Autore Topic: Giocare sempre gli stessi personaggi  (Letto 6000 volte)

Patrick

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Giocare sempre gli stessi personaggi
« il: 2012-06-11 15:08:53 »
Ciao a tutti

Condivido con voi alcuni pensieri che ho avuto riguardo a quei giocatori che tendono a giocare sempre lo stesso (tipo di) personaggio. Ad esempio io :s

Io distinguo due casi in cui avviene: se è fatto volontariamente e consciamente, o se lo si fa senza accorgersene.

Nel primo caso, posso portare qualche esempio mio. Ho a lungo giocato a D&D (e altri giochi e gdr fantasy), e ho quasi sempre fatto il master. Ma quando facevo un personaggio, era sempre un elfo mago. Volevo giocare un elfo mago, e tutti i personaggi che giocavano erano così. Si distinguevano forse in alcuni aspetti l'uno dall'altro, ma erano sempre elfi maghi. Pensandoci, sono arrivato alla conclusione che il mio problema era che non riuscivo mai a giocare quel tipo di personaggio in maniera soddisfacente. Non per problemi miei o di qualche altra persona in particolare, ma semplicemente perchè le campagne non duravano mai più di qualche sessione (alcune anche una sola).
Per estensione (e altro esempio), mi capita ogni tanto di avere un concetto di personaggio che mi piacerebbe tanto giocare, e di fare personaggi simili a quello. Ad esempio qualche tempo fa ho riletto Ragazze Lupo, un romanzo su una adolescente complessata a londra, che è anche la figlia minore del signore dei Licantropi. Dopo aver letto quel libro avevo una gran voglia di giocare un personaggio grosso, feroce, cattivo, forte.
Pensandoci, facevo (consciamente) personaggi "tutti uguali" per due motivi: innanzitutto perchè non riuscivo a giocare quel personaggio in maniera soddisfacente, non riuscivo a "completare" un personaggio di quel tipo. Il secondo motivo era semplicemente perchè avevo voglio di fare quello in quel periodo (e si collega credo al primo motivo: una volta fatto un ciclo di gioco soddisfacente con un dato pg, credo che la necessità di giocare un pg di quel tipo sia soddisfatta).

L'altro caso invece è più sottile, ed è una cosa di cui mi sto rendendo conto ora. Faccio un esempio di cosa mi è successo di recente: qualche settimana fa ho giocato una demo del Mondo dell'Apocalisse con Ezio come MC. Ho fatto un operatore, un broker di affari in un piccolo villaggio-oasi in mezzo al deserto. Gentile, giovane, carismatico, dallo sguardo che ispira fiducia, con le mani in pasta dappertutto e che non si fa problemi a sporcarsi le mani se serve (ma questo non lo dice in giro). Ad un certo punto (non ricordo per quale motivo, forse per le St, forse per una discussione post-giocata), esce la domanda: Qual'è la più grande paura di Wilson? E la risposta è: restare solo. Lui ha un piccolo impero, con gente fidata al suo servizio. Tratta bene tutti, e in genere la gente lo rispetta. Ma non ama nessuno, e non ha veri amici. Conosce le persone solo in maniera superficiale (per quali motivi probabilmente l'avremmo scoperto giocando).
Flash foreward all'altra sera, pitch di AiPS via hangout, col Vellu come produttore. Nel mondo moderno viene creata una realtà virtuale (DreamNet) accessibile attraverso una specie di diadema supertecnologico mentre si dorme. Io faccio "quello che contrabbanda diademi". Sono un padre di famiglia, tecnico informatico, sento mia figlia (il pg di Giulia) solo di rado, e vivo da solo. Nel mio magazzino incontro i miei clienti a cui contrabbando diademi (quasi come uno spacciatore). Il mio problema: "non riesco a coltivare legami". Lui ha contatti con tante persone, sia "online" (in DreamNet) che dal vivo. Ma sono persone che conosce in maniera superficiale, magari perchè sono suoi clienti, non ha nessuno che gli sia davvero vicino. E il suo lavoro non gli dà il tempo di coltivare amicizie o relazioni profonde. è, fondamentalmente, un uomo solo. E lì mi rendo conto: cacchio, questo personaggio ha tantissime cose in comune a Wilson (anche se non sono lo stesso personaggio).
Perchè è successo? Sinceramente non ho ancora trovato una motivazione: forse sono io che sono così? Quelli sono aspetti miei personali che, volente o nolente, fluiscono nei personaggi che gioco? (deltronde non è la prima volta che mi sento dire "Hai di nuovo fatto un personaggio come [nome di un mio altro personaggio, solitamente un qualche tipo di capetto]", oppure "Questo tuo personaggio è proprio pattoso"). Oppure semplicemente in questo periodo ho bisogno di giocare, di esplorare, un personaggio che ha questa caratteristica? Una volta giocato in maniera soddisfacente un personaggio simile (e sviscerato questa tematica), ci sarà qualche altro aspetto ricorrente nei miei pg?



