affascina tantissimo; e per come vedevo la bozza nella mia testa di Aaron, la creatura del Regno delle Fate che porta tutto quel turbinio di colori, il caos creativo, nella vita del ragazzo con priorità così concrete che il suo Guardare nell'Abisso è la mania di scarabocchiare, l'unico momento di creatività e divagazione che si può concedere. Era un'idea perfetta.

Già però, quando viene fuori dalla backstory del Fatato che Anders has captured Aaron's fancy, risuona un campanello nella mia testa: quell'elemento è appena entrato in gioco, forse non sarà necessario indicare Anders come il vero amore. Anzi, rischierebbe di mettermi legami ad un solo personaggio. Undine non mi ha messo nessun collegamento, comincio a pensare come sarebbe indicare lei; in fondo, per quanto l'idea del queer content mi interessi parecchio, è la sola ragazza del cast e non sarebbe una scelta stupida. Aspetto comunque Alastor, l'ultimo che manca prima di me, e lui decide che il mio Mortale sa che lui è un fantasma.
In quel momento gongolo. Diamine, ho le cose così chiare.
Arriva il mio momento: Alastor, tu sei il mio True Love.
Caro Aaron, bravo ragazzo: ti sei preso una cotta per un ragazzo morto cent'anni fa, e proprio per quel motivo.
E' già venuta fuori una cosa del mio personaggio che proprio non prevedevo fino al momento in cui ci siamo messi a dettagliare le Skin, e sto ridacchiando di aspettative come un ragazzetto.

Il secondo momento di epifania viene fuori in un paio di domande dell'MC. Quelle per introdurre le cose.
Prima di tutto Aaron è un ragazzo povero, e deve avere una nemesi: rispondendo tiro fuori Jenna Wilkins, la figlia dello sceriffo. Maledetta ape regina.
Seconda domanda: "Cosa hai comprato a un tuo fratello o sorella per l'imminente compleanno?" "Una mazza da baseball per Becca, che adora lo sport."
Tre secondi dopo, quella mazza è stata rubata - dalla cara Jenna, è evidente - e usata per picchiare Andie, una ragazza decisamente out. Aaron la raggiunge, Anders lo vede con in mano la mazza insanguinata sulla soglia del bagno, è chiaro che non finirà a rose e fiori; il ragazzo fatato gli dice a malo modo di chiamare l'infermiere, lui ancora stordito lo fa, io singulto vistosamente.
Appena cominciati i fatti in gioco e già ho un personaggio nei guai: proprio una pacchia, eh.

Però, frak, in cinque minuti di gioco ho già una prospettiva ribaltata sul personaggio. E un obiettivo che mi terrà impegnato per un po'.
Bravo ragazzo? Sì, esatto. Proprio per questo devo fermare Jenna Wilkins.
Dark mi serve a quello, per trovare un punto debole in cui colpirla. Toh, una relazione col prof. di letteratura (o così sembra dagli omini steccoli che si muovono sul foglio di Aaron): trovata la ferita, serve il coltello con cui incidere. E c'è proprio un ectoplasma a caso a cui può chiedere un favore. Del resto ho la mossa Giù nella tana del coniglio, Aaron è fatto per infilarsi in problemi sovrannaturali.
Tipo un paio di scambi di Stringhe da "ti offro esperienza se fai questo": Aaron convince in questo modo Alastor ad aiutarlo, alludendo cripticamente al fatto che sa che non è vivo. E Anders, prendendo il polso di Aaron, gli fa saltare fuori la verità in un sussurro: già sono in due persone a sapere che lui vuole rovinare la vita all'Ape Regina. Quest'uso delle Stringhe mi sta già piacendo un sacco, perché permette a vicenda di offrire scelte significative.
Problema: un Fatato a caso che si sta infilando nei loro piani... e non promette nulla di buono.

Sunto: non vedo l'ora di andare avanti, dopo così poco di gioco.

*********

Qui metto la mia: chi della scalcinata (?) compagnia di Whitewater volesse aggiungere qualcosa, beh, prego!
E comunque questa canzone e questa, per ovvi motivi, saranno la mia colonna sonora ideale.

Manuela Soriani:
Le premesse di questa campagna mi piacciono moltissimo!
Se scriverete altro lo leggerò sicuramente!
^___^

P.S: poi, se volete, possiamo aggiungerci anche che il Fae e il Mortal mi fanno davvero impazzire come Skin, e sono curiosa di vederle all'opera. ;-)

Alberto Muti:
Anders non è una Fata: è Fatato, ma non è una Fata. L'hanno rubato dalla culla quand'era ancora in fasce, ed è cresciuto a Faerie.

La  bellezza di Faerie è incredibile, sfida le parole e spezza la ragione, ma non ha punti fermi. è cambiamento continuo, caleidoscopico, fatto di strati e strati di illusioni e malie arrotolati su se stessi, senza fondo. Le fate vivono così, ma Anders non è una fata. E quindi ha chiesto a Madre e Padre (non è che non abbiano un nome, è che per noi uomini il nome è una parte fondamentale di noi stessi, ci definisce. per le Fate non è così, quindi lo cambiano troppo spesso per tenergli dietro) di poter vivere nel mondo degli umani, conoscere i suoi simili. Loro hanno accettato: hanno creato per lui una casa, e due "genitori" fittizi, fatti di foglie e rami, che gli uomini vedono come uomini. Questa sciarada, questa rappresentazione li delizia, e comunque nel cambiamento costante non è che sentissero il bisogno di avere il loro figlio adottivo proprio sempre affianco.

