Gente Che Gioca > Gioco Concreto
Sul senso di “giocare come viene”
Daniele Di Rubbo:
Intanto preciso che questo topic non riguarda il gioco in land, ma il gioco tabletop, al massimo giocato via videoconferenza.
Per quello che dici, Marco, il mio consiglio è di buttarti: se ti butti e va male, hai sputtanato un personaggio, poco male. Se ti butti e va bene, hai sconfitto un modo di pensare.
Zachiel:
Giusto per precisare che l'ultimo post era riferito equamente ad entrambi i tipi di gioco. Se a Fabio interessa, apriamo un thread diverso sulle land: che lo faccia lui, in modo da dirigere su cosa vuole andare a parare.
Però dai... poco male, sputtanare un personaggio?
Daniele Di Rubbo:
Sono stato estremamente sintetico. Quello che intendevo dire è che al massimo ci ripensi dopo e dici: "quella volta, però, ho sbagliato a fare così". Non la vedo una gran tragedia, dopotutto.
Zachiel:
Uhm. Sarà Parpuzio, ma ho sempre visto come un gran male annullare decisioni già prese. Specie quando uno può prendere certe decisioni per evitare delle conseguenze e poi ripensarci quando ormai è troppo tardi per tornare indietro nella timeline a rigiocarsi tutto come avrebbe dovuto andare.
Daniele Di Rubbo:
No, no, qui stiamo parlando di non ipotecare il personaggio all'inizio. Se non prendi queste decisioni all'inizio poi non devi preoccuparti di contrariare un bel niente. Devi cominciare con poche idee buone e non completamente definite: se ne hai troppe o troppo strette fai anche fatica a gestirle, non riesci "a farle vedere" tutte.
Non ho capito se il problema è "non riuscire a giocare senza avere un background scritto" o c'è dell'altro che non ho capito?
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