Ecco, questi i miei pensieri e le mie riflessioni a riguardo.
Lascio qualche spunto di riflessione/discussione:
A voi è mai capitato? Avete avuto periodi in cui giocavate sempre la stessa tipologia di personaggio? Se si, a cosa era dovuto, cosa vi spingeva a farlo? Lo facevate consciamente? Se no, come reagivate quando ve ne accorgevate?
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Michael Tangherlini

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #1 il: 2012-06-11 16:05:46 »
Il mio ultimo gruppo di gioco aveva un giocatore che creava personaggi con lo stampino: sempre schizoidi asociali pieni di risorse, che fosse una campagna pseudo-mito-storica a D&D in cui il teamwork contava (ma che veniva regolarmente sputtanato dalle manie di isolazionismo del suddetto) o una campagna sci-fi D20 Modern. Snervante e noioso oltre ogni misura.


-MikeT
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Lavinia

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #2 il: 2012-06-11 16:08:47 »
Hmmm, mi è capitato coi tradizionali di giocare (tre volte in 6 anni abbondanti di gioco) personaggi che erano medici o scienziati, ma si trattava più di colore che altro ed è stata una scelta precisa: essendo i miei studi in campo scientifico, soprattutto biologico, mi piaceva poter inserire in gioco un po' di technobabble partendo da ciò che sapevo. Erano in realtà personaggi molto diversi, aldilà di questa cosa, ma mi è capitato di essere poi chiamata (fortunatamente non dalle persone con cui gioco) "quella che gioca lo scienziato" perché... giocavo lo scienziato, e questo per chi è abituato a certi giochi in cui le stat e abilità varie sulla scheda sono più importanti del personaggio in sè diceva tutto ciò che dovevano sapere sul personaggio.

Mi è capitato di giocare un Quarantine in Apocalypse World ma purtroppo la campagna si è troncata dopo qualche sessione, e adesso ho voglia di giocare un altro Quarantine (non lo stesso personaggio) perché mi è rimasto il "prurito" di esplorare il tema che propone, e credo che questo si ricolleghi all'elfo mago di Patrick.

Adesso con MH mi è capitato due volte in fila di avere personaggi che vorrebbero solo che tutti vadano d'accordo e siano accettati per quello che sono, sia sul piano sentimentale che per la vita di tutti i giorni. In effetti queste due cose sono basi piuttosto solide della mia personalità, quindi probabilmente è un periodo in cui mi viene da giocare personaggi piuttosto "trasparenti", ma mi ci è voluto un attimo per realizzare cosa stessi facendo e non è stata una cosa volontaria. Non è una cosa che mi dia fastidio, se una parte di me emerge nel pg involontariamente allora vuol dire che probabilmente è importante, e non ha senso cercare di "toglierla", ma piuttosto sforzarsi di capire perché proprio quella e non un'altra.
« Ultima modifica: 2012-06-11 16:26:22 da Lavinia »

Ezio

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #3 il: 2012-06-11 16:16:22 »
Ultimamente mi dicono che gioco sempre il "ribelle idealista".

