Non ne sono sicuro sai.
Ora faccio una piccola digressione sulla mia esperienza di gioco. Userò ruleless e freeform come sinonimi.
Cioè se io ho cominciato ad apprezzare una diversa modalità di gioco è proprio grazie al freeform.
Nel senso che la mancanza di regole pur lasciando il potere in mano al master ha lo scopo di fare tabula rasa di tutti i concetti precedenti.
Se sei abituato a giocare rule-full il ruleless è proprio un approccio che ti lascia disorientato le prime volte.
Il ruleless è il nulla a livello di regole, ci sei tu il tuo pg e il master e ogni cosa che fai viene calibrata e valutata da metriche eurustiche del GM a cui tu ti rimetti con fiducia piena.
Il freeform ti costringe a rivedere le tue priorità di gioco, non ha senso fare competizione, non ha senso cercare l'arma più grossa e "cattiva", non ha senso puntare al miglioramento del pg.
Divengono primari: la creazione di rapporti tra pg, la storia, la ricerca di elementi che diano colore e spessore alla trama.
Questo nulla mi ha portato a valutare più approfonditamente il rapporto giocatore / master. Il giocatore in un freeform è completamente nella mani del GM, e quindi si potrebbe pensare che in certi momenti il giocatore abbia anche lui un'opportunità di narrare una scena.
Da qui quello che inizialmente chiamavo automastering, prima di conoscere il forge pensiero.
Praticamente nelle mie sessione freeform un giocatore poteva chiedere un 'azione di automastering. la prenarrava e poi era il gruppo stesso a valutare se applicare la scelta del GM o quella del giocatore.
In situazioni di indecisione di tirava 1d6 e si lasciava la decisione in base a pari e dispari.