E quindi, ora Anders vive a Whitewater, e va a scuola con gli altri.

Ho scelto di spingere molto, molto forte sul lato dell' "incostanza" di Fae, perchè mi piacerebbe vedere un Fae che ha bisogno di promesse. Non ha punti fissi, e li cerca negli altri. Provare a guardare il Fae da questa prospettiva è la cosa che mi ha fatto trovare un "collegamento" con questa skin,  e vedremo se riuscirò a metterlo in pratica. 

Per ora, non si è ancora trovato abbastanza vicino a qualcuno da "rivelare" questa sua fragilità di fondo, ma mi ha sorpreso avendo reazioni abbastanza "impulsive", soprattutto quando ha bloccato il farfugliante Aaron e gli ha detto di andare in infermeria a cercare aiuto.

In quella scena, tra l'altro, ho capito quanto pesa la differenza fra le mosse normali e le growing up moves. Se l'avessi avuta, avrei voluto far sentire  andy Bella, ed accettata, perchè era così spaventata che si nascondeva anche da chi la voleva aiutare. ma non la ho.

Per il resto, afferrare il polso di Aaron mi sembrava una cosa da fare.

Non sono sicuro di essere ancora entrato nelle "scarpe" del personaggio, ad essere onesto... ma penso che le cose stiano girando come si deve. Vedremo Cosa Ne Verrà

Fabio Succi Cimentini:
E' anche normale non entrare subito nelle scarpe, in quell'oretta e un po' più di cui abbiamo giocato le scene. A me è capitato bene probabilmente per un misto di personale frenesia da gioco e un bel rimpallo tra domande e risposte, che mi hanno dato da subito un chiaro obiettivo su cui lavorare e costruire interazione (dato che in quel modo, per esempio, avevo un appiglio per parlare ad Alastor che 'a vuoto' mi avrebbe fatto pensare ok, questo qua come lo approccio?), ma come dici tu sono molto fiducioso pure io che ingranerà per tutti.
Di Anders, come abbiamo parlato, ho propro interesse a vedere come interagirà col mio visto che gli opposti che ora come ora sembrano rappresentare.

@Manu: entrambe le Skin mi mettono davvero il gusto di vederle in campo e spremervi sangue, ma c'è da dire che anche il Fantasma e le Selkie, che sulla carta mi danno meno fbrillazione, mi stanno mettendo molto interesse. Per esempio vedere chi il povero Alastor, morto di polio da oltre un secolo, incolperà; e cosa Undine potrebbe fare per riavere la pelle.

Enrico Ambrosi:
#hypnomonsterhearts ha contagiato anche me, quindi tanto vale scrivere sto AP.


Allora Alastor, nome irresistibile, è morto di poliomelite nel 1904 e adesso è un fantasma. E' di aspetto malaticcio e cammina zoppicando, cosa che da vivo gli era impossibile. Vive nelle fondamenta dell'ospedale e ha un tremendo bisogno di compagnia.  ( hot -1 / cold +2 / volatile -1 / dark +1 con 3 stringhe su Aaron, 3 su Unbrine, 1 su Anders. Mossa base più la quella per passare i muri)

La prima scena si apre con Unbrine la selkie che "viene a trovarmi" a casa. Non so ancora il perché, ma Alastor ha rubato la pelle della sirenetta (giro di backstory) e credo stia utilizzando il suo vantaggio per aver qualcuno con cui parlare. Unbrine non è molto vogliosa di fare conversazione e dopo qualche parola e un rifiuto a restituirle il maltolto cerca di umiliarlo a parole: non funziona affatto. Anzi Alastor ha la possibilità di minacciare la distruzione definitiva della pelle e questo gli fa vincere il confronto verbale (shut someone down fallito --> mossa del MC che riflette la mossa contro il pg --> Unbrine prende la condizione impaurita).  Stufo della selkie, il fantasma scompare dentro un muro mentree Unbrine perde la pazienza e lo insulta: Alastor reagisce bagnandola con dell'acqua con contorno di umilizione verbale per poi riscomparire (Shut someone down riuscito --> Alastor prende un stringa sulla Selkie e si porta a 4 contro le 0 di Unbrine ahahahahahahah).

La seconda scena vede tutti i PG in classe durante il corso di letteratura inglese, quello che tutti hanno in comune. Alastor siede in fondo, spesso viene ignorato per tutta la lezione ed è solito entrare e uscire in aula direttamente dalle pareti. La lezione è noiosa, il fantasma ha avuto un secolo per leggere e questo libro non gli è nemmeno piaciuto. Alla fine si avvicina Aaron, uno che è noto per essere povero in canna, e chiede il mio aiuto per fala pagare a Jenna, la stronza che si diverte a perseguitarlo. Alastor è lusingato dalla proposta ma si mostra titubante per cercare di far durare la richiesta un pò di più. Alla fine accetta (Aaron spende una stringa per offrirmi un punto avanzamento in cambio devo fare come dice lui). Mentre escono dall'aula insieme Aaron viene fermato da Anders (maledetti nomi con la A) che gli chiede cosa sta per fare bla bla bla. Aaron gli risponde, poi se ne va seccato. Anders lo segue.

Alastor esce dalla classe e segue a distanza i due. Un sorriso sardonico gli appare in volto mentre pensa: "Caspita, basta meno di un minuto per lasciarmi indietro".

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