Io non me ne accorgo neanche e anzi, a volte mi sforzo attivamente di andare in direzione opposta. Però inizio a pensare che quella sia semplicemente una parte di me molto preponderante, che finisce inevitabilmente per filtrare e colorare il mio gioco.
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Mattia Bulgarelli

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #4 il: 2012-06-11 16:18:24 »
Su questo argomento avrei da scrivere una VAGONATA di cose.
Un centinaio di pagine, più o meno... Facciamo che riassumo per sommi capi.

* Io ho dei "personaggi ricorrenti" che mi piace mettere in scena quando appropriato.  Per esempio, il mio PG della partita di 1001Notte ad INC era un mio personaggio nato in un'altra ambientazione arabeggiante (DnD 3.5, alla faccia del "gioco diverso", eh? ^^; ). Non è stato minimamente un problema, perché conoscevo il punto di partenza del PG ma non quello di arrivo (vedi il punto sui "personaggi esausti" sotto).

* per contro, mi piace cambiare. Consciamente. In Monsterhearts "nel mio salotto" faccio una Queen femmina e zoccola. Questo weekend ho giocato una Selkie molto timida e casta. Domani sera giocherò l'opposto della Queen: l'Hollow. Eppure è lo stesso gioco. ^_^ Anche con i miei "PG ricorrenti" faccio un po' di rotazione... è come fare un casting avendo una lista di "attori" da cui scegliere.

* Nel mio "gruppo storico" ci conosciamo abbastanza bene da sapere quali sono gli archetipi ed i tropes preferiti da ognuno. Il giorno in cui Ronny giocherà un PG veramente stronzo ed insensibile ai problemi altrui mi stupirò MOLTO: so che gli piace avere "pg che aiutano". Per chiarezza: non "supporting roles" stile "il chierico", intendo "personaggi che stanno bene quando usano i loro poteri per il bene di qualcuno. Tipo il guerriero che gioca di squadra e vuole difendere le persone care"...

* ...ma penso che sia normale. Le persone, quando creano, hanno uno stile. E giocare un PG è un atto creativo. Nel tuo PG (tu = chiunque) ci metti quello che in quel momento vuoi vedere in scena (anche). Ci sono certi "temi ricorrenti" negli autori, chiunque abbia approfondito davvero un autore lo vede con i suoi occhi (devo fare esempi?), non vedo perché per i giocatori dovrebbe essere diverso.

* esattamente come per gli autori di fiction che si ripetono nelle loro opere, anche i giocatori che fanno ESATTAMENTE gli stessi personaggi si rendono noiosi, perché sai già come va a finire. Sono personaggi esausti, che non soprendono gli altri. E' il motivo per cui ad un certo punto ho mollato lì alcuni generi di manga (leggi: quasi tutti): perché riprendevano degli archetipi consunti al punto che erano stereotipi. Cfr. anche INCbook 2012, l'articolo di Ezio sulla "commedia dell'arte del GdR". Cheppalle.

Domande, Patrick, su qualcosa cda approfondire?
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Enrico Ambrosi

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #5 il: 2012-06-11 16:20:49 »
Per quanto mi riguarda al momento non ho un personaggio ricorrente dato che non gioco spessissimo ma tempo addietro, quando ancora giocavo a D&D, avevo il tuo stesso problema. Le varie campagne che ho giocato mi hanno quasi sempre visto giocare un Ladro. Ogni volta perdevo un sacco di tempo per fare la scheda, mettere 180mila abilità e a crearmi un backgroud. Il tutto per campagne che duravano se andava bene 5 sessioni. Il problema però era che in nessun caso sono riuscito a far fare al mio ladro quelo che volevo veramente: furti spettacolari, fughe miracolose, trappole megagalattiche e affari sporchissimi con una gilda. Paradossalmente per togliermi la voglia di usare quel tipo di pg ho dovuto ripiegare su Skyrim, che mi ha rapito proprio perché ho creato il pg che avevo sempre voluto usare e ho fatto cose che sempre avrei voluto fare in D&D. A questo proposito sto aspettando con attenzione e speranza il rilascio di Dungeon World da Kickstarter, che sembra promettere un gioco coerente pur con elementi "classici".


In generale io credo di funzionare a "fisse". Dei miei vari interessi ongi tanto uno riemerge in modo più preponderante e mi tiene copagnia per qualche tempo. Dopo un pò questo non viene scartato per sempre, ma la sua presa si indebolisce un pò lasciando a qualcos'altro lo scettro di "interesse dominante". E ho notato che è una cosa piuttosto ciclica.


In definitiva credo che tutti abbiano dei temi che ci stanno più a cuore e in generale delle tipologie di personaggio che ci sono più congeniali. Cambiare è bellissimo, ma ogni tanto fa piacere usare "le scarpe vecchie" a cui siamo abituati e che di solito ci divertono.


Dimenticavo: nel mio gruppo c'era il tizio che creava sempre pg orfani o comunque senza famiglia e tutti credevano fosse un tentativo di evadere da dei genitori che definire oppressivi è poco.

Patrick

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #6 il: 2012-06-11 16:42:44 »
@mike: sarebbe interessante capire perchè lo faceva, e se lo faceva consciamente (anche se ovviamente la domanda sarebbe da rivolgere a lui, non a te ^^)

Mi aggancio al post della lavi, specificando che non ho giudicato questi comportamenti (principalmente perchè ancora non me ne sono fatto un'idea), quindi non sto dicendo che siano cose sbagliate, o da evitare. Per ora ho constatato che mi capita, e mi piacerebbe confrontarmi e scambiare pareri ^^

E lavinia apre un'altra parentesi interessante, su "quella che gioca gli scienziati": quanto di questo "giocare sempre lo stesso pg" forma le aspettative delle persone che giocano con noi? e quanto di queste aspettative a loro volta influenza il nostro modo di giocare (e i personaggi che scegliamo di giocare)? Ma preferisco che questo tema venga affrontato in un altro topic, se qualcuno lo vuole aprire ^^


ps: anche la questione del "medico" è un tema ricorrente nei miei pg...e io di medicina non so una cippa! XD




ninja-crosspost-edit!


@ezio: perchè cerchi attivamente di evitarlo? è una cosa che ti da fastidio? temi di essere monotematico? e pensi che sia una cosa "intrinseca" tua o che sia una fase, una cosa transitoria? Dici che giocando a fondo un personaggio ribelle ed idealista tu possa essere soddisfatto in misura tale da non sentire (l'inconsco) bisogno di giocare un personaggio simile?


@mattia: uff! tanta roba! XD
iniziamo...
- pg delle 1001 notte: cosa intendi con "conoscevo il punto di partenza del PG ma non quello di arrivo"? non era un personaggio che avevi ancora esplorato a fondo? era un personaggio magari creato per una "campagna" (serie, avventura,...) che è stata interrotta (e "ti ha lasciato il prurito", per citare lavinia)?
- io non riesco a giocare personaggi malvagi*, nel senso che non riesco ad immedesimarmi, che non mi "ispirano" (nel senso che non ho l'ispirazione per farli agire); di conseguenza gioco praticamente sempre personaggi buoni (o che in fondo in fondo sono buoni), similmente a Ronny (ps: chi è? xD). domanda cattiva: giocare con gente così non è noioso? non si ricade nel punto dei "personaggi esausti", perchè comunque ti puoi aspettare cosa il suo personaggio farà?**



*: so che questo punto meriterebbe ulteriori approfondimenti e apre mille altri argomenti e spunti. Altro topic, per favore (a meno che parlarne non serva a rispondere alle domande e agli argomenti di questo topic ^^)
**: altro spunto: personalmente ritengo che un modo per mantenere "vivi" personaggi simili sia "giocare come viene" (cft: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,7412.0.html ) o, come dico io, "giocare di pancia" (cft: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,7082.msg153438.html#msg153438 ). Sempre altro topic :P



@enrico: fanmail per "le scarpe vecchie"!
E con l'esempio del tuo amico, sollevi un altro aspetto interessante della questione: per caso i nostri personaggi hanno alcuni aspetti ricorrenti perchè sono proiezioni di nostri stessi bisogni? Nel senso: ho un problema e/o un bisogno nella vita reale che non riesco ad affrontare, di conseguenza (consciamente o meno), emerge nei miei personaggi (che tipicamente invece hanno tutti i mezzi per affrontare i problemi che gli si parano davanti). L'avete mai visto capitare (a voi o ad altri)? Così su due piedi a me non pare che succeda, se non nel senso che (come già accennato) tendo a fare personaggi buoni, che tengono ai propri amici, e/o che fanno i "capetti", i "leader", perchè io personalmente sono fatto così ("purtroppo", a volte ^^').
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Moreno Roncucci

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #7 il: 2012-06-11 16:54:22 »
Io vedo che, almeno nel mio caso (ma credo per tutti), sono due aspetti molto diversi del "fare lo stesso personaggio".

Il primo è un fare proprio LO STESSO personaggio, finchè alla fine non riesci a giocarlo davvero (o, come avevo scritto QUI non "giustifica la sua esistenza". Cito:
"Detto questo, io faccio spesso la cosa opposta: se con un personaggio NON ottengo quello che volevo (non nel senso di "volere una certa storia", nel senso di "la storia di questo personaggio è rimasta incompiuta, interrotta"), lo rigioco, tale e quale o con piccole modifiche se mi accorgo che avevo sbagliato alcuni elementi. Finché quel personaggio non "mi giustifica la sua esistenza". E' un misto di puntiglio, tigna, interesse nel vedere cosa fa funzionare un gioco e cosa no, e pigrizia (se faccio un personaggio, non deve andare sprecato)

Per esempio, ho rigiocato recentemente con Meguey, Claudia e Michele un personaggio a Bacchanal che nella sua "prima apparizione" (un precedente playtest) non aveva avuto una conclusione soddisfacente. Stavolta l'ha avuta (fuggito con l'Amata, sfuggendo alle guardie: ironicamente, era l'unico dei PG ad essere davvero colpevole di quello di cui era accusato...), e ora non lo giocherò più. Ha giustificato la sua creazione.

La stessa cosa sta succedendo con il personaggio che ho giocato ad INC a La Mia Vita Con Angelica.  Ho già premesso a Mattia che la prossima volta rigioco quello.  Ed è anche il motivo per cui ad Apocalypse World (dove mi fanno SEMPRE fare il GM, come giocatore ho fatto solo demo e one-shot) gioco da sempre in pratica lo stesso PG, demo dopo demo, one-shot dopo one-shot, finchè alla fine non avrà una storia decente (perchè mai dovrei creare nuovi personaggi in continuazione per poi buttarli via?)."


C'è anche un bel thread su the forge su di questo: on making the same character over and over, da cui cito un post di Pail Czege:
"So why does a gamer create the same character over and over, the way Kelly does, and the way Joe's friend Gordon does? Because consistently, in each and every game, the character fails to emerge from gameplay with a story that satisfies the player's unconscious preferences. Just because the player can't articulate their preferences doesn't mean they don't have any. The player gets trapped in the RPG equivalent of the woman who consistently goes back to her alcoholic, abusive husband. It's too important to her psychology to give up on the chance of overcoming the specific set of relationship issues she has with him.

Vampire, Mage, and AD&D, to name just a very few, consistently deprotagonize player characters. The suave character botches a seduction roll and the game or the GM assigns an outcome that undermines the character concept. The fierce character whiffs and stumbles through combat sequences. A great deal of table humor during RPG sessions comes from the system undermining the characters. Well, I'm sorry to say, but that's the textbook understanding of dysfunctional. And we're not even talking about railroading here. If system + railroading consistently create story outcomes that aren't satisfying to the unconscious story preferences embedded by the player in the character, you see the player creating the same character over and over again.

Cops hate domestic disturbance calls. The wife is black and blue from the beating she's taken, but she lunges at the cop when he tries to cuff the husband. Players similarly defend the systems that are killing them. And they go back for another slap, again and again."

La parte finale, da "the wife" in poi, era nella mia signature in Usenet, quando facevo a botte (virtuali) con i D&D-iani...   8)

Il secondo aspetto che segnala Mattia invece è diverso: è molto, molto più "largo", contiene potenzialmente infiniti personaggi diversi, in un range però che è praticamente immutabile (o muta molto lentamente):  ci sono personaggi che fai bene e personaggi che fai male. Non è il "non sono capace" di cui si parlava qualche settimana fa. qui non si parla di capacità di "recitare" qualcuno secondo canoni altrui, qui è invece proprio il fatto che se un personaggio è fuori da quel range... ce lo riporti. Se il personaggio è taciturno ma tu non riesci a stare zitto, quel personaggio si metterà a parlare spesso (proprio perchè NON lo stai recitando come un attore con un copione)

Per esempio, anni fa in un live ispirato a "Romanzo Criminale", (che all'epoca non avevo né letto né visto) mi affidano il personaggio del Bufalo.  Già allora, pur senza senza sapere nulla dell'opera, mi era sembrato un personaggio totalmente fuori dalle mie corde (specie in un live...) e anche in gioco si era visto bene.  Anni dopo vedo il telefilm, mi rendo conto che fra tutti quanto è davvero quello più lontano da me, e chiedo a chi mi aveva affidato quella parte "ma tu mi conosci, come ti è saltato in mente di farmi giocare il Bufalo?". Risposta: "eri quello più alto e grosso".
Si è sentito il rumore degli zebedei che rotolavano sul pavimento. L'aspetto "fisico" del casting, visto nell'ottica della recitazione, che sovrasta l'interpretazione rpg-istica del personaggio. Vabbè...

La cosa curiosa è che questo ambito di persoaggi non è ristretto da cose "importanti", ma da dettagli comportamentali, abitudini, modi di fare: io non ho mai avuto il minimo problema a giocare eroi altruisti o i peggiori criminali, bene/male e altri aspetti etici non sono assolutamente un problema: ma non riuscirò MAI a giocare bene un personaggio impulsivo: non perchè non lo "reciterei" bene, ma perchè dopo tre secondi di gioco non sarebbe più impulsivo...
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Mattia Bulgarelli

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #8 il: 2012-06-11 18:09:25 »
@mattia: uff! tanta roba! XD
Ed ho pure premesso che era la versione breve... ^^;

Citazione
iniziamo...
- pg delle 1001 notte: cosa intendi con "conoscevo il punto di partenza del PG ma non quello di arrivo"? non era un personaggio che avevi ancora esplorato a fondo? era un personaggio magari creato per una "campagna" (serie, avventura,...) che è stata interrotta (e "ti ha lasciato il prurito", per citare lavinia)?
Un po' quello, un po' penso che certi personaggi che ho nella mia testolina possano essere "reimagined".
Hai presente quando fanno un remake di un film ed il personaggio è "più o meno quello, ma poi alla fine fa un'altra scelta" ecc. ecc.? Ecco. Quella roba lì.

Citazione
- io non riesco a giocare personaggi malvagi*, nel senso che non riesco ad immedesimarmi, che non mi "ispirano" (nel senso che non ho l'ispirazione per farli agire); di conseguenza gioco praticamente sempre personaggi buoni (o che in fondo in fondo sono buoni), similmente a Ronny (ps: chi è? xD). domanda cattiva: giocare con gente così non è noioso? non si ricade nel punto dei "personaggi esausti", perchè comunque ti puoi aspettare cosa il suo personaggio farà?**

*: so che questo punto meriterebbe ulteriori approfondimenti e apre mille altri argomenti e spunti. Altro topic, per favore (a meno che parlarne non serva a rispondere alle domande e agli argomenti di questo topic ^^)

Grazie per la domanda, che cattiva non è. Schietta, casomai. Onesta.

Sì, c'è un rischio in questo senso, specie dopo anni ed anni, e specie se il gioco non ti spinge fortissimamente a giocare "roba diversa" (nel senso dei temi giocati).

Il rischio lo si scongiura cambiando più elementi possibile del gioco: giocando con persone diverse (anche solo cambiando metà gruppo le reazioni reciproche di A e B che si conoscono cambiano un pochino); giocando giochi diversi (nei temi); sforzandosi di giocare personaggi diversi.

EDIT: più che per "gente così", credo sia valido per chiunque. Credo sia fisiologico avere certi "tipi" di PG che proprio non ti interessano, non ti piacciono, ti danno l'orticaria. Ad esempio, personaggi tipo Dante di Devil May Cry o il tipo di God Of War mi stanno cordialmente sulle balle. Un mio PG non sarà MAI così, ma neanche se mi paghi! XD


P.S.: Ronny era all'INC, ma a Rovereto non viene... Sennò te lo presentavo. Nel video La Cosa Bella di INC 2012 è quello che fa il tramite per MrMac. XD
« Ultima modifica: 2012-06-11 18:11:33 da Mattia Bulgarelli »
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Ezio

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #9 il: 2012-06-11 18:57:07 »
@ezio: perchè cerchi attivamente di evitarlo? è una cosa che ti da fastidio? temi di essere monotematico? e pensi che sia una cosa "intrinseca" tua o che sia una fase, una cosa transitoria? Dici che giocando a fondo un personaggio ribelle ed idealista tu possa essere soddisfatto in misura tale da non sentire (l'inconsco) bisogno di giocare un personaggio simile?


Perché ritengo che la ripetitività sia nemica della creatività e dell'emozione.
Non vorrei starmi inconsciamente creando una confort zone da cui poi sarà difficile uscire.
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Mr. Mario

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #10 il: 2012-06-11 19:20:58 »
Confesso che sarei curioso di vederti alle prese con un personaggio disorientato o rinunciatario. Non sei sempre il ribelle idealista, ma spessissimo i tuoi personaggi hanno un tocco di monomania, qualcosa che perseguono con un intensità che a volte diventa dannosa anche per loro. Vorrei vederti giocare qualcuno che questa passione non l'ha ancora trovata. :)
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Loktar

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #11 il: 2012-06-13 09:35:19 »
Parlo per esperienza personale.

Spesso e volentieri gioco gli stessi PG seppur per motivi molto diversi.

1) Generalmente un combattente (che sia un monaco, un brujah, un gangrel, un guerriero, quel che volete) molto selvaggio e furioso, iracondo e quasi folle.

Rappresenta il mio lato ferale, animalesco ed ancestrale, che in me è molto forte e che devo contenere per questioni di quieto vivere :-)

La mia giovinezza :-)

2) Come sopra, ma estremamente calcolatore e pacato, distaccato dalla vita (molto zen insomma), con tutta una filosofia sul mondo, molto più contadino che guerriero, ma che se è il caso non esita ad impugnare un'arma (che sa anche utilizzare molto bene).

Questo è il lato di colui che ama la famiglia e la pace, e che ha maturato una consapevolezza sul valore della vita ed un distacco dai beni materiali (o, almeno, sa che fanno molto comodo  ma non sono l'essenziale).

E' più come sono adesso.

3) Il paria (un vile in vampiri, ad esempio) che odia i vampiri stessi e le loro macchinazioni, considerandoli solo mostri che meritano di morire. Preferisce un profilo basso perchè SA che non può combatterili "di faccia", ma utilizza l'inganno per farli mettere gli uni contro gli altri. In realtà è pieno di risorse ma non lo fa vedere perchè "l'aquila saggia nasconde gli artigli alla preda".

I primi due stereotipi li gioco spesso, più che altro perchè non riesco a divertirmi in altro modo. Non mi piace uscire da questi concept di personaggio, più che altro perchè non riuscirei, ad esempio, ad interpretare un criminale: il solo pensiero delle azioni che dovrei fare, anche se in un gioco, mi disturba, posso essere un eroe o un antieroe, ma comunque il mio PG deve lasciare un messaggio positivo.

Il terzo, invece, continuo a proporlo perchè non l'ho mai giocato come si deve, non ci sono mai riuscito o perchè è morto in maniera ridicola, oppure semplicemente per campagna scoppiata.

Proprio su questo terzo punto vorrei attirare l'attenzione.

Sono anni che cerco di "finire" questo PG senza riuscirci.

Facendo una partita a H4L, ho giocato una carta fortuna CONTRO il mio Pg, e non perchè mi fosse antipatico o altro, ma semplicemente perchè, in quel momento, il mio PG AVEVA DATO, ed un'eventuale fine sarebbe stata ottimale.

Ecco la differenza: in un sistema classico non sono riuscito a rimanere soddisfatto di un PG che cerco di giocare, come voglio, da anni, in uno moderno ho impiegato solo poche scene.

Motivo? Semplicemente nel caso del paria o è scoppiata la campagna oppure il master ha deciso che dovevo morire, nel caso del moderno, invece, io ho deciso tutto e sono rimasto soddisfatto.

Alla fine, quindi, se potessimo realmente decidere, almeno in un GDR, la NOSTRA storia, e non farla narrare dal master in quell'illusione di libertà tipica dei parpuzi, probabilmente ci sarebbero molti meno personaggi ripetitivi.
Ambrogio Di Renzo, Napoli. I fear no parpuzio, i fear no golden rule, for the Emperor protecs me.

Mattia Bulgarelli

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #12 il: 2012-06-13 10:32:18 »
Grassetto mio:

Spesso e volentieri gioco gli stessi PG seppur per motivi molto diversi.

1) Generalmente un combattente (che sia un monaco, un brujah, un gangrel, un guerriero, quel che volete) molto selvaggio e furioso, iracondo e quasi folle.

Rappresenta il mio lato ferale, animalesco ed ancestrale, che in me è molto forte e che devo contenere per questioni di quieto vivere :-)

La mia giovinezza :-)


2) Come sopra, ma estremamente calcolatore e pacato, distaccato dalla vita (molto zen insomma), con tutta una filosofia sul mondo, molto più contadino che guerriero, ma che se è il caso non esita ad impugnare un'arma (che sa anche utilizzare molto bene).

Questo è il lato di colui che ama la famiglia e la pace, e che ha maturato una consapevolezza sul valore della vita ed un distacco dai beni materiali (o, almeno, sa che fanno molto comodo  ma non sono l'essenziale).

E' più come sono adesso.


OT ma anche no: devo TROPPO sbrigarmi a tradurre l'articolo di Meguey Baker sulla "micro-cultura" e su come cambia (es.: crescendo!), c'è un esempio concretissimo di un giocatore che, crescendo, ha cambiato gusti sul tipo di gioco che cerca e... Ok, devo sbrigarmi e basta. >_<
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Mattia Bulgarelli

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #13 il: 2012-06-16 09:54:04 »
OT ma anche no: devo TROPPO sbrigarmi a tradurre l'articolo di Meguey Baker sulla "micro-cultura" e su come cambia (es.: crescendo!), c'è un esempio concretissimo di un giocatore che, crescendo, ha cambiato gusti sul tipo di gioco che cerca e... Ok, devo sbrigarmi e basta. >_<

L'articolo di cui parlavo, ora che l'ho tradotto, è questo qui: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,7434.msg156768.html#msg156768
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Ezio

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Re:Giocare sempre gli stessi personaggi
« Risposta #14 il: 2012-06-17 01:05:28 »
Confesso che sarei curioso di vederti alle prese con un personaggio disorientato o rinunciatario. Non sei sempre il ribelle idealista, ma spessissimo i tuoi personaggi hanno un tocco di monomania, qualcosa che perseguono con un intensità che a volte diventa dannosa anche per loro. Vorrei vederti giocare qualcuno che questa passione non l'ha ancora trovata. :)


Per curiosità e per capire fin dove si può estendere una somiglianza o il mettere sé stessi nei PG: Alexander non conta in questo caso?
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